Madonna neraMadonna nera

Antico significato – Sono stati e saranno in futuro sicuramente numerosi i pellegrini e i semplici visitatori che entrando nel santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese, rimangono colpiti dalla statua della Madonna, che inconsuetamente ha la carnagione scura, per questo denominata Madonna nera. Ma la scultura varesina è solo uno dei tanti esempi artistici di questa iconografia. Le motivazioni di tale espressione è da ricercare nella storia fino ad arrivare a tempi e luoghi molto lontani da noi. Una conferenza tenutasi in città qualche giorno fa, dalla studiosa Michela Zucca, ha cercato di chiarire il 'mistero' dell'esistenza delle madonne nere.

In Europa Michela Zucca è docente di storia del Corso di laurea in Scienze e Cultura delle Alpi all'Università degli Studi di Torino, oltre che essere un'antropologa specializzata in valorizzazione del territorio; lavora da molti anni al Centro di ecologia alpina di Trento. Il suo intervento artistico ha avuto origine dall'analisi della presenza della tipologia delle madonne nere in diverse zone geografiche, anche lontane dall'Italia. Il ritrovamento di queste sculture è avvenuto in molteplici luoghi, non sempre usuali. Siti difficili da raggiungere, dalla cima di un monte al fondo di grotte, alla riva del mare.

Simboli – Il legame più stretto di tali raffigurazioni mariane è da ricercare nella madre terra, la Dea Terra, la Diana di Efeso. Non perfettamente accettate dall'iconografia ufficiale cristiana, questa immagine ha avuto da sempre il consenso della gente. Un collegamento tra qualcosa di arcaico e come tale non del tutto descrivibile. Notte, mistero, morte. Un escamotage probabilmente nato nel Medioevo dalla volontà e necessità del popolo di salvare dall'eresia le proprie figure di culto. Spesso erano proprio le persone comuni a commissionare a pittori di modesto livello queste immagini. Motivo questo per cui tali raffigurazioni, il più delle volte richieste ad affresco, si ritrovano in cappellette campestri, chiese di paese, case di contadini. Chi non poteva permettersi la commissione di un'opera d'arte di questo genere ne teneva in casa una semplice immagine. Forma di culto questa, diffusa soprattutto dopo l'introduzione della stampa, mezzo di propagazione anche di icone religiose.

Sacro Monte, VareseSacro Monte, Varese

Tipologie e caratteristiche – Si trovano esempi di madonne nere eseguiti oltre che in legno, in pietra, tavola anche dipinti su muri o tavole. Le statue sono generalmente di legno, con impostazione piramidale, delle dimensioni di cm 30x30x70. Il viso è volutamente nero. La Madonna, con il Bambino in braccio, siede generalmente su di una semplice cathedra.

Risvolti diversi – In Occidente la raffigurazione della madonna nera ricalca la simbologia delle statuette votive celtiche che raffigurano la maternità; mentre nelle regioni mediterranee, quello della Mater Matuta. Figure che segnano punti importanti per i pellegrini che percorrevano il cammino di Compostela. Compagne e protettrici di viaggio. La Madre di Dio, dal colorito nero però era la figura che vegliava anche sulle grandi cattedrali gotiche, dal Duomo di Milano alla cattedrale francese di Chartres.

Sacro Monte di Varese – Ripensando dunque agli studi, ricerche, riferimenti e ipotesi svolti nel tempo, l'immagine della madonna nera conservata sull'altare del Santuario di Santa Maria del Monte, è resa più familiare. Immagine protettrice dei pellegrini giunti fino alla sommità del monte per la via delle cappelle. La statua lignea varesina, probabilmente donata da Sant'Ambrogio al monastero nel IV secolo, rientra nella tipologia tipica descritta dagli studiosi, sia nella struttura compositiva che nello sguardo fisso rivolto ai fedeli.