Donna Tipo 3Uno spettacolo dedicato alla figura della donna – Un viaggio tra parole e musica nella femminilità degli anni ruggenti”. A Mario Chiodetti piace definirlo così lo spettacolo – da lui ideato – intitolato “La donna tipo 3” che andrà in scena domenica alle 17 alla biblioteca di Galliate Lombardo. La scelta della data, a ridosso dell’8 marzo, non è casuale. “Con questa rappresentazione vogliamo omaggiare tutte le donne” continua Chiodetti che, non nasconde il fatto di preferire la donna degli anni venti con la sua femminilità e la sua purezza rispetto a quella serpentina e fascinosa degli anni ruggenti. Ma chi è la donna “Tipo 3”? Potremmo definirla emancipata, orgogliosa di lavorare per mantenersi, amante dei viaggi e della avventure. Nel libro omonimo di Umberto Notari, da cui è tratto lo spettacolo, si delineano anche altri due tipi di donna: il tipo 1 è la moglie fedele e la madre premurosa, il tipo 2 è da lui definita la “femmina zoologica”, la donna di facili costumi o l’amante senza fortuna. Ma davvero la donna può essere classificata in queste rigide categorie? Non può esistere una brava madre, moglie e un’ottima lavoratrice?

 

Amalia GuglielminettiIl cambiamento – Dopo la prima guerra mondiale è cambiata profondamente la figura del gentil sesso: da donna formosa e scollata cara ai caffè concerto si passa alla femmina dal corpo serpentino grazie alla novità introdotta dal sarto francese Poiret che elimina il rigido busto in favore di lunghe tuniche orientaleggianti e sofisticati tallieur. Cambia la moda e cambiano anche le icone a cui tutto il popolo femminile si ispira. I nuovi modelli da cui prendere spunto erano la danzatrice slava Lydia Johnson, la fascinosa e sensuale scrittrice Amalia Guglielminetti e la diva del varietà Anna Fougez. Nello spettacolo, diviso in una parte didattica e una recitata, riecheggiano le figure di queste “dive” attraverso le parole – interpretate da Mario Chiodetti e da Rosa Sarti – di autori dell’epoca tra i quali ricordiamo Luciano Zuccoli, Guido da Verona, Mura, Bruno Corra senza dimenticare la giornalista di costume Irene Brin, la Lina Sotis degli anni venti, che racconta i superbi capricci delle dive. Non poteva mancare la musica nel pomeriggio di Galliate…Ad inebriare la biblioteca di note sarà un grammofono originale di un tempo che suonerà alcuni 78 giri dell’epoca. Un esempio? “Signorina grandi firme” cantata da Carlo Moreno accompagnato dal Trio Lescano. Uno spettacolo davvero imperdibile!

 

Il giornalista e scrittore Mario Chiodetti e l’attrice milanese Rosa Sarti rievocheranno, con parole e musica, l’evoluzione della donna dagli anni venti ai giorni nostri. Quando? Domenica a partire dalle 17 alla Biblioteca di Galliate Lombardo.