Valceresio, 9 giugno 1971Valceresio, 9 giugno 1971

Tutti presenti – Valceresio, olio su tavola, datato 9 giugno 1972, è l'opera che Domenico Pacchiarini ha deciso di donare al Comune di Varese. Dopo la personale allestita in Sala Veratti lo scorso settembre il fratello del pittore di Porto Ceresio, si è sentito in dovere di ringraziare chi si è adoperato per mantenere viva la memoria e l'interesse per l'arte di Antonio. Una presentazione a Palazzo Estense ha mostrato il dipinto in anteprima rispetto alla sua collocazione definitiva presso il Castello di Masnago. Una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato oltre al sindaco di Varese anche il primo cittadino di Porto Ceresio orgoglioso di questa donazione che ritorna a far parlare dell'illustre concittadino. Presente, quasi al completo, lo staff del Castello di Masnago, oltre ad Andrea Campane anche Daniele Cassinelli, il nuovo conservatore dei Musei Civici, ufficialmente presentato dal sindaco Fontana.

Sempre al lavoro – Antonio Pacchiarini, classe 1938 è stato un valente pittore, scomparso troppo presto, a soli 42 anni con ancora il pennello tra le mani. Un grande lavoratore, instancabile, frenetico ed ossessionato dalla pittura: il ricordo famigliare rivela il carattere dell'artista, del suo amore per la pittura e per i colleghi con i quali coltiva questa passione. Primo fra tutti Aldo Ambrosini (presente alla donazione ) "unico maestro" secondo Domenico, mentore che ha guidato Pacchiarini alla scoperta della tecnica, del colore, della materia, che l'ha accolto a lungo nel suo studio senza mai farne un vero e proprio allievo, ma lasciando libero di sperimentare, di trovare il suo stile il suo linguaggio.

Un momento della presentazioneUn momento della presentazione

Un percorso interrotto – Un linguaggio che muove dall'arte figurativa tradizionale per diventare sempre più espressionista, che parte dal paesaggio e dalle nature morte degli anni Sessanta e arriva all'approssimazione delle forme, come accade nell'opera donata al Comune di Varese. La tavola, scelta dal fratello Domenico, raffigura uno scorcio della Valceresio, un paesaggio reso attraverso una pennellata veloce e materica. L'amore per la sua terra, per il lago, le alture, gli scorci sempre diversi ad ogni ora del giorno va di pari passo con la passione per la figura. Il nudo femminile è un altro dei soggetti praticati da Pacchiarini che rende i suoi corpi attraverso segni e linee graffianti evocando De Koonig e avvicinandosi all'ossessivo tratto di Bacon. Una ricerca stilistica interrotta sul nascere che avrebbe portato a risultati e nuove sperimentazioni lasciate purtroppo intentate.

Meriti – Insieme ad Ambrosini anche Luigi Piatti è tra il pubblico alla presentazione dell'opera; lo storico varesino è stato il vero motore di questo rinnovato interesse per la pittura di Pacchiarini da parte dell'Amministrazione della città giardino: sua l'idea della mostra in Sala Veratti curata da Luciana Schiroli e Franco Prevosti.
Questa nuova donazione oltre ad arricchisce la collezione permanente del Castello di Masnago rende nuovamente merito all'arte di Pacchiarini; "il dipinto – assicura Cassinelli – dovrà essere incorniciato e sarà successivamente esposto nella sala al primo piano del museo varesino".