È stata prorogata fino al 7 gennaio la mostra "A proposito di lui" dell'artista Cattaneo, dove scultura e pittura si fondono senza confondersi, dove la matrice pittorica può assumere la consistenza plasmabile della creta, dove il lirismo del colore dipinto incontra la plasticità scultorea.

Così Armando Fettolini descrive il primo incontro con il suo amico artista: «Mi viene incontro, passo lento e sofferente, ci stringiamo la mano e mi presento guardandolo dritto negli occhi,i suoi vanno sparati a scansire la mia persona,prima dentro fino al cuore, poi con calma e dolcezza, fuori-solo se dentro si è sinceramente presenti.
Scopro così A. Cattaneo (A. sta per Ausilio, a mio parere un bellissimo nome, per lui da non pronunciare), un artista che quotidianamente porta sulle spalle il vissuto, temprato, di tutto il secondo novecento artistico italiano, un infinito bagaglio tecnico, ed ancora un insaziabile voglia di sperimentare, indagare nuovi equilibri formali e anche, ma non necessariamente, incursioni cromatiche.
La sua casa, o studio, o museo, o deposito, o astronave, o tutto insieme, offre a chi ha il privilegio di viverlo, di sentirsi trasportato nella pancia dell'artista, tutto!, il tanto di una vita dedicata all'arte, la Sua. La sua arte. È lì, in attesa, esposta al lavorio del tempo che passa, e più passa, più aumenta il pathos delle sue opere.
I neri, le terre, i gialli e a scivolare i mezzitoni, i secondari, su carte mai intonse, già vissute e riabilitate ad altra vita, l'opera d'arte, eterna eppur deperibile. Carte che urlano prima che accarezzano dopo. Sculture come macigni nel loro prorompente essere materia, ma è pur carta, cartone, anche legno e quando serve del ferro, il tutto reimpastato e riformato, domato a nuova vita, l'opera d'arte».

Il comemmento di Clara Castaldo: «Un moderno sudario cartaceo con indizi di vitalità, una soglia trafitta da chiodi, i volumi abbozzati che richiamano "Tube Shelter Perspective". Le opere di Cattaneo seguono e ricalcano la produzione creativa che, dalla metà degli anni Cinquanta in poi, è stata attenta ad analizzare la texture e il pattern del colore e dei materiali, abbordando la sostanza e non la mera marginalità delle cose. I suoi sono assemblaggi e strutture pulsanti, fra i quali si insinuano minime tracce di colore cariche di valori simbolici, tensione emotiva, rabbia, inquietudine e meditazione. Le superfici – grandi o limitate – si presentano gravide di materia pittorica: poi Cattaneo introduce l'elemento oggettuale reale che, da par suo, rientra subito nella pittura, ritorna materia pittorica; così, nei lavori si avverte, forte e chiaro, un piacere materiale connesso alla costruzione della scultura. I successivi interventi manuali, gli innesti che si sovrappongono sul supporto portano le opere a «sporcarsi» con la finalità di ibridarle, e forse di umanizzarle. I lavori, unici nella loro esecuzione e potenza espressiva, presentano resti in abbandono, macerie, nude cose».

L'arte di Cattaneo si fa portavoce di un sistema educativo di demolizione di un ordine e di una provvisoria ristrutturazione: spostandosi sempre verso una trasformazione sinestetica, questo procedimento utilizzato richiede e dimostra una certa qual di allegoria: la messa in discussione è totale, l'interrogativo sull'arte e sul suo senso è radicale; il dubbio diventa ambizione di discernimento, di selezione, di scavo mentale per raggiungere il nocciolo della questione.
Per l'autore, segno, gesto e materia sono le componenti distintive all'interno dei lavori, mentre la carta, il legno e il metallo regolano la temperatura delle opere.

A proposito di lui
Opere di A. Cattaneo
Prorogata sino al 7 gennaio 2014
Olgiate Olona, Spazio Danseei, via Oriani, 62
Orari: venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00 e su appuntamento
Info: tel 348 5510909 – fermo.stucchi@gmail.com