I disegni di Vincenzo Nisivoccia sono appunti a fior di matita, come tocchi di fioretto, lievi, eleganti, psicologicamente profondi al punto da fare intendere dei singoli soggetti, per lo più donne non nel fiore degli anni, ma ammantate da profondo fascino, verve e colta noia esistenziale.

Ritratte su fogli da disegno hanno dato vita alla bella mostra, allestita con tocco sbarazzino, presso la Compagnia del Disegno a Milano, dal titolo "Plurale Femminile" accompagnata dall'omonimo volume, con commento Eva Cantarella.

Vincenzo Nisivoccia fa dell'essere seduto al tavolino di un bar, il suo punto d'osservazione privilegiato.
Tale condizione ha radici nel 2010 con la pubblicazione del volume "Un caffè a Saint-Germain" con nota di Antonio Tabucchi e la presentazione di Carlo Carabba.

In quell'opera sono ritratti i frequentatori abituali dei bar del Quartiere latino di Parigi.
Come in una canzone di Brassens, Nisivoccia ferma sulla carta sguardi di donne che per un attimo si intrecciano con chi le ritraeva e con le quali sarebbe stato bello incontrarsi e frequentarsi.

In mostra singoli ritratti, sono accostati a figure doppie, a volte dialoganti, a volte tese le une ad ignorare le altre, a volte sovrapposte a dire di colloqui in pieno svolgimento.

Nei fogli saturi di volti, corpi, mani in disordinata accumulazione, spicca la frenesia di cogliere l'essenza di più condizioni il cui fluire satura lo spazio visivo.
Ma v'è un disegni su tutti, non a caso scelto per la copertina del volume, che racchiude in sintesi tutto il "Plurale Femminile" di Nisivoccia e che suona come un raffinato rimando, se pure ideale, a Charlotte Rampling, quella figura per nulla intimorita del trascorrere del tempo, vive con matura consapevolezza, il fascino acquisito per naturale elezione.

Vincenzo Nisivoccia – "Plurale Femminile"
Milano – Compagnia del Disegno, Via S. Maria valle 5
Fino al 14 giungo
Orari: martedì-venerdì 10-12,30-16-19,30