'Cose stanche', 1973'Cose stanche', 1973

Più espressione – Dal figurativo all'astratto, un passaggio comune a molti. Segni, macchie di colore, tratti che hanno un perchè se guidati dall'emozione di chi ha saputo in passato raccontare le stesse emozioni in modo figurativo. Un desiderio di aggiungere la forza dell'espressione, di dire qualcosa: 'quando non vai a cercare il modo più bello per esprimerti ma sei unicamente preoccupato di esprimere il concetto', confessa il pittore riguardo la metamorfosi del suo linguaggio artistico. Premessa questa, che introduce Gianluigi Sommaruga, artista gallaratese di nascita, che da sabato 8 novembre sarà ospite della Galleria Arte Armanti di Varese.

'Oltre' le forme i segni di un vissuto – 'Voi siete il vostro desiderio stimolante e recondito. Il vostro desiderio è la vostra volontà. La vostra volontà è la vostra azione. La vostra azione è il vostro destino' (Brihadaranya Upanishad). Giuseppina De Maria, presenta Gianluigi Sommaruga in catalogo partendo proprio da questa citazione. 'In lui desiderio e passione sono divenuti e restano azioni veicolanti di un proficuo percorso umano e professionale ed hanno inciso profondamente nel suo destino', continua la critica. Testimone a colori di ciò che accade nell'esistenza di ogni individuo, fino a raccontare l'evoluzione del mondo.

'Strip', 2000, Coll. Ranghi'Strip', 2000, Coll. Ranghi

Maggio 2008 – Uno sguardo a Sommaruga nella testimonianza di un amico, prima che critico d'arte, Ambrogio Chiari: "Non vuol essere nè essere chiamato 'maestro': è una tentazione che ha sollecitato molti anche e, forse, soprattutto in questi ultimi decenni. Modestia? No, saggezza e realismo. Altri ha reputato maestri, quelli che ha avuto la fortuna, o meglio il privilegio di poter frequentare: da Guttuso ad Afro Basaldella, da Fiume ad Adelio Colombo, che lui reputa quale padre per il suo essere pittore". Anche lo stesso artista ricorda l'importanza che hanno avuto questi incontri per la sua trasformazione artistica: "Ho avuto la fortuna di conoscere Renato Guttuso nel suo studio varesino, ma soprattutto Afro Basaldella agli inizi degli anni '60. Quelli erano anche gli anni in cui conoscendo un restauratore attivo ad Assisi, avevo la possibilità di salire sui ponteggi per i restauri nella Basilica, e vedere da vicino gli affreschi eseguiti da Giotto. Lì ho pensato che rileggendo un piccolo frammento di quelle immagini, potevano diventare opere astratte. Così ho dato una svolta alla mia arte".

La storia italiana – Una sorta di mostra antologica quella che presenta Sommaruga da Armanti. "Ho iniziato a dipingere molti anni fa – confessa l'artista – seguendo il filone della pittura figurativa. Nel momento in cui ho deciso di dedicarmi all'informale, circa trent'anni fa, le soddisfazioni son cresciute. Non più quello che vedevo, ma quello che sentivo". Gianluigi Sommaruga ha recentemente esposto i suoi lavori a Bonn e a San Francisco; una nuova mostra in California lo aspetta per la primavera 2009. "All'estero, in America in particolare l'arte astratta è più apprezzata che in Italia. Noi facciamo più fatica a comprenderla, forse a causa della ricchissima storia che abbiamo alle spalle e che caratterizza in particolare il nostro Paese", spiega l'artista.

'Personale di Gianluigi Sommaruga'
8 novembre – 4 dicembre 2008
inaugurazione sabato 8 novembre ore 17.30
Galleria Arte Armanti
Via Avegno, 1
Varese
tel. 0332-231241
orari: 9.00-12.30/15.00-19.00
domenica e lunedì su appuntamento
presentazione a catalogo Giuseppina De Maria