Un'opera di AlleviUn'opera di Allevi

Contrasti – La rassegna "Incontro con l'autore" prosegue il suo programma espositivo di grande efficacia presentando una doppia mostra; Lorenzo Schievenin Boff infatti ha allestito la Sala Fallaci con opere figurative a china di Giuseppe Allevi, e opere astratte dalla tecnica mista di Gladys Colmenares. L'occhio esce da questo confronto stimolato ed appagato: il colore delle opere di Gladys evidenzia la minuzia compositiva, lo straordinario effetto di profondità e la sorprendente pazienza che Giuseppe applica nei suoi paesaggi, nei cavalli e negli alberi; per contro il bianco e il nero delle opere di Giuseppe sottolinea l'esplosione di colori delle opere di Gladys, create con grande energia e passione.

Dal bianco e nero –
L'evidente perizia compositiva di Allevi è conseguenza di anni di studi artistici che lo hanno portato nella vita ad esercitare il lavoro di litografo fotocromista: "questo dato è importante – spiega Giuseppe – perché il mio lavoro mi ha dato la possibilità di studiare il bianco e nero. Fin da ragazzo ero sempre attratto dai contrasti di luci ed ombre che creava il sole battendo sulle case, muri, piante, boschi, persone in movimento o chine a lavorare o donne alla pietra a lavare, oppure visi di persone o musi di animali colpiti da raggi di luce i quali per contrasto creavano ombre, a prima vista scure, ma poi man mano che l'occhio si abituava esse diventavano 'trasparenti' pur mantenendo l'affascinante contrasto con la parte in luce. Poi quando iniziai ad imparare il 'lavoro' di grafico, scoprii che anche con il tratto o trattini fatti con la penna si poteva, in linea di massima – o di effetto ottico – creare delle 'sfumature' e quindi realizzare quello che vedevo. Fu quella, per me, una folgorazione, poter con un semplice tratto creare delle sfumature senza dare l'effetto 'scontato' dell'incisione e poter vedere subito il risultato di quello che facevo e al tempo stesso volevo realizzare, dando l'azione o l'emozione: nelle fronde sentire il fruscio del vento, nelle ombre dei viottoli la tre scura dell'ombra; sentire la 'vita' anche dai semplici trattini e puntini".

Un'opera di ColmenaresUn'opera di Colmenares

Ai colori – Le opere di Gladys Colmenares sprigionano una forza vitale prorompente, insita anche nell'artista, retaggio delle sue origini venezuelane. Giunta in Italia per amore dopo anni di studi artistici che l'hanno portata in giro per il mondo, Gladys Colmenares si dedica al colore puro creando sulla tela uno straordinario equilibrio cromatico fatto di forme geometriche. "Ogni forma ha per me un significato ben preciso – spiega Gladys – fa parte della mia interiorità e di ciò che sento in quel momento. Attraverso le mie opere vorrei esprimere un messaggio d'amore e di pace, così difficili da conquistare oggi nella vita. Le persone si stanno abituando poco a poco al mio lavoro, che da principio non viene compreso; quando però chi vede i miei quadri entra in sintonia con me e con la mia espressione artistica provo grande soddisfazione".

Riconoscimenti –
L'evidente qualità delle opere di questi artisti è sottolineata anche dai riconoscimenti che sia Gladys che Giuseppe hanno ottenuto. Dal 1977 l'opera "Poesia semplicità e violenza" di Giuseppe Allevi si trova presso il museo della Scienza e della Tecnica di Milano; mentre dal 1985 l'opera intitolata "Martirio di San Stanislao" fa parte della raccolta di opere dello Stato Vaticano. Il lavoro di Gladys Colmenaes invece è stato notato di recente dall'Associazione Liberi Artisti della provincia Varese, che in questi giorni sta vagliando la possibilità di accogliere quest'artista come nuova associata.

…emozioni soggettive e oggettive di Giuseppe Allevi e Gladys Colmenares
Dal 08 al 17 marzo 2008
Sala Civica Oriana Fallaci
Via Briante – Somma Lombardo (VA)
Orari: festivi 10,00 – 12,00 / 16,00 – 19,00
Feriali: 17,00 – 19,00
Ingresso libero