Federica Armiraglio, Conservatore del Museo della CollegiataFederica Armiraglio, Conservatore del
Museo della Collegiata

Gran ritorno in anastatica – Sabato 6 febbraio, l'auditorium del Museo della Collegiata di Castiglione Olona ha visto la presentazione della ristampa anastatica dell'ormai storico volume di monsignor Eugenio Cazzani "Castiglione Olona nella storia e nell'arte", pubblicato nel 1966. Sulle ragioni di una scelta editoriale così preziosa e così inusuale in tempi di consumismo di 'best-seller da hit parade', Federica Armiraglio, Conservatore del Museo della Collegiata, spiega: "Questo è un appuntamento che attendevamo da tempo. Dopo il volume "Lo specchio di Castiglione Olona" dedicato al Palazzo del cardinal Branda, quest'anno su desiderio e volontà di un mecenate generoso (il signor Limido, aggiungiamo noi) arriviamo a questo duplice gioiello". Il libro di mons. Cazzani, che costituisce ancora oggi un imprescindibile punto di partenza per gli studiosi e gli appassionati che si interessano al borgo varesino, è infatti accompagnato da un fascicolo di aggiornamento, curato dalla stessa Armiraglio, ed edito, come l'intero cofanetto, da Scalpendi, giovane e raffinata casa editrice milanese, specializzata in pubblicazioni di storia dell'arte e nell'edizione di fonti. Il generoso mecenate, inoltre, ha donato alla Parrocchia Beata Vergine del Rosario, proprietaria della Collegiata, le mille copie pubblicate. Gli incassi saranno devoluti alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione del museo e delle sue opere.
 
Orgoglio Castiglionese – Ospiti per la presentazione del

Gli affreschi di Masolino nel battisteroGli affreschi di Masolino nel battistero

volume due docenti di Atenei milanesi: Rossana Sacchi dell'Università' degli Studi e Alessandro Rovetta dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Così Rossana Sacchi: "Cazzani fu in grado, nella sua ultra-trentennale attività di ricercatore e studioso, di comprendere il senso di un intero borgo, dagli anni del cardinal Branda fino ai suoi tempi. Il volume getta un ampio squarcio di luce anche su celebri episodi artistici come quello notissimo di Masolino, indagato a fondo dal Toesca nella sua monografia del 1908. Questa ristampa anastatica costituisce, in un certo senso, lo 'zoccolo duro' delle ricerche su Castiglione Olona, conferendo alla sua plurisecolare storia una chiara posizione identitaria. Se infatti "Lo specchio di Castiglione" costituisce il punto di arrivo degli studi e delle ricerche sul borgo rinascimentale, il volume del Cazzani rappresenta la fonte originaria, il punto di partenza".

Niente settorialismi – In effetti, a rileggere le pagine del Cazzani, si nota quanto la sua appassionata lente non resta circoscritta all'epoca del cardinale Branda, ma coinvolge tutta la storia di Castiglione, dalle sue origini fino all'attualità degli anni Sessanta. Nulla è sfuggito alla maglia stretta delle ricerche e degli interessi dell'autore, che ha fornito notizie su qualsiasi aspetto, dalla descrizione degli affreschi alla sequenza degli arcipreti, dalle campagne di restauro ai fonditori delle campane, dalle industrie ai cenni demografici.
 

La Collegiata di CastiglioneLa Collegiata di Castiglione

Alessandro Rovetta ha ribadito: "Del lavoro di Cazzani si devono apprezzare soprattutto lo straordinario lavoro sui documenti delle visite pastorali e la ricerca delle fonti di prima mano. Nelle sue pagine si avverte il senso della tradizione e l'idea unitaria di borgo che comprende la Collegiata, la Chiesa di Villa, il suo Palazzo, il Collegio, il Ginnasio. Ancora oggi, la Chiesa di Villa resta il monumento più affascinante e problematico, attorno al quale molto ancora resta da studiare e da indagare. Le ricerche più recenti hanno meglio chiarito molti degli aspetti legati all'architettura e alla scultura lombarde e ai suoi legami con le maestranze toscane e venete, ma quelle del Cazzani sono tracce ancora oggi valide e senza le quali difficilmente gli studi storico-artistici si sarebbero potuti evolvere. La sua è indubbiamente un'opera audace e fondamentale per la congiunzione tra storia e arte".

Quanto a Scalpendi (letteralmente dello "scolpire in piano") si tratta di un editore nuovo che si propone di far diventare scultura i solchi della scrittura. Ma non è un editore nato ora: ha ideato e realizzato la rivista «Solchi», a distribuzione gratuita, che per dieci anni ha convogliato i fondi dell'Università Statale di Milano in pagine e pagine di studi di storia dell'arte. I volumi di Scalpendi, oltre a presentarsi con una veste grafica sperimentale, promettono il recupero di testi fondamentali, nonché di materiale fotografico inedito.

L'architettura s'allarga – La presentazione del libro è stata anche l'occasione per annunciare ufficialmente il riconoscimento ottenuto dal museo da parte della Regione Lombardia, un traguardo che sancisce il lavoro svolto dal museo negli ultimi anni. Tra i traguardi più recenti sono da segnalare la creazione di un servizio educativo, gestito da Archeologistics e il progetto, in corso di realizzazione, di una nuova ala museale all'interno dell'antica Canonica del complesso religioso. Viene così recuperato alla visita uno spazio attualmente chiuso al pubblico, in un percorso che permetterà di valorizzare le opere mobili che fanno parte del patrimonio della Collegiata, un vero tesoro pressocchè inedito. "Le nuove sale – chiude Federica Armiraglio – saranno corredate da pannelli esplicativi in italiano e inglese, che saranno estesi anche agli altri ambienti del museo".