Murano – La riapertura del Museo del Vetro vede l’ampliamento degli spazi espositivi dove, attraverso un percorso cronologico, scorre la storia dell’arte vetraia che ha reso nota in tutto il mondo la piccola isola poco distante da Venezia.

Oltre a tale opportunità, i rinnovati spazi propongono, sino al 13 marzo, la personale di Tony Cragg (Liverpool 1949) dal titolo “Silicon Dioxide”, realizzata in collaborazione con i Maestri Vetrai dello studio Berengo. L’artista inglese presenta una serie di opere eseguite con oggetti di uso comune come bottiglie, vasi, sottobicchieri e contenitori di differenti dimensioni, ma anche sculture con forme antropomorfe.

Attraverso tali lavori Cragg compie una indagine sulla dinamicità delle forme, sulle loro trasparenze e sui conseguenti aspetti cromatici in continuo equilibrio tra luce, rifrazione e impatto con lo spazio circostante.
Nelle forme antropomorfe l’artista crea, con misurate cadenze ad accumulo, momenti di sinuose modulazioni tra pieni e vuoti, mentre con gli oggetti d’uso quotidiano compone architetture dai rimandi urbani, le cui inflessioni cromatiche rendono armonioso l’ insieme scultoreo arrivando a un velato rimando ai dipinti di Morandi.

A fondamentale compimento della personale concorrono i disegni il cui moto segnico scandisce la passionalità dell’autore definendo in maniera ineccepibile l’ispirazione originaria.

(Photo credit Michae lRrichter)

Tony Cragg – “Silicon Dioxide” – Murano – Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian 8. Fino al 13 marzo. Orari: giovedì-domenica 11-17

 

Mauro Bianchini