Madonna col Bambino e San Giovannino, MarchiroloMadonna col Bambino e San Giovannino,
Marchirolo

Ai piedi della scenografica scalea indulgenziaria che porta alla chiesa parrocchiale di San Martino, a Marchirolo, una edicola votiva rivela un affresco, purtroppo malridotto, che copia fedelmente la celeberrima tavola di Raffaello Sanzio, conosciuta come "Belle Jardinière", conservata a Parigi, al Museo del Louvre.

L'affresco ha subito diverse ridipinture, ma qua e là si riescono ancora ad intuire i dettagli del paesaggio, gli alberi, il lago sullo sfondo e il cielo terso. Le figure sono definite da contorni ben marcati sullo strato di preparazione.

Raffaello eseguì la Madonna col Bambino e San Giovannino nel 1508 per un committente sconosciuto: sono stati fatti i nomi del nobile senese Filippo Sergardi, chierico di camera di papa Leone X de' Medici, e del fiorentino Taddeo Taddei. Passata in Francia nel Cinquecento, appartenne a Luigi XIV, entrando al Louvre nel 1793.

La Madonna è disposta davanti ad un ampio e rasserenante paesaggio che si disperde in lontananza. Sorregge il Bambino che se rivolge lo sguardo, mentre inginocchiato davanti a lei si pone san Giovannino, appoggiato alla croce astile. La composizione, pur nella sua semplicità, è tuttavia un punto di arrivo negli studi effettuati da Raffaello sul motivo della Vergine con Bambino e San Giovannino, studi che ebbero come riferimenti tutto ciò che aveva potuto assimilare e rielaborare durante il suo soggiorno a Firenze, su tutti Leonardo e Michelangelo.

La denominazione settecentesca "Belle Jardinière" appare quindi particolarmente felice, per il carattere di dolce quotidianità che ha garantito l'immenso successo popolare di opere come questa.