Colpo di frusta - ph. Paolo ZanziColpo di frusta – ph. Paolo Zanzi

Il network – Il periodo d'oro della riscoperta del Liberty varesino è stato probabilmente a cavallo del 2003-2004. Già da qualche anno, la Provincia di Varese si era riunità in un network cooperante di città con l'intento di studiare, valorizzare e far circolare il proprio patrimonio Art Nouveau: Terrassa (Catalogna), Bruxelles, Provincia di Varese, Barcellona, Nancy, Glasgow, Alesund (Norvegia), Helsinski, Riga (Lettonia), Vienna, Budapest, Ljubljana, Avignone. Una sorta di giro del mondo delle capitali del Liberty.

Arte Nouveau itinerante – Nel 2002 una riunione plenaria con tutte le realtà partecipanti alla Rete definì i termini operativi e programmatici di quello che, in sede di finanziamenti europei, era stato definito programma Cultura 2000. I responsabili del progetto, tra le altre cose, stabilirono il percorso di una mostra itinerante, Art nouveau in progress, che avrebbe portato in dote il vasto patrimonio creativo liberty ancora da scoprire, accanto alle grandi testimonianze dell'architettura e delle arti applicate del periodo, protette e valorizzate in città e musei. Era il novembre 2003, quando la mostra toccò, nella sua tappa italiana, il Museo del Tessile di Busto Arsizio a cui seguì di poco successiva, nel 2004, la carrellata di immagini realizzate dal fotografo Serge Brison, sull'architettura e sul decoro Art Nouveau internazionale, allestita in Villa Recalcati. Prima ancora un convegno al Palace Hotel, denso di spunti e di pubblico.

Una fontana di Bad NauheimUna fontana di Bad Nauheim

Il battesimo termale – A distanza di tre anni o quasi, si ritorna a parlare della Réseau Art Nouveau Network: sono cambiati molti interpreti del progetto iniziale, gli obiettivi del programma. La Provincia di Varese c'è ancora. A maggio ospitò, per gli addetti, i lavori  collaterali del meeting internazionale "Art Nouveau & Education", organizzato a Como. Nei primi giorni di settembre, dal 7 al 10, una delegazione di Villa Recalcati sarà ospite per la prima volta al Festival del Liberty di Bad Nauheim, rinomata cittadina tedesche, intrisa di questo patrimonio estetico. Per Varese e per la sua eredità stilistica più conclamata, una sorta di battesimo promozionale.

La birreria Poretti, V. MorlottiLa birreria Poretti, V. Morlotti

Le nuove idee – Nella città dei famosi impianti termali cari a imperatori ed aristocratici, il Liberty varesino metterà in mostra le sue brochure istituzionali, i film realizzati a suo tempo da Paolo Zanzi, già esecutore di molti progetti della prima ora del network, alcune riproduzioni di gioielli Liberty nostrani:, l'architettura di Sommaruga, il vaso Spertini, per citarne solo alcuni. Ma anche nuove idee: "Stiamo lavorando molto sulla didattica, direttamente con Bruxelles", spiega Paola Polmonari, attuale responsabilevaresino del progetto Réseau, dopo la scomparsa della compianta Brunella Gessaga. "Certo, in agenda non abbiamo molte iniziative, ma l'idea cui stiamo cercando di dare corpo è quella di organizzare un Festival simile, proprio qui da noi".

Da Rete ad Associazione
– Intanto, trascorsi otto anni dalla creazione del network, la Rete Liberty si avvia a cambiare pelle: "Il Réseau sta cambiando – continua Polomonari – sempre più verso la dimensione dell'Associazione. Dalla primavera del 2008, è probabile che le 14 città fondatrici aumentino e che le capacità aggreganti della rete, le sue possibilità di finanziarsi con un numero maggiore di città associate crescano". Assente l'assessore Claudia Colombo per impegni precedentementi assunti, la delegazione varesina porta la promessa di mantenere fede agli impegni assunti. E c'è sempre un Grand Hotel al Campo dei Fiori che aspetta da anni di ritrovare la strada di un intelligente recupero a tutto tondo.