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Domodossola – Parte la quarta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se. Da sabato 27 aprile al 26 maggio torna l’appuntamento che si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale.

Nato nel 2021 nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”  è un festival giovane che continua a tessere una valida e vivace rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell’illustrazione portando, di volta in volta, nomi sempre più interessanti e conosciuti legati al mondo dell’arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.

Al Collegio Mellerio Rosmini  sabato, alle 17, inaugura Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell’Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza.  Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell’illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l’occasione l’artista ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. Esposti anche i disegni preparatori e una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l’uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d’epoca. Un percorso che illustra anche l’incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche d’Ossola, frutto dell’ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.

In concomitanza lungo la centrale via Rosmini  si potrà visitare “Passare le Alpi”, percorso artistico realizzato all’aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese. 28 gli illustratori e gli artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.

L’evento centrale della quarta edizione, avrà luogo sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, con la Mostra mercato “Plein Air”, nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. 30 artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell’evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti e Ilaria Zanellato. Alle 18.30 al collegio Mellerio Rosmini, presentazione di The Milaneser Book, la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni datate dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini.

Nel corso della rassegna molti gli appuntamenti collaterali previsti in questa prima parte del programma. Tutte le mostre sono aperte dal 27 aprile al 26 maggio con ingresso libero. Il programma completo è consultabile sulle pagine IG Associazione Musei d’Ossola FB Associazione Musei d’Ossola | Di-Se

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Appuntamenti dal 26 aprile 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-26-aprile-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-26-aprile-2024/#respond Fri, 26 Apr 2024 10:30:12 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74078       Monza – Un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo attraverso un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri. Sfilano così i lavori di Hayez, Piccio, Faruffini, Cremona, Medardo Rosso, Previati e Segantini, tutti raccolti nella rassegna 800 Lombardo, Ribellione e conformismo in corso all’Orangerie Reggia di Monza […]

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Monza – Un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo attraverso un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri. Sfilano così i lavori di Hayez, Piccio, Faruffini, Cremona, Medardo Rosso, Previati e Segantini, tutti raccolti nella rassegna 800 Lombardo, Ribellione e conformismo in corso all’Orangerie Reggia di Monza e ai Musei Civici. Gli artisti dell’Ottocento lombardo sono i protagonisti della grande mostra che si snoda in un percorso suddiviso per aree tematiche analizzando sia movimenti e tendenze iconografiche sia la biografia e la personalità dei singoli artisti. La rassegna, pur tenendo come fulcro l’ambiente milanese, in particolare il magistero dell’Accademia di Brera, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella sala espositiva dei Musei Civici è allestita invece una sezione dedicata alla scena artistica della città di Monza, città natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mosè Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa. La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti meno noti, ma che hanno comunque segnato gli sviluppi della pittura dell’epoca, come Piccio e Faruffini e Luigi Conconi. L’esposizione si ferma alle soglie della nascita del Divisionismo, con alcune opere giovanili di Previati e Segantini, quando la loro poetica era ancora vicinissima alla Scapigliatura, seppur già sensibile alle atmosfere del Simbolismo. Sino al 28 luglio, orari: (Orangerie, Reggia– viale Brianza): dal mercoledì al venerdì 10 – 13/14 – 19; sabato, domenica e festivi 10 – 20. Orari Musei Civici: da aprile a maggio mercoledì 10-13/15-18; giovedì 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-13/15 -18; da giugno a settembre, mercoledì 15-18; giovedì 15-18/20-23; venerdì, sabato e domenica 10-13/15 -18.

 

Milano – Un’esposizione di dipinti realizzati da Mario Schifano tra il 1966 e il 1968, mai esposti al pubblico fino oggi, sono raccolti nella mostra Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato, ospitata allo Spazio Roseto di Milano. Si tratta di oltre venti lavori mai visti prima, come “Tutte stelle” del 1967, otto tele eseguite per coprire pareti e soffitto di una stanza (un soppalco) della casa della principessa Patrizia Ruspoli a Roma. Schifano interpretò lo spazio come un luogo immersivo, completamente avvolto dalle stelle in una sensazione di movimento e di leggerezza. Stelle di diverse dimensioni e colori, alcune luminose e scintillanti, altre sfocate. (In catalogo è riportata la foto che ritrae Patrizia Ruspoli nella stanza fra i dipinti murali). La mostra, a cura di Monica Schifano e Marco Meneguzz,o presenta anche un altri lavori, sempre esposti per la prima volta, come “Inevitabile viaggio a Marrakesh”, “Oasi” (palma su fondo rosso e stelle) del 1967 e la serie “Compagni Compagni ” del 1968, in cui l’artista si rifà alla cronaca del suo tempo. L’esposizione continuerà sino al 19 maggio e sarà visitabile dal martedì alla domenica in orario 10-19. (ph. Mario Schifano, Compagni, 1968, ©ArchivioMarioSchifano).

 

Milano – Dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma. E’ un percorso che racconta il processo creativo delle opere e delle idee di due dei più celebri stilisti del mondo della moda quello che si snoda nella mostra in corso a Milano nelle sale di Palazzo Reale. Abiti, le creazioni più famose, firmate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana qui diventano opere d’arte lasciando i visitatori a bocca aperta. “Dal cuore alle mani”, questo il titolo dell’esposizione è la narrazione di ciò che sta dietro alle collezioni di alta moda: l’ispirazione, il pensiero, le sensazioni, la realizzazione, i gesti, l’intricata lavorazione artigianale che incarna il valore del “Fatto a mano”. In ogni sala sfilano pezzi unici delle collezioni di Alta Moda, sartoria e gioielleria; le creazioni dei due artisti affiorano sullo sfondo di installazioni spettacolari capaci di rapire e trascinare in un mondo dove magia e fantasia si fondono. La mostra, curata da Florence Müller, dopo Milano farà tappa in diverse sedi internazionali. Fino al 31 luglio, da martedì a domenica 10-19.30, giovedì chiusura alle 22.30. 

 

Busto –  Un mese dedicato all’arte tessile. Si apre dal 4 maggio “May Fiber”, rassegna d’arte fra tradizione e sostenibilità, un evento diffuso che vedrà coinvolte diverse realtà espositive oltre ai Musei civici, teatri di opere come la Venere degli stracci e il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Non mancheranno altre esposizioni di spessore come l’ormai tradizionale rassegna di Miniartextil che torna in città con alcune delle opere della 32 edizione. Al Museo del Tessile (negli spazi del secondo piano) inoltre, sarà allestita “I segreti del Blu”, una mostra tecnica sul colore blu in ambito tessile e tintorio: accanto a campionari, etichette e riviste d’epoca, tessuti, filati e prove di tintura verranno presentate opere tessili contemporanee, alcune appositamente realizzate o rielaborate. May Fiber, proseguirà fino al 2 giugno, accompagnata da una serie di incontri, approfondimenti, conferenze, laboratori e visite guidate. Orari al pubblico: Palazzo Marliani Cicogna, martedì – giovedì 14.30-18,
venerdì 9.30-13/ 14.30-18, sabato 14.30-18.30, domenica 15-18.30. Museo del Tessile:
martedì – mercoledì 14.30-18, giovedì 14.30-21, venerdì 9.30-13/14.30-18, sabato 11-18.30, domenica 11-18.30.

 

Gallarate – L’importante acquisizione dell’Archivio, della Biblioteca e di alcune opere di Vittorio Tavernari (1919-1987), uno dei più importanti scultori italiani del secondo dopoguerra, dà vita al Maga a “Vorrei scolpire l’Universo”, la mostra che si aprirà il 28 aprile negli spazi espositivi di via De Magri. L’esposizione, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, è parte del programma espositivo di Italia 2050, Centro di ricerca per l’arte italiana 1950-2050, fondato dal MA*GA nel 2023. Un patrimonio costituito da lettere autografe, da fotografie e lastre fotografiche, dal catalogo delle opere e dalla bibliografia completa dell’artista, dalla biblioteca personale, oltre a un prezioso fondo di lavori che l’artista ha sempre tenuto per sé. Tra le lettere e nelle pubblicazioni compaiono alcune tra le voci più prestigiose della critica italiana, tra cui Francesco Arcangeli, Carlo Ludovico Ragghianti, Marco Valsecchi e Mario De Micheli. Il percorso espositivo si apre con il richiamo a due significativi episodi per la città di Gallarate: la partecipazione dell’artista alla seconda edizione del Premio Nazionale Arti Visive cittadino nel 1951 e la realizzazione della Fontana di Piazza Libertà, scolpita dall’artista in taglio diretto nel 1955. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 1° settembre nei seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19.

 

Gallarate – Sempre al Maga si apre al 28 aprile, Astrazione mediale, personale di Davide Maria Coltro. La mostra, inserita nel programma delle attività del Museo nell’Era Post – Digitale, curata da Alessandro Castiglioni con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la più recente produzione del pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica  in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra più autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito “pittura oltre la materia”. Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, appositamente pensate e costruite per gli spazi gallaratesi, in cui i “Quadri Mediali” si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall’artista da remoto. Le opere dell’artista verranno trasmesse nei totem digitali di comunicazione cittadina, riproponendo il concetto di “Quadro civico” che l’artista aveva già presentato a Shanghai, in Cina, nel 2006. La mostra rimarrà in calendario sino al 1° settembre. Orari al pubblico: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19. (ph.© Chiara Ferrando).

 

Alba – Sono esposti i ritratti fotografici di italiani famosi, scattati dagli anni’ 90 in poi, nella mostra Harari/Italians. Grandi Protagonisti tra Novecento e Duemila in corso alla Fondazione Ferrero. Una serie di scatti in divenire che, anno dopo anno, si arricchisce di nuovi volti. Nelle immagini, Guido Harari, albese di adozione porta, con i ritratti di musicisti, personaggi particolarmente a lui cari, artisti, scrittori, intellettuali, imprenditori, volti noti della società italiana degli ultimi decenni. II progetto espositivo in progress, prende spunto dal programma televisivo “Italians”, dove dopo le interviste del giornalista Beppe Severgnini i personaggi si mettevano in posa negli studi Rai per essere ritratti dal fotografo. L’esposizione, arricchita dalla proiezione del documentario “Guido Harari. Sguardi randagi” (Italia, 2023, 52’) per la regia di Daniele Cini, proseguirà sino al 26 maggio. Orari al pubblico, giovedì e venerdì 15-19, sabato, domenica e festivi 10-19.

Bergamo – Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ‘600 nella collezione De Vito e in città è il titolo della rassegna ospitata sino al 1° settembre all’Accademia Carrara.40 le opere esposte delle quali una ventina provenienti dalla Fondazione De Vito altre ancora in prestito da chiese e istituzioni del territorio in un percorso che approfondisce il legame tra le due città. La mostra, a cura di Elena Fumagalli e Nadia Bastogi è aperta al pubblico nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 9.-19; martedì: 9-13; sabato, domenica e festivi: 9.30-20 Aperture serali straordinarie, fino alle 23 negli ultimi venerdì del mese. (ph ©-Fondazione Accademia Carrara).

 

Brescia – 13 dipinti e 10 ceramiche, gli ultimi due decenni di produzione di Agostino Ferrari, artista milanese che fino al 5 maggio espone Museo Diocesano. La retrospettiva, a cura di Elena Di Raddo e Mariacristina Maccarinelli analizza gli ultimi vent’anni di ricerca artistica, raccontando l’evoluzione del segno, tema focale dello studio di Ferrari, attraverso una selezione di opere che vanno dai primi anni duemila a oggi. Lo spazio esterno del museo ospita una sezione dedicata alle ceramiche bianche o nere, in cui la tridimensionalità delle ricerche pittoriche dialoga con la materia. Il percorso espositivo prosegue con la sala immersiva che presenta una videoinstallazione curata da Francesco Pio Bellisario, studente del DAMS per le Arti dell’Università Cattolica, progetto, creato appositamente per questo appuntamento con la volontà di approfondire la figura di Agostino Ferrari. Orari al pubblico: tutti i giorni 10-12/ 15 -18.

 

Varese –Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita in sala Veratti e organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria. L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere l’arte e la storia congolese, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati. Sono esposte oltre 60 sculture e oggetti d’arte tradizionale, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali. L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13/14.30-18.30, ingresso gratuito.

Varese – Ultimi giorni per visitare, allo Spazio Polifunzionale Acli di via Speri della Chiesa Jemoli la personale dello scultore Ignazio Campagna dal titolo Domun Formae, a cura di Patrizia Di Modugnp. L’esposizione propone un’ampia panoramica della produzione dell’artista, dalle opere in marmo a quelle polimateriche, raffiguranti il suo interesse per la figura umana e come reagisce a movimento, tensione e torsione.  Gli ambiti di ricerca di Campagna, affondano radici profonde nella psiche umana in quanto ispirati al mito, al sacro, al femminile e alle questioni sociali. La narrazione, per lo scultore, non è solo un punto di partenza e di arrivo nella realizzazione dell’opera ma è piuttosto l’anima che la sostanzia, quella forza che tutti possono percepire. La mostra si concluderà il 5 maggio. Orari: giovedì e venerdì 16-19, sabato e domenica (1 maggio compreso) 10.30-12.30/15-18. Visite su prenotazione telefonando al 3922872800.

Legnano – Si apre domani 27 aprile, alle 17.30, all’Atelier Ferioli la prima delle due collettive organizzate in collaborazione con lo Spazio Arte Carlo Farioli di Busto (che inaugurerà il 4 maggio alle 17.30) dal titolo “PRIMAeVERA”. Un evento che intende celebrare il significato della stagione che più delle altre porta a riflettere sulla ripresa, sulla rinascita e sul desiderio di ricominciare, “veramente”. E lo fa attraverso il linguaggio dell’arte alla quale soo stti invitati 15 artisti, un modo per ravvivare il “grigio” al quale ci si sta abituando, con la forza dei colori. Gli artisti che hanno aderito all’evento: Giovanni Beluffi Francesco Campanoni, Silvia Cibaldi, Santino Croci, Luisella Dell’Acqua, Carlo Farioli, Vittoriano Ferioli, Maria Cristina Limido, Massimo Massarelli, Silvia Menuzzi, Carmelo Occhipinti, Attilio Pedretti, Stefania Pellegatta, Laura Puccetti e Ivo Stelluti. Nelle giornate inaugurali sono previsti differenti interventi di personaggi come l’attore Pongo e l’artista pasticcere Fabio Longhin. In programma una straordinaria performance degli artisti partecipanti all’evento dal titolo “Ciama l’erba”. La mostra a Legnano proseguirà sino al 12 maggio con i seguenti orari:giovedì-sabato 16.30/19; domenica 10.30/12 – 16.30/19. A Busto invece rimarrà in calendario dal 4 al 19 maggio sempre nei medesimi orari:

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Voci e Ribellioni: Espressioni d’Arte al Mia Fair https://www.artevarese.com/voci-e-ribellioni-espressioni-darte-al-mia-fair/ https://www.artevarese.com/voci-e-ribellioni-espressioni-darte-al-mia-fair/#respond Fri, 26 Apr 2024 09:36:32 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74097 Milano – La 13ª edizione del Mia Fair ha chiuso i battenti domenica 14 aprile, lasciando dietro di sé un’eco di voci femminili ribelli ed espressioni d’arte che hanno scosso il panorama della fotografia internazionale. Con la partecipazione di oltre 70 gallerie provenienti da tutto il mondo, l’evento, organizzato da Fiere di Parma e curato […]

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Milano – La 13ª edizione del Mia Fair ha chiuso i battenti domenica 14 aprile, lasciando dietro di sé un’eco di voci femminili ribelli ed espressioni d’arte che hanno scosso il panorama della fotografia internazionale. Con la partecipazione di oltre 70 gallerie provenienti da tutto il mondo, l’evento, organizzato da Fiere di Parma e curato artisticamente da Francesca Malgara, ha posto al centro il tema universale del cambiamento.

Tra le molteplici opere esposte, grande risalto è stato dato alle fotografe, le cui creazioni hanno offerto uno sguardo profondo e coinvolgente sul loro impegno sociale e politico, conducendo gli spettatori in un viaggio attraverso le complesse sfumature della condizione femminile.

Un’opera che ha catturato particolarmente l’attenzione è stata quella dell’autrice iraniana Mehrnoosh Roshanaei, presentata dalla Red Lab Gallery di Milano. Attraverso un’animazione video intitolata “Lullaby”, Roshanaei ha saputo trasmettere con intensità l’intento del movimento “Donna, Vita, Libertà” che sfida le norme tradizionali, discriminatorie e autoritarie, rappresentando una eclissi lunare che simboleggia il sogno, che all’improvviso si trasforma in distruzione, metafora della tragica realtà vissuta dalle donne in Iran.

Il progetto di Roshanaei è un tributo alla recente storia iraniana e alla memoria di Mahsa Amini, giovane donna curda, barbaramente uccisa per non aver rispettato l’obbligo discriminatorio di indossare correttamente il velo. L’omicidio di Amini ha scatenato una fervente ondata di proteste in tutto il paese, con la conseguente esecuzione capitale per centinaia di manifestanti e il loro maltrattamento da parte delle autorità. La canzone che accompagna il video, una ninnananna cantata dalla mamma di una delle manifestanti, viene interrotta dal grido delle ultime parole della ragazza, anchessa uccisa: Non abbiate paura, siamo tutti insieme…”. Segue il suono di uno sparo . E poi la distruzione.

L’artista riesce a catturare l’essenza di una lotta per la libertà pagata a caro prezzo con il sacrificio di molte vite. Quello che si ascolta non è un fake, non è un film, ma la realtà, assurda e cruenta.

La ricerca della libertà non conosce confini nel mondo dell’arte, come testimonia la Galleria Tallulah Studio Art, fondata da Patrizia Madau, una donna brillante e visionaria che presenta un progetto intitolato “Because you are a woman”, una narrazione avvincente sull’universo femminile e sulla sua forza intrinseca.

Tra gli artisti coinvolti, spicca l’impegno politico della fotografa israeliana Dina Goldstein, che utilizza la staged photography come strumento per sfidare e decostruire gli stereotipi di genere. Le sue opere, caratterizzate da un tono ironico, affrontano tematiche sociali come la religione, gli abusi di potere e l’oppressione maschilista, offrendo una prospettiva critica e provocatoria.

Goldstein si oppone fermamente all’idea delle donne come guardiane del focolare o principesse da salvare, e attraverso i suoi Tableaux audaci e irriverenti, sfida il tradizionale processo narrativo patriarcale. Incorporando personaggi iconici come Barbie o Biancaneve, l’artista invita il pubblico a riflettere sulle convenzioni di genere e a esplorare nuove prospettive sulla femminilità.

Le fotografie di Lee Ann Olwage, esposte dalla The Bridge Gallery, raccontano le storie delle ragazze Masai in Kenya, che affrontano il duro destino del matrimonio precoce e della mancata istruzione. Attraverso il progetto “Right to Play”, Olwage trasmette un messaggio di speranza e di emancipazione, celebrando la determinazione e i sogni di queste bambine.

Il lavoro di Olwage si ispira alla storia coraggiosa della dottoressa Kakenya Ntaiya e al suo impegno associativo per porre fine alle pratiche di mutilazione genitale femminile da lei stessa subite, e ai matrimoni forzati nelle zone rurali del Kenya. Attraverso il suo obiettivo, Olwage rende omaggio alla forza e alla resilienza di queste ragazze, offrendo loro uno spazio per esprimere la propria identità e i propri desideri.

Con lopera dellegiziana Najia Said e della ivoriana Laetitia Ky, entrambe classe 1999, si delinea un quadro di resistenza e ribellione attraverso le loro storie straordinarie e la determinazione a sfidare le norme patriarcali e a rivendicare la propria identità.

La serie “Sister, Oh Sister” di Said, esposta dalla Gallery of Contemporary Art, diretta dall’intraprendente Stefania Angarano, esplora il significato di essere donna nel contesto del Cairo, creando uno spazio di libertà e autenticità per le donne arabe. In una delle fotografie del progetto si vede una ragazza che indossa una parrucca bionda, mentre prega sopra il tradizionale tappeto Sajadah, fondendo usanze religiose con elementi di una cultura liberale. Secondo l’autrice sono proprio i capelli che hanno assunto un ruolo centrare andando oltre il loro scopo biologico, diventando una componente essenziale della cosiddetta “femminilità”. Dice: “I nostri corpi sono governati, le nostre opinioni sono governate, il nostro linguaggio è governato, i nostri pensieri sono governati, le nostre decisioni sono governate, il nostro genere è governato. Essere donna al Cairo significa essere in costante rivolta.”

Similmente, l’opera di Laetitia Ky promuove la condizione femminile attraverso le sculture audaci realizzate con i propri capelli, per rivendicare lidentità africana. La Ky, trasforma i suoi capelli in sculture che rappresentano stati emotivi e la lotta delle donne. Colpisce particolarmente la scultura capillifera di serpenti. Vuole forse l’artista, come una moderna Medusa, pietrificare coloro che opprimono questa libertà?

Parallelamente, i dipinti della Ky, affrontano il tema dellinfibulazione, offrendo uno sguardo crudo e toccante sulla violenza inflitta alle giovani ragazze che inibisce la crescita del seno con la pratica dolorosa e violenta della stiratura.

Attraverso la potenza dell’arte, queste opere sollevano importanti questioni sulla discriminazione di genere e sulla necessità di proteggere i diritti e la dignità delle donne.

Infine, ma non per questo meno importante, la fotografa Johanna-Maria Fritz porta avanti il suo impegno documentario con il progetto “Like a Bird”, attraverso immagini coinvolgenti di una Palestina del 2016, che non esiste più, facendoci riflettere sulle complesse sfide e sulle speranze spezzate di questa terra martoriata dalla violenza e dalla conflittualità. Il giocoliere colorato in primo piano e i militari grigi senza volto al centro, creano un contrasto visivo e concettuale potentissimo, facendo divenire il dittico una icona dellassurdità della guerra.

Il Mia Fair del 2024 si presenta come un palcoscenico potente e vibrante per la ribellione femminile e per la ricerca di giustizia e dignità. Attraverso le voci delle artiste e le loro opere incisive, siamo chiamati a riflettere sui soprusi del mondo e ad agire per un futuro più equo e inclusivo per tutti.

Come fotografa sento il bisogno di contribuire a questo movimento di cambiamento, per farne parte attivamente e apprezzare le opere che danno voce ai molti abusi affrontati dalle donne ancora oggi.

Marzia Rizzo

 

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L’Edda norrena in lombardo https://www.artevarese.com/ledda-norrena-in-lombardo/ https://www.artevarese.com/ledda-norrena-in-lombardo/#respond Wed, 24 Apr 2024 12:24:02 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74074 L’ospite di Luisa Cozzi a Poetando è il milanese Lorenzo Banfi. Appassionato di storia, geopolitica e storia delle religioni, vanta una importante attività letteraria nell’ambito della cultura lombarda. Banfi, tra le altre, ha dato alle stampe le traduzioni in lingua milanese de Il Piccolo Principe di A. de Saint-Exupery, (El Princip Piscinin, oggi edito in […]

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L’ospite di Luisa Cozzi a Poetando è il milanese Lorenzo Banfi. Appassionato di storia, geopolitica e storia delle religioni, vanta una importante attività letteraria nell’ambito della cultura lombarda.

Banfi, tra le altre, ha dato alle stampe le traduzioni in lingua milanese de Il Piccolo Principe di A. de Saint-Exupery, (El Princip Piscinin, oggi edito in Germania da Ed. Tintenfass), Dracula di Bram Stoker (Dracula, Ed. Menaresta), dei carmi Eddici Hàvamàl e Voeluspa, contenuti nella pubblicazione Amazon Inscì parla Odin e di Comè se fa a diventà pagan, un’autobiografia sul proprio impegno nell’ambito della religiosità “pagana” pubblicato in Milanese e Valenciano dal Centre Internacional de Recerca i Documentaciò Cientifica d’Oc.

Un mondo affascinante ed estremamente difficile, una ricerca spasmodica e interminabile; tra tutte queste sfide ci soffermeremo sui carmi eddici in quanto sia la datazione che la provenienza restano avvolti nel mistero. Si può dire che abbiano origine nel nord Europa, tra l’Islanda e la Norvegia, in epoca medioevale e con Banfi riusciremo ad ottenere altre nozioni importanti.

Come autore in lingua italiana, Lorenzo Banfi ha anche dato alle stampe diversi generi, quali L’Allegro Testamento (Glenàt Italia), una raccolta di strisce satiriche, Il Bardo (Ed. Wesak), racconto epico di genere fantasy filosofico, e il recente Il Campo di Margherite (Ed. Indipendente Amazon Kdp), romanzo fantascientifico distopico.

Il 25 aprile alle 19,45 va in onda la puntata completa di Poetando su Rete 55 – qui il lancio al TG.

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“Illumin-azioni” alla Fondazione Lucrezia Tangorra https://www.artevarese.com/illumin-azioni-alla-fondazione-lucrezia-tangorra/ https://www.artevarese.com/illumin-azioni-alla-fondazione-lucrezia-tangorra/#respond Tue, 23 Apr 2024 17:58:18 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74059 Novara – La chiave di lettura che caratterizza la collettiva “Illumin-azioni”, con inaugurazione sabato 27 aprile alle 17,30 alla Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, appare insita nel titolo. La misura del trattino posto tra le due parole distingue la percorrenza che dalla scintilla ispiratrice porta alla fattività pratica. Non procederemo pedissequamente per ordine alfabetico ad illuminare […]

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Novara – La chiave di lettura che caratterizza la collettiva “Illumin-azioni”, con inaugurazione sabato 27 aprile alle 17,30 alla Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, appare insita nel titolo.

La misura del trattino posto tra le due parole distingue la percorrenza che dalla scintilla ispiratrice porta alla fattività pratica. Non procederemo pedissequamente per ordine alfabetico ad illuminare i lavori dei 19 artisti presenti in mostra, proprio nel rispetto di quelle insondabili dinamiche interiori che dal kaos immaginifico portano alla razionalità del fare.

Nei mondi folli e selvaggi di Lino Molinario si sovrappongono oniriche figure distinte da variazioni genetiche mosse da istintive emotività, come in attesa che il loro creatore le conduca verso un possibile contesto narrativo.

Massimo Romani affida la sua sintesi espressiva ad un oggetto simbolo dello scrivere, contestualizzandolo in una costrizione simbolico-formale dà cosi vita a un misurato equilibrio di spazio nello spazio.

“Noi non siamo quello che crediamo di essere, siamo come gli altri ci vedono”, l’affermazione di Luigi Pirandello si attaglia ai ritratti di Fabrizio Molinario. Tale ambivalente ruolo pone alcuni quesiti sulle dinamiche che li hanno portati ad assumere stravolte fattezze.

Un doppio moto, centrifugo e centripeto, pulsa nelle opere di Pietro Lo Presti.

Il respiro cosmico di quelle braci cromatiche tende ad un ipnotismo percettivo entro il quale il senso del mistero assume cadenze avviluppanti.

Nei pulsanti mondi vividi di colori creati da Davide Ferro, sono i personaggi a conferire dinamicità agli spazi.

Ognuno di essi, con la propria personalità, si pone agli altri dando vita ad una fiabesca armonia sociale.

Il movimento ascensionale retto da un impalpabile pulviscolo nero tende, nei lavori di Enzo Fiore, a definire la spazialità superiore della superficie piana.

In quel silente incedere pare di scorgere il secolare mistero delle cadenze temporali.

Una germinante disseminazione immaginifica freme nelle opere di Corrado Bonomi, dove dinamiche pulsioni palpitano di misurata e sottile ironia.

Irreale e reale tendono ad arrogarsi il potere di rivelare quali siano le alchimie che animano i distinti moti di complicità.

Mauro Ferraris, connota le sue figure femminili con l’inesausta volontà di apparire attraverso inconsce pulsioni.

Oltrepassando i confini del pudore ognuna di esse fa del desiderio il metro della propria esistenza.

Come riemerse da una memoria profonda, gli scorci urbani di Michael Rotondi rivelano una ritrosa e ispida bellezza. Quelle architetture avvolte da profondi ansiti traggono la loro valenza dalla riemersioni dei ricordi, da quella lontananza storica in cui l’autore le ha cristallizzate nobilitandole.

“Illumin-azioni” – Novara – Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, V.le Buonarroti 26. Inaugurazione sabato 27 aprile ore 17,30. Fino al 5 maggio 2024. Orario: venerdì- sabato e domenica 16-19

Mauro Bianchini

 

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“Siamo Acqua” https://www.artevarese.com/siamo-acqua/ https://www.artevarese.com/siamo-acqua/#respond Sun, 21 Apr 2024 08:00:01 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74049 Milano –  Durante la serata “Paper Art Party”  il 7 Maggio allo Studio Orti, (con sede in via Orti),  dalle ore 18 alle 21 avrà luogo la Presentazione del progetto “Siamo Acqua”, con opere, libri artisti e il video di Carrano, JeanSadao e Luca Ferro, con musica di Claudio Cojaniz. L’evento  prosegue anche domenica 12 […]

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Milano –  Durante la serata “Paper Art Party”  il 7 Maggio allo Studio Orti, (con sede in via Orti),  dalle ore 18 alle 21 avrà luogo la Presentazione del progetto “Siamo Acqua”, con opere, libri artisti e il video di Carrano, JeanSadao e Luca Ferro, con musica di Claudio Cojaniz.

L’evento  prosegue anche domenica 12 Maggio, dalle 15 alle 19 con l’inaugurazione, al Giardino Indro Montanelli dei “Manifesti-Opera”, realizzati in un materiale resistente all’acqua di colori diversi a seconda dello stile e identità dell’artista. Accanto verranno posizionati dei “Manifesti –bianchi” sui quali gli studenti di licei artistici saranno invitati ad intervenire artisticamente disegnando o scrivendo, come pure il pubblico dei visitatori del Parco che avrà a disposizione fogli e pennarelli per realizzare sul posto ”un’opera”.

Nel Giardino i Manifesti saranno affissi in prossimità degli ingressi principali del Parco e sui 23 Pali Luce presenti lungo il Viale interno che si snoda da Via Palestro a Piazza Oberdan.

Gli Artisti:

Manuela Carrano (materia e disegno), Angelo Caruso (scultura e installazioni), Cristiana Fioretti (pittrice e docente a Brera), Francesco Garbelli (Urban Art), Guido Locati (scrittore di aforismi), Lithian Ricci (ricamo e pittura), Cristina Ruffoni (scrittura visuale), il duo artistico Jean Sadao e Tadzia (video e disegni) e Alice Zanin (scultrice della carta).

“Siamo Acqua” prosegue l’intento di “EDEN ON DEMAND” , progetto artistico mutante che invade pacificamente luoghi pubblici della città. L’esposizione potrà essere visitata sino al 12 giugno.

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“Graphiae”, un viaggio nel tempo e nello spazio delle idee https://www.artevarese.com/graphiae-un-viaggio-nel-tempo-e-nello-spazio-delle-idee/ https://www.artevarese.com/graphiae-un-viaggio-nel-tempo-e-nello-spazio-delle-idee/#respond Sat, 20 Apr 2024 08:00:17 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74051 Somma Lombardo – Gianluca Cingolani porta “Graphiae” nella prestigiosa cornice della Porta di Milano dell’aeroporto di Malpensa. Si tratta di un polittico multimediale che fonde la modernità dello strumento artistico con elementi di una cultura lontana. La scrittura cinese millenaria diviene così antropomorfa,  diventando protagonista di un’affascinante narrazione visiva. Con una visione astratta ed enigmatica, […]

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Somma Lombardo – Gianluca Cingolani porta “Graphiae” nella prestigiosa cornice della Porta di Milano dell’aeroporto di Malpensa.

Si tratta di un polittico multimediale che fonde la modernità dello strumento artistico con elementi di una cultura lontana. La scrittura cinese millenaria diviene così antropomorfa,  diventando protagonista di un’affascinante narrazione visiva. Con una visione astratta ed enigmatica, “Graphiae” celebra la grande invenzione della scrittura, trasportando lo spettatore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio delle idee.

I segni diventano simboli e si trasformano in scrittura. Un omaggio alla Cina da cui partono e arrivano numerosi voli del network di Malpensa. Sono infatti 5 le compagnie che collegano lo scalo internazionale di Milano, di cui 4 cinesi e una italiana.

Un’installazione che si inserisce perfettamente nell’ambiente internazionale dell’aeroporto di Malpensa, che continua a consolidare il suo ruolo nodale per i collegamenti intercontinentali. E il 2024 è stato l’anno del ritorno dei voli a lungo raggio, soprattutto verso l’Asia, confermando Malpensa quale porta d’accesso del Nord Italia del continente asiatico.

Tornando all’opera di Cingolani, “Graphiae” rappresenta un’opportunità unica per i passeggeri e gli appassionati d’arte di immergersi in un’esperienza visiva e concettuale straordinaria, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale e artistica dell’aeroporto di Milano Malpensa. Contestualmente rende omaggio a tutti i passeggeri provenienti dalla Cina.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 giugno. (Ph: ufficio stampa Sea).

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Appuntamenti dal 19 aprile 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-19-aprile-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-19-aprile-2024/#respond Fri, 19 Apr 2024 10:30:32 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74002 Bellagio (CO) – L’opera di Sara Montani si caratterizza da sempre dall’unione di materiali e linguaggi differenti. Anche nella nuova personale, dal titolo “Caleidoscopio”, in apertura dal 24 aprile al Centro espositivo Torre delle Arti di Bellagio (inaugurazione alle 17), è possibile ammirare la ricerca poetica dell’artista milanese che nel tempo si è concentrata in […]

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Bellagio (CO) – L’opera di Sara Montani si caratterizza da sempre dall’unione di materiali e linguaggi differenti. Anche nella nuova personale, dal titolo “Caleidoscopio”, in apertura dal 24 aprile al Centro espositivo Torre delle Arti di Bellagio (inaugurazione alle 17), è possibile ammirare la ricerca poetica dell’artista milanese che nel tempo si è concentrata in particolare sugli indumenti, custodi tangibili di esistenza, intimità e valori umani, che rende, di volta in volta protagonisti della sua arte attraverso nuove forme espressive esaltandone il valore simbolico e narrativo. Opere uniche che dialogano con il presente pur rimanendo profondamente radicate nella memoria storica e culturale. L’arte di Sara Montani è nfatti come un viaggio tra passato e presente, un’attenta esplorazione della memoria collettiva attraverso il linguaggio di oggetti d’un tempo che diventano magicamente simboli di una ricerca personale di significato e appartenenza. L’esposizione sarà visitabile sino al 6 maggio. Orari al pubblico: tutti i giorni 10.30-13 / 15.30-18.30; venerdì e sabato apertura anche serale dalle 21 alle 22.30. Tutti i giorni alle 11 visita guidata gratuita con l’artista. Per prenotazioni: 339-1052214.

 

Varese – Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita da oggi, 19 aprile, in sala Veratti.  L’esposizione, organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria, si aprirà al pubblico alle 17 alla presenza di Padre Pietro Ciuciulla, assistente generale dei Missionari comboniani e coordinatore di Fondazione «Nigrizia». L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere l’arte e la storia congolese, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati. Sono esposte oltre 60 sculture e oggetti d’arte tradizionale, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali. L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13 e 14.30-18.30, ingresso gratuito; prenotazioni per scolaresche T. 347.0034534 e 328.0564628. Durante la mostra gli studenti del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo guideranno le scolaresche nelle visite.

 

Tradate – In occasione della Italian Motor Week, iniziativa promossa da ANCI-Città dei Motori, rete di Comuni cui aderisce anche la città, dal 19 al 21 aprile, il Museo Fisogni (sede della più grande collezione al mondo di pompe di benzina antiche e migliaia di oggetti relativi al carburante), ospita la mostra fotografica “Donne e Motori? Gioie e Basta” ideata da Elisabetta Cozzi, presidente del Museo Fratelli Cozzi di Legnano. La mostra, giunta alla II edizione, vuole essere un contributo per combattere le immagini che distorcono la realtà e per superare la cultura discriminatoria. Protagoniste degli scatti sono 20 donne ritratte a bordo delle Alfa Romeo del Museo Fratelli Cozzi dalla fotografa Camilla Albertini. In occasione della mostra si potrà anche visitare e scoprire la collezione Fisogni.Orari al pubblico: venerdì 19 aprile su prenotazione (chiamando il 335-6777118); sabato dalle 14 alle 17.30; domenica 10 – 12 /13.30 -17.30. Sabato e domenica, sempre a Tradate, sarà inoltre possibile visitare il Museo della Motocicletta Frera, aperto dalle 15 alle 18.

 

Milano – Allo Spazio Vito Nesta è in corso “Nella pancia del Guerriero”, mostra a cura di Sara Ricciardi, che racconta l’universo di Alessandro Guerriero e la recente collaborazione del fondatore del movimento Alchimia con il designer pugliese Nesta. La mostra, concepita come un viaggio nel ventre dell’ispirazione di Guerriero, è un percorso da intraprendere senza seguire una linea temporale o altre prescrizioni, affidandosi piuttosto al patchwork di oggetti e di scritte alle pareti, le stesse che rivivono nei fogli accartocciati e gettati a terra in un angolo, come a rimarcare l’invito a cogliere nella vita il valore del fluire mutevole di cose ed emozioni. La mostra è lo sviluppo di Alchimie, la collezione di porcellane e complementi nata proprio dalla collaborazione tra Nesta e Guerriero, i cui elementi ricorrono nell’allestimento arricchito da arredi e creazioni del maestro provenienti da gallerie di tutto il mondo. L’esposizione nella sede di via Ferrante Aporti è visitabile fino al 21 aprile. Orari lunedì -venerdì 10-18.

 

Milano – Fino a domenica 21 aprile, in occasione del Fuori Salone e inserita fra gli eventi del Distretto delle 5 Vie, la mostra “Salvatore Cuschera a tutto tondo”, allestita alla Paula Seegy Gallery accoglie una nuova opera inedita dello scultore, dal titolo Magical form realizzata nel Regno Unito nel 2019. L’opera è perfettamente connessa al tema cardine del Salone del Mobile di quest’anno: “Materia Natura”, che intende approfondire il nesso fra queste due parole in un’ottica sensibile ai principi di sostenibilità. La mostra di Salvatore Cuschera, in calendario fino al 25 aprile si compone di una selezione di 40 opere di medie e piccole dimensioni, a parete e installazioni, prevalentemente inedite. Da questi lavori emerge il profondo legame dell’artista alla natura, agli opposti e all’utilizzo di diversi materiali. Primo fra tutti il ferro che, nonostante la sua durezza e la scarsa malleabilità, viene piegato, forgiato e curvato, risultando talvolta all’apparenza leggero; la sua lavorazione restituisce alle sculture la purezza delle linee, giochi di equilibrio e ritmi armonici. Orari mostra: martedì – sabato, 12 – 19 ; Esposizione scultura “Magical form” 10.30 – 19.30.

 

Barzanò (LC) “Carte d’identità” di Antonella Gerbi in mostra alla Canonica di San Salvatore. Una serie di opere, in particolare sculture, pensate in stretta sinergia con lo spazio espositivo tracciano l’evoluzione di una ricerca, di un percorso che fa da ponte tra passato e futuro. L’artista infatti lavora un materiale ipertecnologico e artificiale , il plexiglass, che innesta su materiali antichi e naturali come marmo e legno, a rappresentare l’ibrida epoca contemporanea e postmoderna in cui organico e inorganico si mescolano per creare qualcosa di nuovo e ancora sconosciuto. La mostra sarà visitabile all’interno della canonica romanica di via Castello fino al 21 aprile con i seguenti orari: giovedì 10-12/18-20, venerdì 18-20, sabato 14-18, domenica 10-12/14-18.

 

Milano – Alla Fondazione ICA sculture e design. Negli spazi espositivi di via Orobia si sono aperte due nuove mostre. Si tratta della prima personale nel capoluogo lombardo dell’artista brasiliana “Erika Verzutti dal titolo “Notizia”. La mostra, a cura di Chiara Nuzzi e Alberto Salvadori include una selezione di diverse opere scultoree realizzate quasi interamente a Milano tra il 2023 e il 2024.  Il titolo, Notizia, si riferisce al forte impatto che la costante circolazione di informazioni esercita sull’artista e sul suo processo creativo. L’altra esposizione, intitolata “La Casa Dentro” a cura di Alberto Salvadori è un progetto espositivo dei designer Formafantasma che presenta una selezione di opere inedite costruite su una riflessione intorno all’idea della casa, esplorata come spazio fisico e come complesso insieme di relazioni umane e tematiche legate all’identità personale e alla memoria collettiva. Fino al 19 luglio. Orari: sabato 12- 19, domenica 19 – 21, martedì: 12- 19, mercoledì 14 – 18, giovedì, venerdì 2 -19. Domenica 21 aprile chiuso. (Ph Andrea Rossetti).

 

MilanoLa Triennale dedica un’ampia retrospettiva al lavoro di Alessandro Mendini con un doppio omaggio all’architetto e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del ‘900. “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”, il titolo della mostra a cura di Fulvio Irace, con allestimento firmato da Pierre Charpin, presenta oltre quattrocento opere in un percorso che si articola in diverse sezioni tematiche dove sono riunite opere di vari formati, materiali e soggetti, provenienti da collezioni pubbliche e private. What? A homage to Alessandro Mendini by Philippe Starck, è invece l’installazione dedicata all’architetto, ideata da Philippe Starck che fino al 16 giugno potrà essere ammirata nell’impluvium della Triennale. Accompagna la mostra un catalogo contenente, oltre al regesto delle opere in mostra e un’ampia selezione di fotografie dei principali progetti di Mendini, una serie di saggi di autori internazionali e testimonianze di committenti e amici con i quali negli anni ha condiviso vicende creative e progettuali. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 13 ottobre, dal martedì alla domenica dalle 11alle 20. (ph. Alessandro Mendini, Io non sono un architetto sono un drago, 2006, Archivio Alessandro Mendini).

 

Milano –  “Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse” è la mostra monografica dedicata al lavoro di Chiara Camoni in corso negli spazi di Pirelli Hangar Bicocca. L’esposizione riunisce il corpus più ampio delle opere dell’artista mai presentato e una serie di nuove produzioni che danno vita a un’architettura di collettività e raccoglimento, ispirata, nelle forme, al giardino all’italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi. Il suo lavoro, che va dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, in particolare la ceramica, si contraddistingue per l’uso di ogget­ti appartenenti al mondo domestico o di ma­teriali organici che l’artista impiega nella sua produzione. Erbe, bacche e fiori, ma anche diversi tipi di argilla e ceneri determinano le tonalità naturali distintive dei suoi lavori e richiamano la terra e la vegetazione che l’ar­tista raccoglie e inserisce nelle sculture. Esposte anche opere figurative ispirate al vocabo­lario dei bestiari medievali realizzate in onice, pietra leccese e alluminio. La mostra è accompagnata da un catalogo monografico che include una documentazione approfondita dell’esposizione con testi critici, saggi e contributi specifici. Fino al 28 luglio. Orari al pubblico: giovedì–domenica 10.30-20.30.

 

Milano –  La Fondazione Nicola Trussardi “veste”, ancora per qualche giorno, gli spazi urbani della città con il progetto “Italia 70 – I Nuovi Mostri”, a cura di Massimiliano Gioni. Un trionfo di immagini realizzate da 70 artisti contemporanei che operano in Italia. Grandi maestri e talenti emergenti, come, per citarne alcuni, Yuri Ancarani e Giorgio Andreotta Calò, Francesco Vezzoli e Monica Bonvicini, Vanessa Beecroft, Tomaso Binga, Giulio Paolini , Giuseppe Penone, Guglielmo Castelli, Francesco Clemente, Giulia Cenci e Petrit Halilaj. Gli artisti sono stati invitati a realizzare un’immagine che, riprodotta su centinaia di manifesti, tappezza strade e piazze cittadine, da un estremo all’altro, dal Cimitero Monumentale al Centro Storico, da City Life a Porta Romana.

 

Olgiate –  Spaziodanseei proroga la chiusura della mostra di Armando Fettolini dal titolo “Imparando a volare” sino al 30 aprile. L’esposizione presenta una serie di opere recenti nelle quali l’elemento distintivo continua a essere la scelta del blu, colore che ormai da tempo caratterizza la ricerca dell’artista. Dipinti che testimoniano il percorso di Fettolini tra figurazione e astrattismo, sogno e realtà, riflessioni e sentimenti. La mostra, allestita nello spazio espositivo di via Oriani, sarà dunque visitabile sino alla fine del mese di aprile nei seguenti orari di apertura: sabato dalle 16 alle 19. Per un ingresso in altri orari è possibile fissare un appuntamento contattando 348-5510909.

 

Busto – “Deformare la realtà” è il titolo della mostra collettiva del Circolo Fotografico Bustese in apertura sabato 20 aprile alla Galleria Boragno di via Milano. Una storia, quella del Circolo che prende avvio nel 1976, da un gruppo di amici  appassionati di fotografia. Si ritrovavano per condividere le immagini e le emozioni. Negli anni questo interesse per gli scatti si è sempre più diffuso, organizzato e sviluppato fino a richiamare e raccogliere numerosi “amici” diventando così la realtà di quello che oggi è il Circolo Fotografico Bustese. L’esposizione “Deformare la realtà” , che si inaugurerà alle 18, a ingresso libero, resterà aperta nel fine settimana nei seguenti orari: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

 

Canegrate – Il Gruppo Artistico Mercurio inaugura “Gemme di Mercurio“, mostra collettiva che dal 20 al 28 aprile si aprirà nelle sale del Palazzo Castelli Visconti con inaugurazione alle 21. Saranno esposte le opere di Daniela Barni, Pierluigi Bellotti, Paola Ceriotti, Giuseppe Clerici, Cinzia Fontana, Walter Grizzi, Laura Lenna, Luigi Magni, Marina Martignoni, Silvia Moroni, Teresa Sapone, Alessandro Sganga, Camilla Sormani, Pino Tenconi, Simona Venkova e Dario Zalunardo. La mostra è visitabile sino al 28 aprile sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.

 

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Dal Congo a Varese: arte, religione e spiritualità in mostra https://www.artevarese.com/dal-congo-a-varese-arte-religione-e-spiritualita-in-mostra/ https://www.artevarese.com/dal-congo-a-varese-arte-religione-e-spiritualita-in-mostra/#respond Fri, 19 Apr 2024 07:00:06 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74026 Varese – Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita dal 19 aprile  in sala Veratti.  L’esposizione, organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria si aprirà al pubblico alle 17 alla presenza di Padre Pietro Ciuciulla, assistente generale dei […]

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Varese – Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita dal 19 aprile  in sala Veratti.  L’esposizione, organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria si aprirà al pubblico alle 17 alla presenza di Padre Pietro Ciuciulla, assistente generale dei Missionari comboniani e coordinatore di Fondazione «Nigrizia». Obiettivo dell’evento è far conoscere l’arte e la storia congolese, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati.

Sono esposte oltre 60 sculture e oggetti d’arte tradizionale, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali.

L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13 e 14.30-18.30, ingresso gratuito; prenotazioni per scolaresche T. 347.0034534 e 328.0564628. Durante la mostra gli studenti del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo guideranno le scolaresche nelle visite. Sono previsti alcuni eventi di approfondimento che si terranno  a Villa Mirabello, dalle 18.15, nelle seguenti date:

 Giovedì 9 maggio: «Sapienze tradizionali ed eredità filosofica europea. forme di coesistenza nella cultura africana», con Florinda Cambria, Università dell’Insubria.

 Mercoledì 5 giugno: «L’Africa e le sue guerre che non fanno notizia. L’Etiopia e la sfida del “dopoguerra”», con Katia Visconti, Università dell’Insubria, Uoldelul Chelati Dirar, Università di Macerata, e Padre Giuseppe Cavallini, Fondazione «Nigrizia».

 Giovedì 12 settembre: «Il cinema in missione: storia e caratteristiche del “cinema missionario”», con Maria Francesca Piredda, Università dell’Insubria.

 Giovedì 3 ottobre: «Sguardi africani: il ruolo dei film festival nella promozione del continente africano», con Maria Francesca Piredda, Università dell’Insubria, Stefano Gaiga, Festival del Cinema africano e oltre di Verona, e Alessandra Speciale, Festival del Cinema africano, d’Asia e America Latina di Milano.

 Giovedì 7 novembre: «Learning from Maputo. lezioni per una riflessione sull’approccio post-coloniale», con Florinda Cambria, Università dell’Insubria, Alice Buoli, Gabriele Pasqui e Laura Montedoro, Politecnico di Milano.

 

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ArteVagando, puntata del 18 aprile 2024 https://www.artevarese.com/artevagando-puntata-del-18-aprile-2024/ https://www.artevarese.com/artevagando-puntata-del-18-aprile-2024/#respond Thu, 18 Apr 2024 21:14:14 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74069 “Festival Fotografico Europeo, è record di visitatori FFE, visitatori da tutta Italia e dall’Estero, Claudio Argentiero “L’hanno paragonato alle manifestazioni internazionali più blasonate” Eccoci a un nuovo appuntamento con Artevagando che questa settimana ha come protagonista la fotografia. In particolare ci occuperemo del Festival Fotografico Europeo, giunto alla 12^ edizione, iniziato dallo scorso mese di […]

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“Festival Fotografico Europeo, è record di visitatori

FFE, visitatori da tutta Italia e dall’Estero, Claudio Argentiero “L’hanno paragonato alle manifestazioni internazionali più blasonate”

Eccoci a un nuovo appuntamento con Artevagando che questa settimana ha come protagonista la fotografia. In particolare ci occuperemo del Festival Fotografico Europeo, giunto alla 12^ edizione, iniziato dallo scorso mese di marzo e che concluderà a fine aprile. Venti le mostre organizzate nei comuni Busto, Castellanza, Legnano, Olgiate e Cairate, alcune delle quali si stanno piano piano avviando alla conclusione. Un’edizione che fin qui ha già visto migliaia di visitatori provenienti da tutte le Regioni d’Italia e dall’estero. Una manifestazione di successo, paragonata alle rassegne internazionali del settore, più blasonate, come ci spiega il Curatore Claudio Argentiero.

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