Quale sia il cammino delle "Figure disperse" di Ion Koman (Garaghish, 1954), titolo della personale a cura di Edoardo Di Mauro, in corso presso la Galleria Maria Cilena a Milano, lo indicano i flussi con cui l'artista moldavo costruisce l'impianto scenico delle sue opere.

Koman forma, con le sue minuscole figure, flussi simili ad onde, ma altresì costruzioni geometriche quali quadrati, rombi, spirali, a formare una doppia motricità: centripeta e centrifuga, un variegato respiro figurato di minuscoli esseri umani, dagli abiti variopinti la cui gestualità distingue i rispettivi stati d'amino.

Più ci si avvicina alle opere, in maggior misura si comprende il minuzioso lavoro di Koman: ogni figura è un mondo a sé, ben distinto da chi gli sta accanto, ma imprescindibile alla formazione di una assonante e armonica comunità nella quale gli uni hanno ragione d'essere nella misura in cui accanto ad ognuno di loro, se pur perfettamente distinti, vi sono altri simili a cui rivolgersi e con i quali costruire un cammino comune.
In quel caleidoscopio di colori, in quei fuochi artificiali, in quelle pulsioni vitali, in quella polifonica armonia dell'esistere emerge il senso profondo della comunione, l'armonia atta a generare la realizzazione di un sogno che da ideale diventa visivo.


Ion Koman – "Figure disperse"

Milano – Galleria Maria Cilena, Via C. Farini 6
Fino al 16 gennaio 2014
Orario: da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19.00