Jörg Ratgeb, Affresco sulla vita di GesùJorg Ratgeb, Affresco sulla vita di Gesù

Museo della comunicazione: il design open space è caratteristico del museo stesso e della sua missione: spiegare la storia e la funzione della comunicazione.
I temi dell'esibizione permanente "Media tell (Hi)stories" sono: dagli inizi della comunicazione alla società dominata dai media di oggi.

La filosofia educativa del museo ha sempre posto grande valore nell'incoraggiare i visitatori ad essere coinvolti nella comunicazione.
Anche per questo motivo, la collezione d'arte include lavori di Carl Spitzweg, Max Ernst, Joseph Beuys e Salvador Dalì. Affascinanti mostre temporanee, inoltre, esplorano aspetti selezionati del tema.

Due opere degne di nota viste personalmente nell'esposizione temporanea in corso: in "A. in wonderland" di Thomas Haenisch, Angela Merkel è travestita da Alice nel paese delle meraviglie e paracadutata sull'Europa con una cassaforte. In "Senza titolo" di Amin Mansouri si legge: "Be careful, you can destroy the world with this". Così, una semplice matita su fondo bianco detiene il potere della

Jörg Ratgeb, Affresco sulla vita di GesùJorg Ratgeb, Affresco sulla vita di Gesù

parola, dell'immagine e della politica nel mondo d'oggi e di domani.

Il Museo Schirn è ubicato in un edificio postmoderno ultimato nel 1986 ed è la più importante sala di esposizioni temporanee della città, di forma allungata e comprendente, nella parte centrale, una sala rotonda in parte vetrata; la struttura è stata inizialmente molto criticata ma appartiene oggi agli edifici che più caratterizzano l'immagine della moderna Francoforte.

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle principali istituzioni culturali: il Museo Archeologico si trova nell'ex chiesa del Karmeliterkloster – l'antico monastero carmelitano – e in un moderno edificio lungo Alte Mainzer Gasse.
In esso si trovano le collezioni di Preistoria e Protostoria, dove sono riuniti ritrovamenti archeologici che vanno dall'età della Pietra sino all'Impero Romano, provenienti dalla zona. Un'altra sezione, invece, è dedicata all'arte antica del Mediterraneo e del Medio Oriente.
La navata centrale dell'ex chiesa è dedicata al passato romano di Francoforte: i vari oggetti danno l'idea di come si vivesse in città tra il I secolo avanti Cristo e il III dopo Cristo.

Il centro di Francoforte dopo i bombardamenti della II guerra moIl centro di Francoforte dopo i bombardamenti
della II Guerra Mondiale

Entusiasmanti e meravigliosi sono i brani di affresco sulla vita di Gesù, uno dei più importanti cicli iconografici conservati a nord delle Alpi, sopravvissuto alla II Guerra Mondiale ed eseguito da Jörg Ratgeb (Schwäbisch Gmünd, circa 1480 – Pforzheim, 1526).

Städel Museum
: il ricco commerciante Johann Friedrich Städel donò nel 1815 la sua raccolta di quadri, disegni ed incisioni ai cittadini di Francoforte, con l'unica richiesta di ampliarla e ingrandirla.
In un secolo e mezzo, lo Städel è diventato una delle raccolte più famose e ricche d'Europa. Sistemato in un elegante edificio neorinascimentale del 1878, raccoglie tutte le epoche e scuole della pittura europea dal XIV al XX secolo: fiamminga (Jan Van Eyck), tedesca tra gotico e rinascimento (Dürer, Altodorfer, Cranach il Vecchio), italiana rinascimentale (Botticelli, Verrocchio, Tintoretto) e moltissimi altri artisti europei di elevata caratura.

Un grande e complesso dibattito è in atto a Francoforte sulla ricostruzione parziale del centro storico, distrutto dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Dopo la riunificazione avvenuta nel 1992 in Germania è in atto una ricostruzione di molti edifici storici distrutti nel secondo conflitto mondiale; tra questi si deve ricordare la Frauenkirche a Dresda e il possibile ripristino del Castello di Berlino.

Passeggiando per la città si possono ammirare diverse chiese. Tra queste bisogna ricordare la

NikolaikircheNikolaikirche

Nikolaikirchechiesa a sala costruita tra il 1200 e il 1400, ricostruita dopo la guerra, con un grazioso carillon che risuona dalla torre tutti i giorni alle ore 9, 12 e 17.
La Pauliskirche – ex chiesa evangelica a pianta ovale – è un monumento nazionale dal momento che nel 1848 vi si riunì l'Assemblea nazionale, il primo parlamento tedesco frutto dei moti rivoluzionari che in quell'anno coinvolsero più o meno tutte le capitali europee. 

Il Dom. La città non è mai stata sede vescovile, ma il fatto che vi venissero eletti e incoronati re e imperatori tedeschi ha trasformato una chiesa di modeste dimensioni in cattedrale vera e propria.
La costruzione originale è del XIV-XV secolo, rifatta nel 1867 dopo un incendio e un'ultima volta nel 1950-1953 dopo la guerra.
L'alta torre che corona l'esterno fu iniziata nel XV secolo e terminata solo nel 1800. All'interno si conservano pregevoli opere di artisti tedeschi.