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Largo ai giovani – E' l'Informagiovani di Varese il promotore della mostra 'Germiest. Ultime frontiere della pittura contemporanea', che inaugura sabato 19 aprile nella centralissima Sala Veratti. I protagonisti sono cinque giovani varesini attivi nell'ambito dell'arte contemporanea. Ragazzi che vivono le difficoltà di far capire e coinvolgere con i propri ideali creativi, mezzi e idee. Si prospetta essere solo la prima di una serie di iniziative dell'Informagiovani rivolto agli artisti fornendo un canale ufficiale per dare così, visibilità al talento e all'inventiva.

Arte o protesta?
– E' questo il quesito da cui prende corpo l'iniziativa; dibattito sorto in città nei mesi scorsi. Importanza del gesto o del prodotto finito. "Quindi il rituale artistico e non l'oggetto feticcio", dicono i giovani creativi; quando dal nulla, nello specifico da una parete bianca, appare colore, un tratto, che diventa volto, città, simbolo, vita. Il fondamento della creatività è la passione, la voglia di espressione, di esprimersi, di libertà. Perchè certo che dipingere un muro è sicuramente più 'grande', 'liberatorio', 'trasgressivo', che avere davanti una tela. L'accento da questi giovani è posto sul gesto artistico, pubblico, visibile. Perchè non è un foglio, il muro è un pezzo di mondo. Di tutti, di città, di vite. Il graffito diviene perciò pezzo dell'esistenza della gente. Un ponte tra arte e mondo. Ma ben altre sono le sinergie che si creano in questo comportamento creativo.

Progetto Matteo TiberioProgetto Matteo Tiberio

Non siamo soli – I ragazzi hanno anche sottolineato come si verifica spesso un legame tra i nostri comportamenti e le dinamiche della contemporaneità. Internet in primis, per cui gli artisti affermano che ha portato "le ultimissime generazioni ad un eclettismo e a un dinamismo mentale del tutto straordinari, e di cui si devono ancora riscontrare gli effetti". Le reti che nascono da questi sistemi, in un certo senso si ritrovano anche nell'atteggiamento della gente. "Le avanguardie artistiche contemporanee necessitano un'arte collettiva, totalizzante e spesso effimera, che entra a far parte del quotidiano attraverso canali inusuali; e la fruizione non può essere più elitaria", spiegano gli artisti coinvolti. Un testo esplicativo della loro arte sottoscritto dai giovani Jacopo di Ienno, Fabio Roncato, Miriam Secco, Matteo Tiberio, Alessandro Tonoli.  Alle spalle hanno formazioni ed esperienze differenti, ma le ideologie sul loro far parte dell'arte contemporanea li accomuna.

Automatismi – Non solo la meccanicità delle azioni o la serialità degli atteggiamenti, ma anche la rapidità e la velocità diventate necessarie. Ed ecco che anche l'arte trova una sua nuova dimensione. Bombolette spray e mezzi multimediali, solo per citare degli esempi. Sistemi che permettono però anche l'istintività di un gesto che non è più frutto solo di un ragionamento, ma nasce dall'istinto, dall'emozione del momento, dalla vivace creatività. In mostra non ci saranno dunque solo dei disegni come quelli che spesso e volentieri sono contestati nelle grandi città. Ci saranno delle immagini del mondo attuale, che nel bene e nel male ci circonda. E certamente, un'opera di queste, stando su un muro, nel bel mezzo di una città, è più che mai a stretto rapporto con questa.

GERMIEST: (ULTIME FRONTIERE DELLA PITTURA CONTEMPORANEA)
Dal 19 aprile al 4 maggio
Sala Veratti
Via Veratti, Varese
Orari 10.30 – 12.30/14.30 – 18.30
Inaugurazione sabato 19 aprile ore 19.30