Si intitola "PERCORSI, A Ritroso, 2015 – 1970" la grande retrospettiva dell'artista varesino Sandro Bardelli che ha aperto i battenti, alla presenza di un folto pubblico e di autorità, sabato 19 settembre 2015 presso Villa Pomini di Castellanza e che sarà visitabile fino al prossimo 18 ottobre.
La grande retrospettiva che viene presentata nelle sale della prestigiosa villa, proposta dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Castellanza, si suddivide in cinque sezioni che, partendo dagli ultimi lavori, accompagnano il visitatore, attraverso un arco temporale di 40 anni, alla scoperta delle diverse fasi evolutive della pittura di Sandro Bardelli: un racconto che, "a ritroso" , dialoga con il pubblico con diversi linguaggi artistici spaziando dal recentissimo astratto del 2015 al figurativo degli anni ‘70/'80.
Il percorso "a ritroso", prende avvio dalle "LIBERE DIGRESSIONI, 2015-2013" dove, con opere ad olio su tavola, l'astratto e le opere raccolte in "Caratteri, vizi ed umane virtù" viene raccontata la nuova evoluzione artistica di Bardelli. Prima, attraverso la stilizzazione personalissima di animali che lasciano chiaramente trasparire vizi, virtù e caratteri umani; poi attraverso le opere astratte lasceranno libera la mente di chi osserva di comprendere, di leggere secondo propri codici interpretativi i nuovi paesaggi astratti, di intuire emozioni e sensazioni dell'artista e/o molto più semplicemente di confrontarsi e provare le proprie emozioni.

E a proseguire la sezione "IL PERENNE DIVENIRE del COSMO, 2009-2003 " dove le piccole opere sul Cosmo così ci vengono raccontate dall' autore da uno stralcio di suoi appunti: "… Le mappature e poi il microcosmo, le cellule, gli embrioni, gli organismi marini, il cosmo ed altro ancora. In alternanza gli studi sulla linea pura e le sue suggestioni. Tutto ciò si potrebbe titolare "sperimentazione"; fa parte invece del mio spontaneo gesto creativo. Il mio vissuto sedimenta nella mente come minerale prezioso nei giacimenti di una miniera che col tempo affiorano spontaneamente, filtrati e rielaborati a livello inconscio e che, trasferiti sulla superficie immacolata di un foglio, danno origine a nuove ed inconsuete forme impreziosite da delicate cromie…."

La sezione "LE CARTE di RISO, 2013-2003" è dedicata all' "astratto" su carta, meglio su carta di riso thailandese.
Questo percorso, nato dalla gestualità istintiva di segni cromatici più puri ed essenziali, dove l' abbandono della tecnica ad olio lascia lo spazio all' uso di colori naturali utilizzati puri o, talvolta, in tecnica mista con chine, si presenta al pubblico su questi supporti cartacei affascinanti e dai risultati sorprendenti e straordinari che tracciano un nuovo percorso cromatico già pronto però a lasciare spiragli di spazio al recentissimo desiderio di ritorno all' olio utilizzato in nuove tecniche miste che si avvicinano all' affresco e che si esprimeranno attraverso opere di grandi dimensioni.

Queste opere astratte che, peraltro, nascono naturalmente, senza predeterminazioni e senza voler essere ricerca o sperimentazione ad ogni costo, scaturiscono da sensazioni ed emozioni immediate e libere da costrizioni e condizionamenti e sono il veicolo, per eccellenza, che ci "regala" la libertà di dare spazio, grazie alle evoluzioni cromatiche, istintive e assolutamente spontanee, alla nostra interpretazione ed immaginazione.

L'espressione della libertà della mente dell'artista trasportata sulla "carta di riso" mediante un segno ed un tratto che rivelano e lasciano immaginare la libertà della mano che disegna, stende i colori, crea macchie, cerchi, linee suggestive dal grande fascino estetico e dalla immediata seduzione cromatica.

La sezione "FEMMINILITA', 2015-2013 – 2003-1975" vede protagonista uno degli altri volti del "figurativo" dell' artista: il "nudo di donna" che regala nuove emozioni e che, più che mai interpretato dal vero e ricco di forza, carattere e tensioni, presenta un diverso lato del discorso artistico che si esplicita con l' utilizzo assoluto dei colori ad olio.

Ma non solo opere ad olio, bensì il nudo di donna diventa raffinato e personalissimo con opere grafiche (disegni a china), realizzate su carta velina e carta di riso, che nelle sue trasparenze e nella sua non facile trattabilità, nella fase operativa, arricchisce la visione di un tratto sicuro, di una capacità interpretativa rara, sintetica e personalissima che non lascia spazio ad incertezze e ripensamenti.

E l'ultimo "percorso" "IL VIAGGIO e l' ARTE, 1991-1970", nella realtà "il primo", quello da cui Bardelli è partito negli anni '70, propone "il figurativo" con una interpretazione sempre più personale dei soggetti nei quali la peculiarità dell'esecuzione, dalle linee e dai tratti cromatici quasi violenti sulla tavola, esprime tutto il suo "sentire e vivere" il colore.

Inconfondibile la sua pennellata sicura e incisiva che attinge ad una ricchissima tavolozza, parte integrante ed insostituibile del suo linguaggio. Il "colore", che geneticamente gli appartiene, si fa soggetto protagonista delle sue opere e si svela nella sua forza con vibrazioni che non lasciano mai indifferente chi osserva e legge la forza espressiva delle sue opere.

Il volto storico del "figurativo" di Bardelli è infatti il paesaggio e quindi ecco un racconto di luoghi vicini e lontani: la sua terra, l' Insubria ed il vicino Canton Ticino, per abbracciare poi latitudini più ampie spaziando dai paesaggi toscani alle magiche vedute di Venezia; dall' assolata Andalusia agli scorci piovosi, a volte tristi ma ricchi di pathos, della Bretagna; dalla trasparente luminosità delle Isole Cicladi all' assonnato paesaggio tunisino; per arrivare in Senegal, in Africa Orientale, in Polinesia Francese, in Indonesia.

I luoghi dipinti e testimoni di questo percorso sono stati da lui vissuti e rivissuti; le emozioni che i paesaggi e le atmosfere hanno suscitato in lui sono stati trasportati sulla tavola con la cromaticità tipica della sua tavolozza, una varietà eccezionale di colori, un infinito gioco di mescolanze, colori che, anche con estreme dissonanze e strabilianti assonanze, portano sempre a risultati importanti, pennellate violente e morbide, a volte arrabbiate, altre più meditate, mai lasciate al caso.

In conclusione "Dipingere" è, per l'artista, trasportare sulla tavola la libertà della propria mente, l' interpretazione di un soggetto, la creatività del proprio talento, è comunicare con il linguaggio del "segno" e del "colore", è raccontarsi, estrinsecare le proprie emozioni per parlare di ciò che vede fuori e dentro di sé.
"Percorsi" che, attraverso lo strumento che più gli appartiene, "il colore", spaziano dai luoghi vicini ai luoghi più lontani del pianeta, dal proprio "io" ai luoghi più intimi del proprio pensare e della propria mente.

Il colore è dentro di lui e gli chiede di essere espresso con un linguaggio passionale e cromatico di forte impatto, materico, pennellate di getto. Mai il disegno prima del colore, ma, subito, le emozioni e le impressioni che, giungendo al cuore, si traducono in "colore", una collisione di cromie che genera sulla tavola un concerto di sensazioni e un racconto interpretativo, mai improvvisato ma esclusivamente scandito dai momenti emozionali che vivono in lui nel momento stesso del "dipingere".

E la retrospettiva di Villa Pomini accompagna il visitatore in questo grande percorso attraverso la pittura di Sandro Bardelli, raccontata con la forza cromatica delle sue opere che si fanno specchio del suo sguardo sul mondo e del suo sentire le proprie emozioni. (Patrizia Galparoli)
Una serie di eventi collaterali arricchiscono il percorso espositivo, allo scopo di completare la rassegna antologica.

Venerdì 2 ottobre
, alle 21 è in programma la conferenza con proiezione di immagini dal titolo: "L'Occhio, la Tavolozza e la rivoluzione del colore: dall'Impressionismo ai Fauves e … oltre", con immagini in video proiezione, a cura della dottoressa Clara Castaldo, Storico dell'Arte e giornalista.
Sabato 17 ottobre, per il finissage è in programma una visita alle opere in mostra con Sandro Bardelli e Clara Castaldo (dalle 15 alle 19); chiuderà la serata, alle ore 21, il concerto per pianoforte dal titolo: "Semplicemente … CHOPIN" con Tatiana Shapovalova.

Info.
"Percorsi. A Ritroso, 2015 – 1970"

Mostra personale di Sandro Bardelli
Fino al 18 ottobre 2015
Castellanza, Villa Pomini, via Don L. Testori 14
venerdì e sabato dalle 15 alle 19 e
domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19
da lunedì a giovedì su appuntamento
Ingresso libero. E' possibile inoltre, su richiesta e per tutto il periodo della Mostra, organizzare e prenotare visite guidate (per adulti, individuali e scolaresche) ed incontri con l'artista, da effettuarsi negli orari indicati dal venerdì alla domenica oppure su appuntamento dal lunedì al giovedì.
La mostra è ideata dall'Associazione Culturale Attivamente di Casalzuigno.

La Redazione ringrazia Patrizia Galparoli (Associazione cult. Attivamente) per averci gentilmente fornito le immagini della mostra.