Cardano al Campo – Non è fuga o ribellione, ma ricerca e narrazione.
Così Ivo Stelluti  interpreta  il tema  del viaggio, una visione diversa da quella degli autori della Beat Generation a cui rende omaggio la sua esposizione, allestita al Novotel di Cardano al Campo. L’evento rientra nell’ambito della programmazione “Il mio Kerouac” che il Museo Ma*Ga di Gallarate ha organizzato in occasione della mostra dedicata, appunto, al  “padre del Movimento Beat” (fino al 22 aprile 2018 n.d.r.).

Viaggiare, per l’artista,  è scoprire luoghi nuovi e soprattutto inesplorati .
Una ricerca personale concentrata sulla storia, l’archeologia e l’arte. Respira l’energia di quei posti, parla con la gente cercando di scoprire gli aspetti più reconditi di quelle terre.
E, una  volta tornato a casa,  quel tassello di vissuto  fatto di immagini, incontri e sensazioni, rielaborati,  diventa opera.  Sperimentazioni che prendono corpo in un quadro, in uno scritto, in un reading, anche  musicale se accompagnato da una parte strumentale.

“Tutto si fa comunicazione.”  – precisa  l’artista – “Ho visitato  diversi Paesi insoliti come l’Iran,  territori palestinesi , Guatemala, Mozambico ,  Nepal, India, Cambogia, Birmania, Etiopia. E l’elenco continua… ma,  lo scopo dei miei viaggi rimane sempre lo stesso:  riuscire a catturare qualcosa da raccontare dove il messaggio è  fondamentale. In particolare la mia narrazione si concentra sulla sostenibilità ambientale.  La cultura del riciclo, ad esempio, in molti di questi paesi,  non è un vanto o un fenomeno di moda  ma,  una necessità . Lo spreco non è consentito. Da questo ho imparato e messo a fuoco determinati concetti  che esprimo nei miei quadri”.

Le opere  di Stelluti, esposte a Cardano,  sono realizzate con materiali  trovati per strada ai quali  da una seconda voce, un’altra vita. Terra, legno, ferro e frammenti di vetro assumono forme e prendono colore e, una volta assemblati, diventano i  protagonisti delle composizioni. Quadri d’impatto che, al di là della storia, racchiudono  suggestioni e vibrazioni personali. Vissuti e ricordi si fondono svelando le emozioni dell’artista e provocando riflessioni in chi osserva.

Al rientro dai tuoi viaggi, cosa metti nel “cassetto” a ricordo di quel  luogo?
“Mi piace collezionare elefantini  in ceramica o di vari materiali. Tra l’altro, curiosamente, questo animale si ricollega a un progetto futuro che svilupperò in collaborazione con Fabio Castano, autore gallaratese con cui ho realizzato un reading  all’inaugurazione di questa mostra. In occasione della  presentazione del suo nuovo libro, “C’è un elefante verde in salotto“,  lui leggerà alcuni brani del volume mentre io seguirò la parte musicale”.

La mostra, al Temporary Workspace Novotel di Cardano, è visitabile tutti i giorni  dalle 9.00 alle 20, fino al 3 aprile 2018. Info: 0331 266611.

 

E.Farioli