Nella giornata di domenica 19 novembre si è conclusa, con la proclamazione dei vincitori, la seconda edizione del Concorso Biennale di Arti Visive bandito dal Centro Culturale Vittorio Bachelet di Gallarate. Il tema assegnato era il rapporto fra Arte e Spiritualità, la dotazione dei tre premi-acquisto previsti di 500, 400 e 300 Euro.

Hanno partecipato 40 concorrenti, per lo più artisti non professionisti. Grazie al patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e alla collaborazione della Galleria d'Arte Moderna di Gallarate la giuria, qualificata, era costituita da Raimondo Fassa (Assessore alla Cultura del Comune), Emma Zanella (Direttrice della GAM), Giulia Formenti (Consevatrice della GAM), Vittoria Broggini (collaboratrice della GAM), Lilana Bianchi (pittrice, Università del Melo).

Il criterio di valutazione comprendeva tre parametri: aderenza al tema, esecuzione tecnica, innovazione creativa.

E' risultato vincitore Ariel Gretz, di origine tedesca, residente a Gallarate, con l'opera Segnaletica stradale 2006. In effetti, non si tratta di un dipinto tradizionale ma di un oggetto della strada – il cartello ottagonale rosso con la scritta "STOP" – da cui il colore è stato parzialmente raschiato, con effetti espressivi nuovi dati dall'affiorante lamiera.

La motivazione della giuria, se è condivisibile laddove parla della "…capacità di risignificare gli oggetti della quotidianità…", meno convince quando riconosce all'opera in questione la "…originalità dell'interpretazione…" data al tema, tema piuttosto vago a dire il vero ma, se la spiritualità ancora un senso ha, difficilmente esperibile in una segnaletica concettualmente trasformata in altro da quel che era.

Al secondo posto si è piazzata l'opera Senza titolo di Alberto Peruzzotti (da Sesto Calende), un dittico materico-pittorico  allusivo al rapporto fra terra e cielo, mentre il terzo e ultimo premio è andato a Vittorio Pieroni (da Solbiate Arno) con il quadro Lux aeterna, il più tradizionale dei tre, d'impronta surreale.

Mentre i primi due verranno acquisiti (non è chiaro se anche esposti) dalla raccolta del Teatro Nuovo di Madonna in Campagna, nel ridotto del quale si è allestita la mostra delle opere in concorso, Pieroni ha preferito ritirare il suo dipinto, rinunciando al premio.

Raimondo Fassa ed Emma Zanella sono intervenuti alla premiazione, soffermandosi su alcune considerazioni: l'Assessore alla Cultura ravvisa nell'arte amatoriale l'humus sul quale germoglia la ricerca degli artisti professionisti nonché la spia della coscienza artistica sedimentata nella società.

La direttrice della GAM ha ribadito l'ampio spettro di possibilità del tema proposto
, rivendicando la sperimentazione e la non convenzionalità del linguaggio fra i criteri che hanno guidato le scelte della giuria.

Scelte che, soprattutto per quanto riguarda il primo premio, hanno suscitato non poche perplessità, fra il pubblico e fra gli stessi artisti. Forse è il caso di dire "stop" ai concorsi d'arte in cui non è credibile l'ammontare del premio,  l'assunto di partenza e il destinatario.

Segnaletica stradale 2006 non fa certo scandalo ed è un'opera più scaltra che nuova. Forse, è l'emblema involontario di dove sia arrivata l'arte visiva contemporanea, a furia di contaminarsi con altri linguaggi, trescando con tutti e tradendo, in ultima analisi, lo spirito.