Opera Mrtz a Villa PanzaOpera Merz a Villa Panza

Gentile Redazione,
innanzitutto il FAI di Villa e Collezione Panza ringrazia di cuore per la costante attenzione che ArteVarese ha dedicato e dedica alla villa e alla sue attività. Grazie anche per le belle parole che il vostro giornale ha avuto nei confronti della mostra in corso Arte Povera: energia e metamorfosi dei materiali. Ci sembra però opportuno fare un chiarimento sul problema del costo del biglietto sollevato nell'articolo dell'11 gennaio 2010.
E' da sottolineare che la Fondazione non ha aumentato il costo del biglietto dal 2003 – cercando di attuare una politica di contenimento: il costo è sempre lo stesso ed esattamente 8 euro per la visita alla collezione con la maggiorazione di 2 euro durante alcune iniziative – come è stato per la mostra di Giorgio Morandi e per quella in corso – ma non per tutte. Per l'ingresso alla mostra "Prova a volare", per esempio, non c'è stata alcuna modifica sul biglietto.
Siamo pienamente consapevoli del difficile periodo in cui ci troviamo e della necessità in senso assoluto "di aprire le porte all'arte" ma vorremmo sottolineare che la Fondazione fornisce più alternative: per esempio l'adesione singola al FAI per un anno è di 39 euro (60 euro a coppia e 66 famiglia) con la possibilità di accedere a tutte le proprietà della Fondazione in Italia tutte le volte che si vuole gratuitamente! Naturalmente in occasione di manifestazioni particolari o mostre può esserci una piccola maggiorazione come in questo caso (2 euro!): per il semplice motivo che ogni iniziativa ha delle necessità economiche suppletive  e dei costi che seppur in minima parte -purtroppo – devono rientrare. Ricordiamo infine che il FAI è una Fondazione no profit che lavora quotidianamente, mettendo in campo grandi professionalità, per restaurare, valorizzare, gestire e aprire al pubblico proprietà storiche, collezioni d'arte e giardini in tutta Italia e che questo grandissimo sforzo implica, come senz'altro comprenderete anche voi, un impegno finanziario enorme!
Certi della diffusione di queste poche righe e altrettanto sicuri che continuerete a seguirci con tanta passione!! 
Con riconoscenza

Anna Bernardini
Responsabile Scientifico e Organizzativo FAI Villa e Collezione Panza

La facciata d'ingresso di Villa PanzaLa facciata d'ingresso di Villa Panza

Gentile Anna Bernardini,
grazie per aver dato seguito al nostro articolo, del quale vorremmo semplicemente chiarire alcuni punti. Sappiamo che la Vostra Fondazione ha costantemente a cuore il pubblico dei suoi frequentatori, i suoi desiderata, le sue esigenze. Anche quelle economiche.
E sappiamo che il costo del biglietto per il pubblico non ha subito aumenti da alcuni anni. Ecco il motivo della frase apparsa nel nostro articolo: "Contando il prezzo base di ingresso a Villa Panza a Varese di 8 euro, certo 2 euro per l'esposizione in corso si pagano volentieri".
E per una mostra di valore e di respiro davvero internazionale come quella attualmente in corso a Villa Panza (lontana anni luce da cosiddetti "eventi" privi di qualsiasi supporto di pensiero o di ricerca storica e filologica), la maggiorazione di due euro davvero si paga volentieri.
L'aspetto che però abbiamo sottolineato e che vorremmo ribadire in questa sede è che la somma totale di dieci euro resta innegabilmente "indigesta" o proibitiva per il grande pubblico, fatto anche non necessariamente di addottorati cattedratici, esperti critici d'arte o di collezionisti. La nostra considerazione pone sotto l'obiettivo proprio il grande pubblico che voi, sappiamo, avete costantemente tra le vostre priorità "del cuore", riprendendo un vostro celebre motto sulle iniziative di tutela e valorizzazione di molti luoghi d'Italia.
Resta il fatto che, in generale, un costo di biglietto simile non favorisce grandi afflussi di visitatori, anche se Villa Panza non ha mai registrato partecipazioni sottotono o marginali di pubblico. Questo perché, come è evidente a tutti, le iniziative proposte dal FAI sono davvero valenti dal punto di vista qualitativo.
Tuttavia, siamo convinti che, come è auspicato su più fronti, una strada fatta di specifici accordi o di intese possa solo far bene. Certe ipotesi di integrazione di servizi prevedono anche ulteriori mantenimenti dei costi di biglietto d'ingresso per il pubblico. E questo, pur mantenendo la valorizzazione delle alte professionalità operanti.
Non vogliamo certo suggerire piani strategici di sviluppo culturale e di programmi di "valorizzazione concordata", come vengono chiamati dalle persone colte. Né certo questo è il nostro primario compito professionale. La nostra più grande preoccupazione resta quella della divulgazione delle informazioni, muovendo, se possibile e seppur in piccole dimensioni e con modesti mezzi, una coscienza critica sul versante storico-artistico di questa città.
Crediamo, come più volte abbiamo scritto, che sia opportuno e quanto mai urgente sviscerare in ogni aspetto e componente – dunque anche quella economica – tutti gli eventi, i progetti o le ipotesi culturali in Varese città.
Abbiamo solo registrato i dubbi di molti che pure figurano tra i vostri "più affezionati" fruitori.
Ribadiamo la nostra stima nei riguardi delle iniziative e proposte culturali della Fondazione che, come abbiamo più volte messo in luce sul nostro portale, compie, anche grazie a grandi professionalità, numerose opere di restauro, valorizzazione e gestione di proprietà storiche, collezioni d'arte e giardini in tutta Italia, generando anche una benefica "gara ad emulazione" fra città e altre istituzioni pubbliche o private.

Con stima e riconoscenza
La Redazione di ArteVarese