Artevarese incontra Giacomo BuonannoArtevarese incontra Giacomo Buonanno

Continuità di sostegno da parte degli enti locali, sostenibilità economico-finanziaria, vantaggio competitivo su un orizzonte temporale di lungo periodo e in circuito di riferimento mondiale o quantomeno europeo.
Ecco come potremmo riassumere le priorità per il Museo gallaratese agli occhi del Presidente della Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Silvio Zanella": Giacomo Buonanno, Professore Ordinario della Facoltà di Ingegneria alla LIUC di Castellanza.

"L'impegno presso questa istituzione culturale – dichiara Buonanno – è legato al cambiamento dell'intera società in questo preciso contesto storico. Siamo costretti a prestare più attenzione a come utilizziamo le risorse e a far bene con meno denaro a disposizione. Questa è la prospettiva dell'azione del Museo di Gallarate.
Vorrei anche che le proposte e le ipotesi culturali fossero in grado di superare la stretta cerchia cittadina, così come auspico un maggior sostegno da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, socio della Fondazione gallaratese. La recente nomina, nel consiglio di gestione, del Prof. Francesco Tedeschi, docente alla Cattolica di Milano, rappresenta un buon segnale da

Giovanna Melandri - da internetGiovanna Melandri – da internet

parte del Ministero". 

In effetti, sono davvero poche le istituzioni culturali che contano un ruolo così preponderante del Ministero: la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano, la Quadriennale di Roma, il MAXXI, sempre nella capitale, e il MAGA di Gallarate.
E se, in laguna, la Biennale "altalena" in fatto di qualità e di consenso da parte della critica internazionale a seconda delle diverse curatele, la Quadriennale di Roma, da tempo, vive un po' appartata e "sonnacchiosa", mentre la Triennale meneghina ha ritrovato una buona boccata di ossigeno soprattutto grazie al neo-nato Design Museum.

Passiamo al MAXXI: mancata approvazione del bilancio preventivo per il 2012 che prevedeva un rosso di 2,8 milioni di euro, commissariamento della Fondazione presieduta da Pio Baldi (per anni, vera «anima» del Museo), nomina da parte del Ministro Ornaghi del nuovo presidente Giovanni Melandri, ex titolare del dicastero per i Beni culturali e parlamentare del Partito Democratico. Ecco gli eventi che si sono rincorsi in pochi mesi al MAXXI di Roma dove le acque, va detto, ancora non si sono calmate.

La capitale, ora, attende il cambiamento del CdA e dello statuto della Fondazione cui stanno lavorando Antonia Pasqua Recchia, commissario in carica fino al 31 marzo,

Veduta esterna dell'architettura del MAXXI firmata da Zaha HadidVeduta esterna dell'architettura del MAXXI
firmata da Zaha Hadid

e lo stesso Ministro.
Antonia Pasqua Recchia ha recentemente ricordato la delibera di nuovi fondi e la serie di nuove mostre che fino a poco tempo non sarebbero state possibili: Le Corbusier (da non perdere!), Kentridge e Koons.

Tempi di "reshaping" quelli di Roma, così come quelli, geograficamente più "zippati", di Gallarate.
"Il fare bene cose belle deve essere il punto di forza dei giovani ricercatori e anche il faro per il nostro Museo – prosegue Buonanno – Fare cultura, per questa istituzione cittadina, significa anche dare spazio agli studenti, agli artisti internazionali, alla sperimentazione e alle nuove tecnologie". 

Stay tuned! – La vera scommessa, concludiamo noi, sarà anche quella di inserire definitivamente il MAXXI e il MAGA nel circuito internazionale dei massimi musei di arte contemporanea e di stare al passo con i concorrenti, perchè si sono preparati, con largo anticipo, un buon equipaggiamento e una corazza valorosa.