Villa PominiVilla Pomini

Il programma – Martedì 7 Ottobre l'artista Carmelo Todoverto ha incontrato i bambini delle classi IV A e IV B dell'Istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza, indossando così oltre che la veste di pittore, anche quella di nuovo "operatore museale", secondo la corretta definizione. Questo è stato il primo dei tre incontri stabiliti, grazie al quale ai 36 bambini è stata data la possibilità di fare un viaggio attraverso le opere del pittore, alla scoperta del colore caldo dell'Ipercromatismo, dei suoi frammenti e alfabeti, fino allo splendore del bianco che connota in modo decisivo la mostra "Risonanze" ospitata a Villa Pomini fino al 2 dicembre. Nei successivi incontri, previsti per il 14 e il 21 ottobre, saranno i bambini direttamente a mettersi alla prova con l'arte, realizzando una loro opera che potranno poi portare a scuola a ricordo e insegnamento. Lo stesso percorso verrà proposto anche ai bambini della Scuola Manzoni e De Amicis, nelle date di venerdì 10 e 17 ottobre.

Cominciare da piccoli – L'artista si dice molto soddisfatto del primo incontro. "Il riscontro è sicuramente positivo – dichiara – i bambini hanno dimostrato attenzione all'argomento e mi sembra abbiano colto il significato delle opere. E' meraviglioso vedere come i bambini sappiano vedere immediatamente e con semplicità i concetti che sono alla base della mia pittura e dell'arte in genere, mentre a volte noi adulti abbiamo più difficoltà, siamo frenati o limitati dalla nostra cultura, da idee o preconcetti, mentre i bimbi hanno sicuramente una mente più aperta e malleabile".

Carmelo TodovertoCarmelo Todoverto

Idee per un futuro – D'altra parte Todoverto non è nuovo a questo tipo di esperienze: facendo parte del Consiglio d'Amministrazione della Gam di Gallarate è avvezzo alle tematiche della didattica museale, che da anni costituisce il fiore all'occhiello della Galleria d'Arte Moderna. A Villa Pomini per ora si è trattato di un piccolo tentativo che però sembra aver dato vita a un proficuo dialogo con le scuole. Quello che per ora è nato come un appuntamento al museo, potrebbe un giorno tramutarsi in un rapporto continuativo con gli istituti, strutturando percorsi su più date e che affrontino in maniera trasversale aspetti mirati dell'arte e che vadano ad integrarsi col programma scolastico degli studenti.

Per un approccio educativo. Certo è che la decisione dell'Amministrazione di ripristinare la Villa come sede culturale d'eccellenza può costituire una buona base di partenza per fare di Castellanza una nuova realtà artistica aperta al territorio. Il consigliere delegato alla cultura Fabrizio Giachi aveva infatti dichiarato l‘intento primario di intendere la struttura nella sua più ampia accezione di centro culturale polifunzionale, garantendone la piena accessibilità da parte di tutti: "il coinvolgimento delle scuole in questo progetto è quindi uno degli obiettivi prioritari che ci stiamo ponendo, e con questa mostra di Todoverto iniziamo questo percorso di collaborazione con le istituzioni scolastiche che ci auguriamo possa essere proficuo". Se questi sono gli intenti, possiamo sicuramente prospettare un nuovo ruolo di Villa Pomini all'interno dello scenario di musei attivi nel settore dell'arte contemporanea.