Il restauro della sua celebre Pietà di Brera, ora finalmente leggibile anche nei suoi valori cromatici, diventa l'occasione per ripercorrere la prima carriera del pittore veneziano, grande protagonista dell'arte rinascimentale italiana, attraverso il particolare angolo di visuale offerto dal suo modo di affrontare il tema del Cristo in pietà, che ricorre con frequenza nella produzione dell'artista e della sua efficientissima bottega.

Tra i temi dominanti che come un fil rouge unisce tutte le opere della mostra vi è il legame dell'artista con gli ambienti umanistici veneziani, attraverso i quali egli conobbe e sviluppò gradualmente la sua propensione per la rappresentazione degli affetti,  della natura, del sentimento, della devozione e della commozione.

Fulcro della mostra è il celebre capolavoro braidense, accanto al quale viene posta, per la prima volta, l'intensissima, grande versione del soggetto di Palazzo Ducale a Venezia.

Alcuni rarissimi e preziosi disegni, tra quelli attribuibili con certezza al Mantegna e a Giovanni Bellini illustrano il lavorìo concettuale e progettuale che è all'origine di queste immagini, e il ‘dialogo' tra i due cognati tra sesto e settimo decennio del XV secolo.

Intorno a questo nucleo centrale sono esposte la Pietà del Museo Civico di Rimini e quella già alla sommità della Pala di Pesaro di Giovanni Bellini, ora conservata nei Musei Vaticani. Questi due capisaldi dell'ottavo decennio del Quattrocento, che propongono in composizioni risolte diversamente il tema della morte salvifica di Cristo furono un punto di riferimento ineludibile per molta pittura del tempo, e non solo veneziana, come dimostra la sofferta rimeditazione che ne trasse, decenni dopo, Carlo Crivelli nella lunetta che sovrasta l'Incoronazione della Vergine conservata a Brera.

Chiude questa piccola ma preziosa rassegna di 26 sceltissime opere la cruciale Madonna del magistrato da Mar di Giovanni Bellini che fonde in un unico dipinto il tema della Madonna e quello della Pietà, raffigurando in un'intensissima immagine di sintesi il Bambino sul grembo della Vergine, con un braccio abbandonato nel sonno che prefigura la futura morte salvifica.