Giuseppe Verdi moriva il 27 gennaio alle ore 2 e 55 nella sua stanza dell' Hotel et de Milan dove alloggiava durante l'inverno e che era diventato la sua casa. Aveva 87 anni. Le lunghe ore della sua agonia furono vissute da tutti i milanesi con partecipazione e affetto (basti pensare alle carrozze che erano state "silenziate" avvolgendo delle pezze intorno agli zoccoli dei cavalli e spargendo paglia sul pavè della strada per non disturbare il maestro quando passavano per la Via Manzoni) e i suoi funerali videro la partecipazione commossa di tutta la città.

Alle 4 e 30 del 30 gennaio, la salma venne trasportata alla Chiesa di San Francesco di Paola, poi in una tomba provvisoria, accanto a Giuseppina, al Cimitero Monumentale. «Il primo trasporto funebre si svolse in una brumosa mattina» – ricorda un testimone oculare – «con il carro funebre di terza classe tirato con un modestissimo cavalluccio. Il corteo riusciva a stento a procedere per la fittissima folla che faceva ala, per Via Manzoni dove io all'altezza della casa recante il n. 44 mi trovavo a vederlo passare. Non un canto, non un benché minimo rumore: regnava un silenzio impressionante. Tutti si scoprivano al passaggio dell'umilissimo corteo e i commenti sul contrasto tra la gloria della esistenza e la bassezza di quella traslazione si facevano più con gli occhi che con le parole». Furono quindi rispettate le ultime volontà del Maestro: «Ordino che i miei funerali siano modestissimi… senza canti e suoni… Esprimo il vivo desiderio di essere sepolto in Milano con mia moglie nella Casa di Riposo dei Musicisti da me fondata…»: la sua opera più bella, come amava definirla. Un mese dopo, quando avvenne la traslazione, ci fu una cerimonia di Stato, con rappresentanti ufficiali e una folla enorme.

Il mattino del 27 gennaio, alle ore 12, nella hall del Grand Hotel et de Milan di via Manzoni verrà eseguito dall'Orchestra Verdi il Quartetto in Mi minore composto a Napoli nel 1873 e rappresentato per la prima volta davanti a un gruppo di amici. Al termine dell'esecuzione il Maestro esclamò: "Bello o brutto che sia, questo è comunque un vero quartetto!". La musica da camera composta da Verdi ebbe subito un discreto successo al di fuori dell'Italia, mentre nel nostro paese dovette attendere il 1901 per la "prima" ufficiale a Milano.

Info
Il Quartetto di Verdi sarà eseguito dal Quartetto d'archi de laVerdi composto da
Luca Santaniello, Lycia Viganò – violino
Gabriele Mugnai – viola
Mario Shirai Grigolato -violoncello
L'ingresso è libero fino a esaurimento posti
Grand Hotel et de Milan, Via Manzoni 29 – Milano