Salvini nello studio, 1977Salvini nello studio, 1977

Un pezzo di storia – Da tempo è in corso la sistemazione delle carte di Innocente Salvini. Un progetto ambizioso che ha visto la partecipazione di diverse realtà, attive anche sul piano finanziario. Tra queste il Comune di Cocquio Trevisago, il Comune di Gemonio e diversi privati. Ma l'ultima notizia è il contributo al progetto da parte della Fondazione Comunitaria del Varesotto.

La Fondazione – "8,000 euro sono stati dati dalla Fondazione per il progetto dedicato alla sistemazione dei carteggi di Salvini. La spesa totale ammonta a 18,000 euro", spiega G.Pozzi del Centro Studi e documentazione per la Valcuvia e l'Alto Varesotto G.Peregalli. La Fondazione è un ente senza fini di lucro e punta su progetti di solidarietà sviluppo nella comunità e valorizzazione dei beni storico-artistici. La catalogazione delle carte e delle fotografie appartenenti al pittore Salvini è solo un aspetto in ambito artistico di cui la Fondazione si è occupata nell'ultimo anno.

Grande famiglia – Il patrimonio preso in considerazione comprende tutte le carte appartenute al pittore, dalle lettere, agli inviti, ai documenti. Un numero consistente di scatti fotografici ripercorrono vari momenti dell'esistenza dell'artista. Il merito della conservazione di questi documenti è da ricercare nella passione e nel forte sentimento da parte della famiglia del pittore scomparso nel 1979. Da non dimenticare che è stato merito dei familiari la ristrutturazione dell'abitazione a Cocquio Trevisago, con lo splendido mulino, e la realizzazione negli stessi ambienti del Museo in onore del loro congiunto.

Innocente Salvini, 1977Innocente Salvini, 1977

La situazione – "Innanzitutto si è svolto il recupero di tutta la documentazione – spiega Pozzi – che era stata conservata integra dalla famiglia Salvini, anche se rimasta a lungo in ambienti un pò umidi. Siamo poi passati alla scannerizzazione delle fotografie per poter arrivare ad un riconoscimento delle persone nelle fotografie. Scatti dell'artista al lavoro, con amici e familiari. Per questa fase di lavoro sono stati molto utili la memoria e i ricordi di una parente novantenne del pittore".

A che punto siamo – "Attualmente il materiale – continua Pozzi – è stato trasportato nello studio di una società di archivisti a Rancio Valcuvia. 'Le Filigrane'. Questi già in passato si sono occupati di fondi di questo genere. Hanno lavorato tra gli altri su quello del luinese Vittorio Sereni.

I primi risultati – "Entro la primavera saranno visibili i primi risulatati – spiega Pozzi – puntiamo prima di tutto a mostrare le fotografie, esempi sicuramente più affascinanti e apprezzabili dal grande pubblico. Il lavoro che stiamo svolgendo vuole essere di fondamento anche per studiosi o specialisti del settore. Tutto il materiale ordinato e documentato può essere utile anche per tesi di laurea o ulteriori approfondimenti sull'importante figura di Innocente Salvini.