Il ponte Gobbo a BobbioIl ponte Gobbo a Bobbio

Bobbio – Chi scrive non c'è mai stato, ma lì, in quella chiave della Val Trebbia dove sorge la veneranda Abbazia di San Colombano, viene trasportato dalle parole accorate di Mariano Pieroni. L'artista è ormai di casa all'ombra dell'Abbazia, cavalca con la fantasia nel passato sapido di nomi, di storia, di colori, pennelli in resta e molto altro nella testa, in arcione sul Ponte Gobbo. A Bobbio Pieroni ritorna, con la sua arte collaudata e imprevedibile, ospite nel Cavedio dell'Abbazia, un luogo prestigioso attiguo alla fabbrica religiosa e destinato dal Comune alle mostre importanti. La sua, c'è da credere che lo sia.

Multiversum Pieroni – Cosa per lui inusuale, non porta un solo genere di manufatti ma tre tipologie che da anni pratica con identica gioia e perizia nel trasformare i materiali, umili o nobili che siano, in scene argute e spiritose. Ritroviamo i "plasticoni", da Pieroni definiti suo "marchio di fabbrica". Da 20 anni assembla, con la plastica che la nostra civiltà abbondantemente e incoscientemente scarta, forme diverse, umane e soprattutto animali, a grandezza naturale o anche maggiore. A Bobbio ripropone il Cavallo di Troia, alto 4 metri, alberi plastico-lignei e orsi, lupi, leoni. Ma perchè questa insistenza sugli animali?

Un leone plasticoneUn leone plasticone

Animal-realista – "E' natura che va sparendo," – confessa con virile malinconia – "li stiamo relegando ai margini della vita stessa, emarginati. Per necessità, anche, e gli animali si ritirano in spazi sempre più ridotti, fino a scomparire. La mia natura imitata è come una simbologia della tragedia che stiamo vivendo". Pieroni si chiama fuori da qualsiasi ideologia animalista, la sua opera non denuncia ma semmai evidenzia un aspetto del nostro mondo sul quale occorre riflettere, anche ludicamente, tramite creature (minacciose-minacciate) nate dai nostri rifiuti resi estetici, espressivi, interrogativi.

Presenze angeliche – Le novità scultoree che vedremo a Bobbio sono un Angelo-plasticone alto quasi 2 metri e, agli antipodi quanto al materiale, in porcellana "limoges", un Concerto degli Angeli strutturato in 12 blocchi, con 60 figure di angeli musicanti che attorniano una Sacra Famiglia. Una specie di Presepe – genere di cui Mariano Pieroni è innamorato da sempre ed è specialista – in chiave musicale, ispirato alla Cupola del Santuario di Santa Maria degli Angeli in Saronno, dipinta da Gaudenzio Ferrari. "Gli Angeli di Gaudenzio sono per me i più belli, umanissimi, più ancora di quelli di Leonardo". L'artista ha impiegato ben 14 mesi per venire a capo di quest'opera, tecnicamente impervia, che s'annuncia un magnifico teatro riempito dalla gioia del mistero divino.

L'artista con una sua operaL’artista con una sua opera

Bobbio pinxit – Accanto alla scultura declinata in una forma postmoderna e in una tradizionale, passata di moda nel gusto ma a cui Pieroni è affezionato ( chissà che non riesca a rivitalizzarla ), ecco la pittura, cui originariamente la mostra era esclusivamente dedicata. Perché Bobbio, il suo paesaggio geografico e storico, diventa protagonista. Sono esposti gli oltre quaranta quadri – alcuni di grandi dimensioni – che l'artista ha dipinto nei tre anni in cui, per motivi personali, dovette soggiornare in riva alla Trebbia, sulle orme di San Colombano, fondatore dell'Abbazia nel VII secolo dopo Cristo.

Le tele del tempo – Al cospetto di un luogo talmente evocativo e intriso di emozionanti memorie Mariano Pieroni ha approfondito la sua ricerca dimensionista, di una pittura figurativa che cerca di rappresentare la dimensione temporale del trascorrere del tempo su un dato paesaggio entro i confini dello spazio pittorico. Una scommessa ardita, tutta da verificare sulle opere bobbiesche, scaturite da una speciale simpatia per la storia del luogo indietro nei secoli.

Pellegrini – I motivi non mancano per affrontare la Val Trebbia e raggiungere Bobbio e l'arte di Pieroni, sicuri che incontreremo un luogo incantato, crocevia dell'anima europea, dove l'Appennino si strozza ma i pellegrini della fede e della cultura respireranno orsi lievi e angeli ebbri e armature che non danno paure.

Mostra personale Mariano Pieroni

DIPINTI – SCULTURE PLASTICONI – SCULTURE PORCELLANE
dall'1 al 20 settembre 2007
Bobbio (PC), Cavedio dell'Abbazia di San Colombano
Inaugurazione sabato 1 settembre, ore 10.30
tutti i giorni, 10-12.30 / 17-19 ; venerdì e sabato, 21-22.30