Una veduta del Sacro MonteUna veduta del Sacro Monte

Una bella novità – Uno stabile in disuso dismesso ormai da tempo si trasformerà in un nuovo polo culturale. Un progetto preliminare è stato approvato dalla giunta comunale di Varese che investirà ben 681.000 euro per ristrutturare lo chalet in legno. Una nuova sede per il Centro documentazione Sacri Monti già previsto due anni fa da un accordo sottoscritto dal Comune di Varese, Regione Lombardia, Provincia, Fondazione Paolo VI, Università dell'Insubria e Parco Campo dei Fiori. "Il finanziamento da parte della Fondazione Cariplo e l'accordo firmato dalle diverse realtà nel 2007, prevedeva la sistemazione del Centro Studi nell'ex locale mensa – spiega Andrea Campane – dopo alcune valutazioni, si è creduto più idoneo collocare il centro nella dacia, lo chalet in legno appunto, immobile davvero prestigioso". A seguito dei lavori di ristrutturazione della parte della Stecca per gli uffici comunale, sono intervenuti cambiamenti nell'utilizzo dei corpi di fabbrica del compendio che hanno riguardato anche la ex mensa, i cui locali sono stati adibiti ad archivio e deposito pratiche a causa della saturazione degli archivi negli altri stabili comunali. Per tale motivo è stata individuato lo chalet, d'accordo con la fondazione. "Per l'inizio dei lavori si deve attendere il consenso al cambio di sede per il Centro Studi da parte della Fondazione Cariplo", conclude Campane. Modifiche e cambiamenti che permettono di ristrutturare entrambi gli immobili, con una conseguente riqualificazione del parco: "ora manca la ristrutturazione della villa, progetto impegnativo e troppo costoso per parlarne a breve termine", afferma il dirigente del settore cultura del Comune di Varese.

Alcuni dettagli – Il progetto riguarda la realizzazione di aree museali e spazi adatti ad ospitare tutto il materiale che racconta i Sacri Monti. A sostegno della messa in opera la Fondazione Cariplo che collaborerà con un investimento di ben 700.000 euro di cui la maggior parte – 420.000 – serviranno alla ristrutturazione dello stabile. Inizialmente, come spazio, era stata individuata l'ex mensa della villa.