Artista videoludico che utilizza il mezzo video come ricerca all'interno dell'avanguardia artistica della Game Art, Marco Mendeni approda nella sede museale della Galleria Civica di Campione d'Italia con una selezione di lavori realizzati negli ultimi anni di ricerca digitale e materica, tra il 2009 e il 2013. La mostra, che si sviluppa da entrambi i lati del confine, in Italia e in Canton Ticino, è suddivisa in tre parti, ciascuna delle quali realizzata con un progetto specifico e in un luogo ad esso dedicato. Gli spazi della Camera di Commercio dell'Uruguay di Saronno ospitano, infatti, il mondo dis-simulato dell'artista, Artificialia, mentre a Milano, nello spazio dedicato alla video arte [.Box], viene presentata una performance audiovisiva realizzata a quattro mani con il sound artist berlinese Bob Meanza.

Avvalendosi della contaminazione tra materia, computer animation e produzione in 3D, con un focus particolare, quello sul processo che porta il medium videoludico a diventare un medium sociale, Mendeni ricorre ad una pluralità di materiali diversi, dal cemento al legno passando per la carta e il video. Lo scopo è quello di "rendere concreto e percepibile ai sensi qualcosa che è sempre stato presentato come effimero ed immateriale, ossia il videogioco". Tra le opere più importanti in mostra, un'installazione video (2012) presentata recentemente all'importante File: Electronic Language International Festival di San Paolo del Brasile, oltre ad alcune opere grafiche come Evolutionlife02 (2012), tratta dalle serie esposte nella mostra "A Contribution to Anonymous History", una sezione materica con lavori come Game Over (2009-2013) che nasce dalla manipolazione del videogioco, poi impresso su blocchi di cemento, in modo da arrestare l'essere effimero del videogioco nella durevolezza della materia.

Parallelamente vengono presentate opere più recenti in cemento tratte dalla serie SimCity (2013): lavori basati sulla stratificazione e sull'uso del colore che rendono omaggio ai Maestri Campionesi, scultori operanti nel Rinascimento e provenienti proprio da Campione, exclave italiana situata nel territorio del Canton Ticino. Una sala è dedicata agli Avatar (2010), i cui protagonisti sono personaggi che abitano mondi paralleli, rappresentati in compresenza del codice genoma che ha permesso all'artista di crearli e ad una nuova opera nata su idea del direttore della Galleria civica, Stefano Roberto Mazzatorta, che dialoga con la morfologia e il contesto storico di Campione d'Italia, trasformatosi da villaggio di pescatori a città del gioco.

Marco Mendeni – Deceptive Perceptions
Fino all'8 dicembre 2013
Piazzale Maestri Campionesi, Campione D'Italia (CO)
Orari: da giovedì a domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso libero