Un convegno sulle attribuzioni – Quando nel 2001, a Roma si tenne la mostra, sold out ovviamente, Caravaggio e il genio di Roma, 1592-1623, gli organizzatori allestirono un convegno sul tema: sui temi, in realtà, alcuni tra i tanti che l'artista tuttora persiste nel muovere intorno alla sue notizie biografiche, alla sua committenza, al suo catalogo. I relatori, compresi alcuni nomi legati imprescindibilmente alla figura di Caravaggio, da Mina Gregori, a Maurizio Marini al decano Mahon, si sono confrontati sull'assoluta eccezionalità del personaggio, anche attraverso episodi inediti della sua vita. Alcuni di loro, nell'occasione, si sono soffermati sulle procedure e i criteri attraverso i quali si arriva a determinare l'attribuzione di un'opera di Caravaggio.

La certificazione dell'opera – Tema, quant'altri mai, insidioso. L'opera in arrivo a Varese è certificata. Maurizio Marini sulla scorta di precedenti garanzie date in tal senso da Mina Gregori e poi dallo stesso Sir Denis Mahon, ha recentemente licenziato un volume sull'argomento. "Michelangelo da Caravaggio 1602. La notte di Abramo" che dovrebbe scansare dubbi eventuali, alla luce di analisi approntate dal Centro di Diagnostica per l'Arte Fabbri di Campogalliano nel modenese.

L'ultima pubblicazione
– Ad ulteriore dimostrazione dell'attualità del 'caso Caravaggio', al di là dell'eco mediatica della recente fiction televisiva – anch'essa con parecchie licenze come ha sottolineato Alessandro Morandotti sul numero di aprile de Il Giornale dell'arte – è appena uscito da Silvana Editoriale, il terzo volume della collana di Studi della Biblioteca Hertziana che raccoglie gli atti di due convegni: "Caravaggio e l'arte del suo tempo: problemi di interpretazione" svoltosi nel 2002, e "Caravaggio e il suo ambiente" del 2004, arricchiti da ulteriori saggi redatti proprio per la pubblicazione con una certa preponderanza per autori stranieri, e curata da Sybille Ebert-Schifferer, Julian Klieman, Valeska von Rosen e Lothar Sickel.

Rigore e licenza
– La raccolta di saggi, in realtà, si defila sufficientente dall'ambito relativo ai nuovi dipinti, acclarati o presunti, del Merisi, che limita spesso il dibattito a non marginali opposti schieramenti, per allargare la visione dal punto di vista critico piuttosto che attributivo. Da qui ne discendono puntuali saggi che prendono in considerazione una singola opera dell'artista o un piccolo gruppo di dipinti e da questi analizzando particolari aspetti della sua arte: la straordinaria capacità di generare stupore attraverso non solo una mimesis estrema, ma anche nella scelta radicale di esaltare l'artificiosità dell'arte, come nell'evidenza del paradossale ritratto di Medusa, così come sarà nei suoi celebre figure decollate. O l'attenzione riservata dal Merisi al rispetto filologico delle fonti a cui attinge, il cui rigore tuttavia non inficia il gusto e la licenza dell'invenzione.

Caravaggio e il suo ambiente. Ricerche e interpretazioni
A cura di Sybille Ebert-Schifferer, Julian Kliemann, Valeska von Rosen, Lothar Sickel
P. 240
€ 55,00