La viaggiatrice ormai sente il peso di tutti i suoi passi. Quel pomeriggio aveva percorso quasi per intero il sentiero che attraversa la vallata del Wadi-Musa e alla fine porta lassù, ad Al-Deir, il Monastero, il luogo usato fin dal II secolo a.C. per le Cerimonie Sacre. Per arrivarci, sotto il sole del Medio Oriente, più di 800 scalini sconnessi, scavati dal Popolo dei Nabatei, a Petra, un paio di millenni fa.

Le manca il respiro.

Si siede su di una grossa pietra levigata per riposare, prima di raggiungere la vetta e guadagnarsi l’incredibile panorama che l’attende.

Le si fa incontro subito una bimba arruffata e un po’ sbrindellata. Avrà più o meno cinque anni. Si avvicina e le tende la mano, come per chiedere qualcosa in regalo.

La viaggiatrice si fruga nelle tasche ed estrae magicamente una caramella. Alla vista della caramella la bambina pare entusiasta, le brillano gli occhi, due vispe palline d’ossidiana, agita le braccia e corre incespicando verso di lei. Ad un tratto però, dall’alto del sentiero, compare la mamma lanciando un’occhiata alla bimbetta che potrebbe significare “non accettare niente se non sai cos’è!”. La bimba si ritrae immediatamente, intimidita da quello sguardo che ben conosce.

Allora la viaggiatrice, facendo finta di niente, prosegue il suo cammino ma, dopo pochi passi, senza farsi vedere dalla madre, deposita la caramellina sotto un piccolo sasso, avvertendo la bambina di aspettare, con un gesto della mano. Lei coglie al volo l’indicazione, non si muove dalla sua posizione ma ricambia il segno d’affetto, indicando con il dito alla viaggiatrice un’incisione antica, nascosta lassù sulla roccia, che tutti i turisti vanno cercando in quel punto, senza mai trovarla. La viaggiatrice, sorpresa per la scoperta, scatta alcune foto e poi prosegue il percorso ma, quando si volta per ringraziare la bimbetta, lei è già nascosta nella grotta più in basso e ovviamente, sta mangiando con gusto la caramella.

Tutto senza parole.

Il Viaggiator Curioso,

Petra, Giordania, 25 aprile 2017.