Sabato 25 maggio, nel Comune di Ispra, nella sala Serra, che è stata intitolata per l'occasione al pittore Giuliano Belmonte, si è tenuta la retrospettiva delle opere del Pittore recentemente scomparso, una suggestiva mostra, dal titolo ASCOLTARE L'ANIMA DEL PAESAGGIO.
Grande ed affettuoso il concorso di pubblico e di estimatori.

Davvero, come dice il titolo, il paesaggio ad acquarello è stato protagonista della esposizione e ha fatto nascere riconoscimenti, emozioni, rimpianti, riletture e nostalgie.
Una pittura elegante quella del Belmonte, raffinata, anti-epica, serena pur nella ricerca insistita, che passa dall'acquarello tradizionale al magnifico monocromo, dal taglio illustrativo al verticale inquietante scorcio interpretativo, dal colore brillante, denso, ai lucori invernali trasparenti in tutte la forza delle loro fibrillazioni ed incanti estenuati…: malinconie, sentimenti gentili, atmosfere sospese, solitudini. Una vita artistica, una personalità originale.

Bello il catalogo, che riassume il lavoro della vita professionale, e interessanti anche le citazioni, raccolte dai familiari, che nelle interviste lo stesso Pittore ha via via dato nel tempo. Sono un bel ritratto di uomo e di artista.
Provo a presentarle.
"Parlo poco, cerco di farlo con i miei dipinti, lasciando a chi guarda il piacere di scoprire quello che dico…Sono un romantico sognatore, vorrei perdermi nei miei paesaggi, appena tratteggiati, fra colori e riflessi di luci.
Dipingere non è difficile, però ci si deve mettere qualcosa che…si sente dentro e che si materializza con il pennello. Bisogna saper vedere ed io sono un osservatore…

I piccoli borghi, le chiese con i loro svettanti campanili, le vecchie cascine vicine al lago, i mulini, i campi, i ruscelli e i rami intricati di un bosco sono i luoghi della mia fanciullezza, mi fanno sognare e mi portano lontano nel tempo.
Amo i paesaggi invernali. Adoro il contrasto tra il blu del cielo e quello dell'acqua…. S. Caterina del Sasso Ballaro è un luogo di magia, mi fa comunicare con il passato, dà vita ai ricordi e così entro nella quiete dell'anima….Il lago ha un orizzonte vicino che mi fa riflettere sui limiti dell'uomo e del senso più profondo della vita.

Sono felice quando mi dicono che con i miei dipinti trasmetto tanta serenità. Dipingere mi dà gioia di vivere".
E mai pensiero conclusivo fu più illuminante nella sua semplicità.
Mi piacerebbe dedicare una poesia a quest'anima di poeta…, ma per questa volta mi congederò da lui con un omaggio- splendido- della grande poetessa Emily Dickinson:

Non vorrei dipingere- un quadro-
piuttosto essere quello
che indugia sulla sua deliziosa
luminosa impossibilità-
e si chiede cosa provano le dita
il cui raro- celestiale- movimento
evoca un così dolce tormento-
una così sontuosa- disperazione