Qui di seguito trovate la prima parte del video relativo al mio viaggio in Giappone compiuto nella primavera del 2019. Abbiamo girato per due settimane privilegiando le mete “spirituali”, templi, passeggiate nella natura, rispetto ad un Giappone “tecnologico”, più consueto, fatto di città, negozi e novità commerciali. La scelta è stata ampiamente ripagata dalle piacevoli sensazioni ricevute in luoghi di pace inattesi e inconsueti. Questo popolo è capace di grande bellezza interiore e lo dimostra con un piccolo edificio sacro o un giardino in ogni angolo, persino nelle metropoli più affollate. Non si ha mai la sensazione di caos anche prendendo i mezzi pubblici. Ordine, pacatezza e serenità sembrano regnare ovunque. Ritornando a casa, rientrati nella nostra quotidianità ci è venuto spontaneo pensare “ma quindi dove abbiamo sbagliato noi?” Perché là pare tutto così perfetto e in Italia non riusciamo mai a far quadrare le cose, a finire le opere pubbliche, a produrre oggetti che siano realmente funzionali ai nostri bisogni? Tra le molte “stranezze” che abbiamo incontrato ricordo dei seggiolini per neonati nei bagni pubblici che consentono di usufruire del bagno “appoggiando” il bimbo in tutta sicurezza e soprattutto permette ad una persona sola con un bambino al seguito di girare tranquillamente per la città. Questo piccolo accorgimento è un grande segnale: significa pensare alle esigenze reali delle persone. Basta poco per migliorare la vita!

Riporto i nomi delle più importanti città e località toccate dal viaggio, in modo che possiate anche voi visitarle, almeno virtualmente, ricercandole attraverso la rete: Osaka quartiere Ebisu Bashi (vicino al canale), Ebisu Bridge, Quartiere Dotonbori, Tempio Hozen-Ji, Koyasan – Monte Koya (Montagna Sacra e Cimitero), Daimon, Tempio Daenin, Mausoleo di Kobodashi, Nara (Parco dei Cervi), Pagoda a 5 piani, Chunkon-do, Tokon-do, Giardino botanico, Kasuga Temple, Todaji, Kyoto, Visita guidatta all casa Nijo Jinya, Arashi Yama, Tempio Seiryo-ji, Adashino nenbutsu-ji (tombe dei morti senza nome), Gio-ji, Tenriu-ji (giardino), Bosco di Bambù, Adashino, Santuario di Fushimi Inari-taisha, Tempio Sanjusangendo a Kyoto, Valle del Kiso (camminata su sentiero da Magome a Tsumago), Visita villaggio di Tsumago, Treno Shinkansen Nagoya – Odawara, Hakone (città termale sulle colline) Trenino – Funicolare – Funivia (da Sounzan a Togendai) parco geologico con fenomeni vulcanici, Attraversata in galeone del lago, escursione in barca a remi, Kamakura, Daibutsu (escursione a piedi sulle colline), Tempio Zeniarai Benten (Grotta della buona sorte), Daibutsu, Hase dera, Tokyo quartiere Roppongi Hills, MORI Museo di Arte Contemporanea presso la Roppongi Hills Mori Tower (54 piani). Totale 14 giorni compreso il viaggio. Periodo ideale: aprile – maggio.

Anziché i consueti aforismi visto che ci troviamo in Giappone, vi propongo tre haiku. Si tratta di brevissimi elaborati poetici nati in Giappone nel XVII secolo. Generalmente sono composti da tre versi per complessive diciassette more (differenti dalle nostre sillabe), secondo uno schema metrico prestabilito schema 5/7/5. Sono componimenti dell’anima, che raccontano le emozioni delle stagioni, la precarietà dell’uomo e la magia della quotidianità.

Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole. Matsuo Basho (1644 – 1694)

Le nubi di tanto in tanto ci danno riposo mentre guardiamo la luna. Matsuo Basho (1644 – 1694)

E’ un mondo di sofferenza: eppure i ciliegi sono in fiore. Kobayashi Issa (1763-1827)

Ecco infine un brano tratto dal mio racconto Daimon – La Magia del Mondo Fluttuante, contenuto nella raccolta Un Albergo a Mille Stelle, Aporema Edizioni, 2020.
«Certo, è questa la direzione. Continua così ma ricordati che il mondo va avanti anche se tu non ti affanni.» «Tutte le volte che qualcosa non funziona dovresti cercare di tornare al tuo momento prediletto, alla tua meraviglia. La felicità è la nostra casa, dove abita la luce, la calma, il nostro Daimon. Riscopri la parte migliore di te: è lei che ti riporta sulla via dell’armonia. Quando ti senti infelice cerca di recuperare il valore delle relazioni, riafferrare il senso del tempo, respirare in maniera consapevole, nutrirti di pensieri positivi, interrompere le negatività appena si presentano alla porta. E soprattutto smettere di lamentarsi: quello sì che è tempo sprecato. Non ci si convince di essere felici. Alla felicità ci si allena. Circondati di persone che meritano la tua attenzione e vivi il più possibile nella natura: ricorda che esiste una relazione tra ambiente esterno e umore interno…» Tokyo, 6 maggio 2019.

Ivo Stelluti,
Il Viaggiator Curioso