L'assessore Azzimonti ospite degli studi di La6 TvL'assessore Azzimonti ospite degli
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Il ponte sul futuro – "Un 2010 che per la città di Busto Arsizio si è segnalato innanzitutto per essersi svolto sotto il segno della fotografia d'autore, grazie al ricco programma firmato Archivio Fotografico Italiano; un progetto voluto e portato avanti, in tutte le sue tappe ed iniziative, da Claudio Argentiero e Umberto Armiraglio. Un calendario di proposte e di mostre che, oltre all'elevata qualità, hanno dimostrato anche il valore aggiunto di aver saputo coinvolgere tutta la città: dalle istituzioni museali alle scuole". A parlarci è l'assessore alla Tradizione, Identità e Futuro Ivo Azzimonti che ripercorre, insieme con noi, un bilancio sugli ultimi mesi del vecchio anno e affronta alcuni dei principali eventi di cronaca nell'Alto milanese, come la presentazione dei lavori degli allievi del Liceo Candiani allestiti al Mo.oM di Olgiate Olona.

"Ritengo che sia importante puntare sui giovani. Non è uno slogan o un discorso di retorica, è un fatto di necessità, oltre che di coerenza, di desiderio autentico di puntare sul futuro, su risorse competenti, giovani preparati e pieni di entusiasmo. La cultura è innanzitutto un fatto di partecipazione, di condivisione con un intero territorio. A questo proposito posso già anticipare le prossime iniziative espositive che a Busto saranno dedicate ad un reportage sui vecchi cortili e gli storici edifici della città; una seconda grande mostra metterà al centro, l'archivio Menotti-Paracchi, un'occasione per

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sfogliare la memoria storica di Busto, attraverso i ritratti fotografici in bianco e nero. E, anche in queste prossime iniziative, forte sarà il coinvolgimento della cittadinanza".

Scontro filosofico – Riprendiamo insieme con Azzimonti un'intervista al Professor Gianni Paganini (La Prealpina – domenica 13 dicembre 2009), ordinario di storia della filosofia all'Università del Piemonte e figura d'eccellenza in ambito culturale. In quell'intervista, non senza una punta di critica polemica, Paganini, specialista di storia del razionalismo e dell'illuminismo, sollevava il caso dell'ex Calzaturificio Borri, affrontava talune ambiguità di certe iniziative estemporanee e, di contro, l'urgenza di azioni concrete, di investimenti strutturali in campo culturale e non solo. Il fai-da-te genera confusione, oltre che proposte scadenti e ripetitive.

"Non bisogna dimenticare, infine, che la cultura ha i suoi costi – precisa Azzimonti – I musei faraonici hanno costi che, da sole, le amministrazioni locali non possono sostenere. Mi sembra che sia più interessante, oltre che più razionalizzante in termini di sostenibilità economica, puntare sulla valorizzazione e conoscenza del patrimonio locale. C'è ancora tanto da scoprire. Più di quanto non si possa neanche lontanamente immaginare".