Il continuo rintocco di una campana, il suono di un martello che cade su un'incudine, il brusio di voci distorte, tracciano la colonna sonora di "Angolo 35" il video di Umberto Corni (Borgomanero, 1982) in proiezione continua presso lo Spazio Arte Giovani nella Biblioteca Comunale di Busto Arsizio, al quale si affiancano una serie di fotografie che danno vita alla personale dal titolo "Esterni per nero", con inaugurazione sabato 4 maggio alle ore 18,30, quale richiamo alla peculiarità creativa del giovane video-foto artista che, dopo aver frequentato il Liceo Artistico Statale di Busto Arsizio, si è iscritto al corso di regia presso la Scuola Civica di Cinema a Milano seguendo, inoltre, il corso "Nuove tecnologie per l'arte" all'Accademia di Belle Arti di Brera.
Attualmente vive e lavora Berlino.

I misurati movimenti di macchina, la stretta angolazione dal basso con cui Umberto Corni riprende le architetture di periferie metropolitane, l'uso sgranato del bianco e nero, tale da eliminare i grigi, portano la percezione visiva a credere che quelle porzioni di masse siano percorse da sussulti, si muovano a seguito di una respirazione minima, a volte affannosa.

Corni compone quadri visivi estremi dove ai volumi vengono accostate componenti segniche, il tutto contenuto in una profondità di campo limitata, oltre la quale è impossibile volgere lo sguardo.

A testimoniare come il lavoro del giovane artista sia scevro da casualità, concorrono alcune fotografie, anch'esse rigorosamente in bianco e nero, dove la ripresa frontale degli edifici pare determinare un tentativo di umanizzazione di quelle porzioni architettoniche concepite e realizzate dall'uomo e che a lui dovrebbero restituire funzionalità.

Abbiamo incontrato Umberto Corni di ritorno da Berlino dove attualmente vive.
"Il bianco e nero è la scelta secca compiuta sia nei video che nelle foto".

"Penso che il bianco e nero sia più reale del reale. Più che una scelta stilistica è una questione formale; il bianco e nero mi fa sentire la realtà più di quanto appaia ai nostri occhi".

"Le sue inquadrature vertono sulle estremità delle forme".
"Si, ma anche sui particolari. Sento che gli estremi mi appartengono, sono parte di me".

"Come spiega la quasi totale assenza della figura umana?"
"Spesso la escludo perché intendo focalizzare la mia attenzione su ciò che l'uomo ha realizzato, nella staticità delle forme sento la presenza del tempo".

"Lei lavora molto anche in post-produzione".
"Trovo che riproporre una realtà rielaborata sia un po' come fare emergere l'anima delle cose".

Umberto Corni – "Angolo 35"
Busto Arsizio – Biblioteca Comunale, Via Marliani 7
Spazio Arte Giovani
Inaugurazione sabato 4 maggio ore 18.30
Fino al 25 maggio
Orari: lunedì e venerdì dalle 9.00 alle 19.00
sabato dalle 9.00 alle 18.00
Ingresso libero