Nelle opere di Walter Valentini, comprese tra il 1972 e il 2013, in mostra presso la Galleria Marini a Milano con testo in catalogo di Stefano Crespi, pare che i sospiri dell'artista si siano tramutati in materia, forma, traccia, ideali tonalità sonore.
Volge verso l'alto l'arte di Valentini, verso l'infinito, l'irraggiungibile, o meglio, verso spazi il cui campo immaginativo non ha confini.

Valentini opera con elementi e simboli secolari quali il cielo, le stelle, il cerchio, il triangolo, il quadrato, la linea, per rendere compiuta ogni sua ispirazione.
Ed è il loro tratto a decretare percorrenze che, a volte, assumono moti centrifughi, a tratti centripeti, dove ogni forma di sosta è negata e la staticità pare inconcepibile, poiché le varie azioni di spinta presenti nelle opere, oltre a creare mappe interne, muovono altrove, verso un infinito che va oltre il tattile e il visibile.

Mistero e razionalità si fondono, buio e luce cercano compendio, materia e segno generano compiutezza.
Le estremità si cercano, mutuando la loro essenza sulla cognizione delle origini del mondo.

Le alchimie di Valentini hanno come madri generatrici i cieli stellati e la sacralità della terra.
La liricità aleggia lieve in ogni sua opera quale respiro naturale dettato dalla frequentazione della poesia scritta e dalla stretta amicizia con un poeta della levatura di Mario Luzi.

Walter Valentini – "Opere 1972-2013"
Milano, Galleria Marini, Via Andrea Appiani 12
Fino al 29 giugno
Orari: lunedì-venerdì dalle 15.30 alle 19.30
Sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30