Cairate – Pro loco … pro opere. Sembra un gioco di parole ma in realtà è uno slogan che riassume  l’iniziativa proposta da Agostino Alloro, consigliere regionale Unpli e referente della provincia di Varese a favore del recupero delle opere d’arte ferite dal terremoto del 2016 che ha colpito le Marche. Un progetto partito nel novembre di quello stesso anno al quale hanno aderito 24 Pro loco del territorio lombardo che, attivandosi per la causa, hanno raccolto ben 30 mila euro.

Superato l’iter burocratico finalmente ora partono i lavori di recupero.

“Delle Pro Loco, – spiega il consigliere Alloro – 4 sedi sono sul territorio della provincia di Varese, concentrate sul territorio della Valle Olona: Gerenzano, Tradate, Cairate e Solbiate, tutte particolarmente generose. Il contributo raccolto servirà a risanare 10 opere. Si tratta di un nucleo composto da sculture lignee e in terracotta, tele e uno stacco d’affresco per la maggior parte datati tra il 1400 e il 1500, qualcuna del secolo successivo e una del 1700, firmati da pittori locali e più noti tra cui spicca il nome di Annibale Carracci autore di una grande tela raffigurante  “La Madonna con Bambino”.

Le opere provengono dalle chiese danneggiate nei diversi Comuni dislocati tra le province di Macerata e Ascoli Piceno, nello specifico le località di Arquata del Tronto, Camerino, Fiastra, Mogliano, Loreto, Montegallo, Petriolo, Caldarola, San Ginesio e Monte Monaco.

Entro una ventina di giorni dunque i restauratori locali inizieranno i lavori che si concluderanno nell’arco di un anno.

A questo punto, l’idea di un’esposizione che renda protagoniste le opere “sanate” concluderebbe in bellezza l’iniziativa. In effetti qualcuno ci sta già pensando e ci sarebbero anche buone possibilità di portare in Lombardia la mostra. Si stanno individuando anche delle ipotetiche sedi tra Musei e Palazzi dove allestire l’esposizione che si auspica itinerante, con riferimenti anche in Valle Olona. Un’occasione che consentirebbe di accostare all’evento percorsi e itinerari che nel contempo possano valorizzare anche il territorio varesino.

“Ancora tante opere – sottolinea Alloro – sono in sofferenza e in attesa d’essere recuperate. Offerte e finanziamenti sono sempre aperti. Per risanare i colpi inferti al patrimonio culturale marchigiano occorreranno tanti anni ma soprattutto generosità e collaborazione….”.  

E.Farioli