Brugherio – Nell’ambito della seconda edizione di B@D (Brugherio Arte Diffusa) si apre, dal 24 giugno al parco Increa la personalle di  Alessandra Porfidia dal titolo Corpi di luce. Tracce d’ombra, a cura di Matteo Galbiati.

Alcune opere, proseguendo il percorso, sono collocate tra il Parco Miglio, il cortile della Lettura e l’ingresso della sede comunale.

Per l’occasione, l’inaugurazione in programma alle 18, sarà accompagnata dai giovani archi della Scuola di Musica Luigi Piseri diretti dal M° Piercarlo Sacco, che creerà momenti magici come solo l’intreccio di più forme d’arte sa regalare.

Corpi di luce. Tracce d’ombra propone al pubblico un’esaustiva panoramica degli ultimi esiti della lunga ricerca estetica dell’artista, basate sul concetto del “vuoto” presente nelle grandi forme che includono il flusso vivo dell’energia della natura. Il vuoto svela insieme lo spazio materico, concreto, pulsante del luogo e della complessità del nostro sguardo, a volte accudente, perché fatto di memoria e immaginazione, altre volte distratto e superficiale.

Il curatore della mostra Matteo Galbiati, afferma che il rigoroso e coerente lavoro di Alessandra Porfidia ci interpella con l’elegante e raffinata energia della sua classicità contemporanea. In questo senso, l’evidenza del valore data al suo linguaggio scultoreo si innerva e sviluppa proprio in corpi-presenze che danzano esprimendosi, tra pieni e vuoti, con coreografie di forme in un divenire continuativo nel tempo teso tra storia e attualità. I suoi modi denunciano, così, senza timori né riluttanze, un attaccamento vitale ai maestri che l’hanno preceduta nel Novecento  e neppure rinuncia ai visibili ritmi dei loro insegnamenti, nonostante questo rimando mai forzato al recente passato, ha saputo accogliere, però, anche le istanze del proprio presente, rendendo estremamente vive le suggestioni date alla personalità singolare di ogni sua creazione.

La mostra che proseguirà sino al 14 ottobre, sarà accompagnata da un catalogo, ora in fase di preparazione comprensivo delle opere esposte, dei testi critici del curatore con contributi delle studentesse e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia.  Il volume monografico edito per l’occasione,sarà presentato il 25 settembre alle 20.30 nella Sala Conferenze di Palazzo Ghirlanda Silva di via Italia.

 

Cenni biografici

Alessandra Porfidia, nata a Roma, ha studiato all’Accademia di Belle Arti della sua città, nella Scuola di Emilio Greco. Ha scritto la tesi di laurea sull’opera di Henry Moore, da cui ha acquisito la forza vitale della forma e l’importanza del concetto di vuoto.

Espone dal 1980 e dal 2005 lavora con la storica Galleria Edieuropa. Il suo esordio è stato nella Galleria di Carmine Siniscalco, lo Studio S Arte Contemporanea con cui ha realizzato la prima mostra personale nel 1989, nel Complesso monumentale di Montecchio Vesponi (AR), presentata dal critico di fama internazionale, Lorenza Trucchi. Nel 1996 con tre importanti opere del ciclo Teatro del corpo espone alla XII Quadriennale d’Arte Ultime generazioni: in seguito alla partecipazione, alcune sue opere sono state acquisite dal Museo Macro di Roma.

Espone costantemente in Italia e all’estero, soprattutto in Egitto, Giappone, Stati Uniti, Uzbekistan, Francia, Germania, Berlino, Monaco, e Tel Aviv. I cataloghi delle sue mostre vantano presentazioni di critici di fama internazionale e le sue opere sono presenti in numerosi spazi pubblici, come il Palazzo di Giustizia di Asti e di Frosinone, la Motorizzazione civile di Roma, la Casa Circondariale di Viterbo, la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma2, ASLRm1 del Santa Maria della Pietà di Roma. Nel 1995 le è riconosciuto il Premio per la Scultura Fiumara-ARGAM; nel 1998 premiata  alla Triennale di Osaka, in Giappone, con il Suntory Prize, con acquisizione museale della sua opera. Nel 2000 vince il Premio Internazionale Arte Metro Roma, realizzando un mosaico per la stazione Numidio Quadrato. Nel 2016 ha vinto il Premio Bozzolo con un dittico acquisito dalla collezione della Pinacoteca della Città. Nel 2022 il Progetto dell’’opera di Scultura in acciaio On Vacuum-Spazio intorno al Vuoto è vincitrice del PAC Piano per l’Arte Contemporanea 2020 del Ministero della Cultura. La ricerca artistica è sempre più incentrata sul tema della Scultura ambientale in relazione alla natura e all’architettura, all’Habitat, alle questioni di sostenibilità.

Oltre all’attività di ricerca artistica personale, è molto significativa l’attività didattica avviata fin dal 1985.Ha insegnato, tra le altre sedi, nelle Accademie di Belle Arti di: Milano, Firenze, Carrara, Sassari, Macerata, prima di ricevere la cattedra nel 2017 dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dove oggi insegna per il Corso di Triennio e il corso specialistico in Scultura Arte Pubblica e Ambientale, e dove anche Dirige la Scuola di Scultura e ha la delega del Programma Europeo di ricerca Horizon Differences 2020.

A Brera è stata la prima scultrice italiana ad avere la titolarità della cattedra di Scultura; mentre all’Accademia di Belle Arti di Firenze è stata anche Responsabile Erasmus e delle Relazioni internazionali, dando vita a numerosi Progetti internazionali come il Progetto Mediterraneo, coordinando molti progetti educativi con altre Facoltà artistiche, UPV in Spagna a Bilbao e T.EI. in Grecia ad Atene e Tinos. Ancora oggi fortemente impegnata in diverse iniziative internazionali, è attiva con numerosi workshop, convegni e collaborazioni con artisti e studiosi di Università nazionali ed internazionali.

Dal 1998 è membro dell’ISC, International Sculpture Center e da oltre dieci anni è in contatto con diverse organizzazioni Internazionali come: l’organizzazione Sculpture Network, NMWA.org (National Museum of Women in the Arts Foundation), Society for Artistic Research.

Alcuni suoi scritti sono stati pubblicati in collane scientifiche di arte, estetica, psicanalisi e in occasione di convegni.

La sua opera Forma Lirica è stata oggetto di studio in una tesi di laurea all’Università di Roma 2, Facoltà di Filosofia.