Gianfranco Bottini, Andrea Monteduro e al centro Gigi FarioliGianfranco Bottini, Andrea Monteduro e
al centro Gigi Farioli

Il progetto – I disegni della futura sede mostrano una soluzione architettonica senz'altro moderna e accogliente e finalmente attrezzata a dovere, che darebbe nuova vita alla vigente palazzina di via Manara. A mostrare ai giornalisti il piano dei lavori è Gianfranco Bottini, assessore provinciale all'edilizia, in occasione di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione anche di Dario Galli, presidente della Provincia, del sindaco di Busto Arsizio Gianluigi Farioli e del preside dell'istituto, Andrea Monteduro. L'obiettivo del progetto, dunque, è di unificare le tre attuali sedi del liceo artistico in un unico stabile, notevolmente ampliato, presso l'edificio centrale di via Manara. Qui effettivamente la scuola, che nasce come distaccamento dell'Accademia di Brera, vede la luce e trova dimora nell'antico mercato coperto della città, trasformandosi nel 1964 nel Liceo artistico di Busto Arsizio. Negli anni lo sviluppo continuo della scuola ha condotto all'individuazione di nuovo spazi da destinare all'insegnamento, che attualmente si trovano in via XX settembre e in piazza Trento Trieste. Il progetto attuale non è la prima proposta, maturato dalla sinergia tra amministrazione comunale e la Provincia di Varese, che prevede l'unificazione del liceo. Dal 2005, infatti, si era provveduto ad avviare i processi di progettazione della struttura, proseguiti con una serie di lavori di demolizione iniziati nel febbraio 2007, ma poi interrotti per il fallimento dell'impresa appaltatrice. Il piano che ora si appresta ad essere attuato prevede, dunque, di aumentare la superficie dello stabile di via Manara, portando gli 8.714 metri quadrati di adesso fino a 11.600 metri quadrati. Da questo spazio potranno così essere ricavate 45 aule, 12 aule di disegno, al momento inesistenti, 25 laboratori, al posto dei 15 attuali, una nuova aula magna e una palestra. "Questa volta però bisognerà stare molto attenti ai tempi di inizio dei lavori – come sottolinea il preside del Liceo – che non dovranno andare oltre la fine di quest'anno solare per poter vedere sorgere la nuova sede in tempo per il 2011".

Un momento della presentazioneUn momento della presentazione

Collaborazione proficua con la Provincia – Sarà di circa 5 milioni e 600 mila euro l'impegno economico della provincia di Varese, che sembra credere fortemente al progetto, come afferma Dario Galli. L'interesse della Provincia a questo progetto si basa sulla convinzione che il futuro del territorio dipenda da quelli che sono gli studenti di oggi, la cui preparazione deve essere tutelata anche da un'ottima struttura scolastica. A lui si associa anche, Gigi Farioli, nel sottolineare come la città abbia sempre tenuto alta l'attenzione ad una una certa cultura del bello, che è sempre riuscita a convivere con la sua natura di città anzitutto industriale. La nuova sede del liceo si porrà dunque al centro della città, in un contesto di altrettante eccellenze pubbliche quali ad esempio i Molini Marzoli e il parco di via Ugo Foscolo. Altrettanto soddisfatto appare il Monteduro, che evidenzia come, grazie alla collaborazione con la Provincia, siano stati fatti grandi passi avanti nel giro di pochi anni: basti pensare che ancora fino al 2000 la scuola non aveva ancora neppure un "nome". Quest'ultimo traguardo sarà così una nuova tappa per l'aggiornamento dell'istituto che, radicato nella vita della città, evolve con essa.

Un investimento nella cultura – A fronte delle sempre altissime iscrizioni, anche in esubero rispetto ai posti disponibili, Monteduro ci tiene a sottolineare come lo scopo del progetto non sia quello di permettersi un maggior numero di iscritti, ma di voler soddisfare la situazione attuale in cui si sceglie di rimanere per garantire un lavoro di qualità. La situazione dei circa 1100 studenti iscritti pare comunque il segno forte di una generazione che crede nella cultura e a cui la città presta orecchio: la nuova struttura sarà sede, infatti, anche dell'Istituto Cinematografico Superiore che nasce dalla sensibilità della città nei confronti del mondo cinematografico, consacrata dal noto Busto Arsizio Film Festival.