'Buchi nella neve' è la nuova opera che prenderà il posto di 'Prima colazione per due': l'installazione di Giorgio Vicentini che ha inaugurato Clip, il nuovo spazio espositivo ricavato nell'atrio del Liceo Artistico di Varese. Un nuovo artista da capire attraverso un unico lavoro che racchiude una ricerca molto più ampia, questo lo scopo dello spazio che ha deciso di ospitare un artista 'ambientale', amante della natura, con uno sguardo che coglie e crea. Abbiamo chiesto a Luca Scarabelli, professore, artista e promotore di Clip di raccontarci come è andata la prima mostra e come sarà il passaggio di testimone.

Cambia soggetto, rimane Clip. Com'è andata la prima esposizione con Giorgio Vicentini?
"Vicentini è andato bene, è stata alta la ricezione da parte degli studenti che hanno mostrato interesse e riscoperto il suo lavoro. Io non ci sono stato per un settimana intera, ma nei giorni restanti mi è capitato di vedere anche pubblico esterno che arrivava l liceo e chiedeva dov'era Clip, anche la costruzione del sito dedicato alo spazio ha sicuramente contribuito a diffondere la notizia".

Come si è rapportato Giorgio Vicentini con gli studenti?
"L'idea del continuo stimolo è stata sfruttata anche da lui: si è divertito a sperimentare in diretta. Ha interagito con gli studenti attraverso bigliettini. Ogni venerdì hanno cambiato i quadri di fondo della sua installazione, alternando altri dipinti simili – ma diversi – che accompagnava con biglietti in cui comunicava cose semplici, stimoli, imput".

ClipClip

Il nuovo protagonista, dal 18 aprile, è Gabriele Jardini. Quale opera presenta?
"Buchi nella neve. E' la fotografia di un intervento fatto nel paesaggio. Era un lavoro del 2000. Lui lavora con i materiali del luogo in cui decide di intervenire. Si tratta in questo caso di un muro di neve con alcuni buchi – che evocano anche Lucio Fontana e quest'idea di spazio da intravedere nei fori – è lo spazio aperto tra due alberi".
Lo stesso Jardini ha scritto così di questo intervento: "Tra due tronchi di Betulla pendula ho costruito un muro di neve che il gelo della notte ha indurito. La mattina seguente, per la foratura della parete ghiacciata, sono andato alla ricerca di grossi rami secchi di varie dimensioni che ho appuntito e scalato gli apici sul fuoco".

Si tratta di una fotografia non dell'opera.
"L'intervento non esiste più. La fotografia viene usata come reperto. Jardini fa l'intervento ne raccoglie la testimonianza e poi lo elimina. E' un artista particolar molto bravo ha già fatto diverse personali come quella del 2006 del Museo Ken Damy di Brescia, ma è anche musicista è un pò schivo. Ha sempre scelto luoghi diversi dove fare le sue opere. Tra i posti privilegiati ci sono sicuramente i boschi della nostra provincia. Nessun lavoro è rimasto, c'è solo a documentazione fotografica".

Un passaggio di testimone tra Vicentini e Jardini. Esiste una continuità tra i due artisti?
"No, ma è così che nasce Clip, proprio per ospitare una singola opera di artisti molto diversi tra loro. L'unica attenzione simile tra i due è da cercare nell'uso del colore e della forma. In Jardini tutti i colori derivano dalla natura".

GABRIELE JARDINI
Buchi nella neve
dal 14 Aprile al 4 Maggio 2009
Clip spazio per l'arte contemporanea
Liceo Artistico 'Frattini'
via Valverde 2 – VARESE – tel. 0332.820670
info@clip-artisticovarese.it
Inaugurazione sabato 18 Aprile, ore 11.00.