Dopo la sala polivalente e la biblioteca, potrebbe essere la volta del Museo. La riconversione, o meglio, il completo recupero a destinazione civile, dell'ex monastero di San Michele, di proprietà dell'amministrazione comunale, potrebbe concludersi in nome della cultura destinando l'ala nord, prossima alla conclusione dei lavori, ad una vocazione espositiva.

L'intervento di recupero per il quale il comune ha già messo complessivamente a bilancio la cospicua cifra di un milione e 250mila euro, dovrebbe concludersi entro l'estate. Per allora potrebbe già essere chiaro l'intento di una continuità di fruizione dei locali recuperati: appunto quelli di una destinazione museale.

Con i lavori dell'ala nord si conclude l'intervento conservativo cominciato nel 1997, dati in appalto i lavori alla ditta Vecchierelli di Milano, con il lotto A, in pratica l'ala ovest avente come destinazione d'uso, la biblioteca, la sala polivalente nell'ex refettorio, gli uffici dell'assessorato alla cultura e l'informa giovani.

Successivamente, nel 1998, viene presa in considerazione l'allargamento dell'intervento al lotto B, l'ala nord, destinadolo appunto ad un utilizzo museale, ma fin da subito appaiono evidenti le condizioni di grave disagio dell'edificio. Vengono dunque coinvolti una pluralità di soggetti e i lavori proseguono tanto da procrastinarsi fino ad oggi.

Le novità più sorprendenti emerse dai lavori sono la rivelazione dell'esistenza di una chiesa intermedia situata nell'ambito del chiostro. Così come si confermano di pregio gli affreschi al primo piano dell'ala raffiguranti figure di santi incornciati all'interno di tipici ovali.