Marcello MorandiniMarcello Morandini

Per contare qualcosa, si sa, bisogna incidere, scavare un solco, per usare la metafora che Marcello Morandini ha sfoderato durante l'intervista a La6 Tv. Si parla degli artisti varesini, e non solo di quelli di cui Morandini si fa portavoce come vertice dell'associazione che riunisce un'ottantina di loro, ma più in generale.
E' questo il limite maggiore della folta schiera di pittori, sculturi, architetti e fotografi della città giardino che Morandini coglie e testimonia. Un difetto di sostanza, lo chiameremmo noi, soprattutto pensando che l'arte è, prima di tutto, condivisione e, aggiungiamo, anche coinvolgimento senza pari. Ma come essere coinvolti da qualcosa che, in partenza, non lascia il segno?
Ecco una parte dell'intervista a Marcello Morandini.
 


Che cosa succede a Sala Veratti?
"Per Sala Veratti era stato fatto un programma, a mio avviso, non all'altezza della situazione. Io non voglio criticare gli artisti che sono stati esposti in questo lungo periodo, non voglio fare una critica a questo, ma voglio solo dire che la Sala è sicuramente degna di un altro programma. Sala Veratti è una parte integrante della città e deve funzionare per la cultura della città, o meglio per le tradizioni della città, per la conoscenza di quello che può avvenire dalla scuola fino al mondo del lavoro, e a tutto quello che può essere di giovamento per la città. A mio avviso Sala Veratti può essere un punto straordinario, una stazione di conoscenza di quello che succede nel campo dell'arte, perchè per natura è un luogo d'arte. Mi è stato chiesto di occuparmi di Sala Veratti e io ho risposto che sarebbe stato meglio che se ne occupasse un gruppo di esperti, nominato dall'assessorato, e fra cui accettavo anche io di farne parte, ma non darlo assolutamente solo ad un'entità precisa. Invece è stato dato ad un'entità unica, e "per accontentarmi un pochino" mi hanno lasciato un mese per gli artisti che rappresento. Però io dico che "non sono caduti male", quindi molto rispetto a Redaelli e a chi rappresenta: credo che faranno un buon lavoro. Certamente è giusto che questi signori, che sono persone di cultura, siano anche coscienti che a Varese esiste anche dell'altro. A dir la verità, mi ha fatto un po' impressione Redaelli all'inizio che diceva "Questa è la nostra parte di programma, però con gli altri due avvenimenti noi non c'entriamo niente, quindi non è stato molto gentile, però lo conosco, è una persona molto corrretta, ha fatto questo piccolo sbaglio, però mi auguro che non lo faccia nel prosieguo dei programmi, perchè dovrà sicuramente interfacciarsi con la cultura e il territorio della città di Varese: non sono solo loro bravi, tutta Varese è piena di persone positive e che hanno gli stessi diritti di questa associazione."

Marcello Morandini nel nostro studioMarcello Morandini nel nostro studio

Anche gli artisti varesini?
"Compresi gli artisti varesini. Io sono presidente di un'associazione che riunisce 84 artisti della provincia di Varese, poi c'è l'altra associazione più vecchia della nostra, il Circolo degli Artisti, altrettanto bravi e diretti dal bravissimo avvocato, grandissimo amico e uomo generoso. Io credo che, sia lui che io, facciamo abbastanza per gli artisti a Varese, però non è detto che si faccia tutto quello che è necessario. Perchè, a volte, ci sembra di fare programmi che scorrono come l'acqua sui sassi, ossia non incidono molto. Ed è questa la particolarità di Varese, a rammarico suo e mio, e anche di artisti che non fanno parte di queste due associazioni che sono molti e che sono altrettanto bravi. Forse la colpa è anche degli artisti: non sanno fare dei solchi nel loro territorio, per dare il meglio agli altri. A volte pensiamo di fare bene le cose nostre, di esporle, di venderle, poi farne altre… invece quello che è importante, a mio avviso, è anche vivere con gli altri, imparare dagli altri, dare agli altri. Il dialogo collettivo dove si abita è basilare […].

Durante l'intervista Marcello Morandini ha parlato anche dell'architettura varesina e delle difficoltà di "creare" in città. L'intero video dell'intervista sarà disponibile su Artevarese a partire da lunedì 25 gennaio.