Ci sono le ballerine spiate dal buco della serratura, i quattro "ragazzacci" di Liverpool, il jukebox dei mitici anni '60. I suoi lavori sono oggi presenti in tutto il mondo ed ha realizzato diverse scenografie per film, trasmissioni, concerti ed eventi di vario genere, dalla moda al teatro, dalle olimpiadi invernali di Torino alla facciata dell'Ariston per il festival di Sanremo 2008.
Una selezione di opere di Marco Lodola, oggi, è visibile alla Galleria Armanti di Varese e lì resterà fino al 27 aprile.

Di lui Gillo Dorfles ha scritto: "…proprio in un'era di lugubre raccapriccio come la nostra ha saputo offrirci un'arte dove emerge anzitutto un'atmosfera di vivace piacevolezza". Ma Lodola non ha bisogno di troppe presentazioni e risulta riconoscibile tra mille altri, con i suoi colori e le sue luci, le sue sagome e il suo humor.

Ha esposto al Padiglione Italia della 53ª Biennale di Venezia un'installazione luminosa, omaggio al teatro di Fortunato Depero, intitolata "Balletto Plastico-Hangar", per la quale in occasione della presentazione al pubblico ha avuto luogo una performance sonora di Andy dei Bluvertigo e di Syria.

La poliedricità è un tratto caratteristico dell'arte di Lodola. Lo dimostra anche il gran numero e la varietà dei rapporti che figura nel suo ricco curriculum. Note sono le sue collaborazioni, in campo musicale, con Max Pezzali, i Timoria e Omar Pedrini.
Lodolismo, Lodolosamente, Ca' Lodola e Lodolamania sono solo alcuni dei titoli di mostre personali e volumi monografici che costellano la sua recente produzione, sempre in bilico tra universo pop e videoinstallazione, caratteristiche che ben compaiono nell'imperdibile rassegna personale allestita nella Galleria varesina di via Avegno.
 

Lodola. Colori e Luci
Dal 30 marzo al 27 aprile 2013
Varese, Galleria Armanti, via Avegno, 1
Ingresso libero
Per maggiori info.: tel 0332 231241 www.artearmanti.it artearmanti@gmail.com