Giancarlo PozziGiancarlo Pozzi

L'alchimista – Il rapporto di parentela che c'è tra incisione e stampa, tra il torchio, l'inchiostro e la carta, rende parenti stretti incisori e poeti. Giancarlo Pozzi, protagonista del documentario realizzato andando a scoprire i segreti alchemici dell'artista nella sua casa di Castellanza, è amante della libertà, della poesia, della musica.
I suoi segni, incisi sulla lastra dell'acquaforte, si librano verso l'alto, con una carica vitale ed esplorativa e con la certezza di una padronanza tecnica insuperabile maturata grazie al confronto con i grandi. La sua arte nasce dalla chimica e dall'acido, il suo segno leggero dalla franca conoscenza e frequentazione con i libri della poesia, con l'anima immateriale della musica.

Parole graffiate – L'incisione è sorella stretta della stampa, con qualche complicazione in più perché meno docili sono il segno artistico, la linea, il colore, la profondità delle sfumature rispetto alla semplice struttura dell'alfabeto che scrive sul foglio la lingua dei versi. In questo continuo scambio tra suono, parola, immagine e graffio impresso sulla carta sta la radice

Giancarlo PozziGiancarlo Pozzi

della cultura, la possibilità di essere trasmessa e verificata, goduta o disprezzata secondo il gusto personale.
Ciò che è scritto rimane e, soprattutto, sopravvive, grazie all'alchimia degli elementi chimici, alla loro utile pericolosità.

L'acquaforte nasce da un processo che è esso stesso parte dell'impegno artistico. Non basta qui l'idea del disegno o l'appeal del concetto: occorre saper dominare anche la materia, come in scultura, perché il risultato finale è lì sul foglio – carta canta – e il valore dell'arte non si dovrebbe misurare sulle intenzioni ma sulla qualità dell'opera creata, seguendo l'idea, nella forma e nella sostanza.
Ecco perché quella che ci dà Giancarlo Pozzi e anche un'alta lezione di artigianato – e il video vi dimostrerà passo a passo quanto ci voglia a rendere perfetto un gesto.
E' la lezione di una persona che ha fatto tesoro di esperienza e che è diventata un valore per la cultura italiana, per il suo saper fare, impossibile da contabilizzare.