Alcuni spazi espositivi nelle Regioni diventate gialle hanno riaperto al pubblico, altri potrebbero essere temporaneamente chiusi. Chiedete sempre conferma contattando le sedi.

 

Varese – “American Illusions” è il titolo della tripersonale che apre al pubblico sabato 6 febbraio negli spazi della galleria Punto sull’Arte. L’esposizione si concentra, in particolare, sulla veduta urbana attraverso le voci di tre artisti che, affidandosi a differenti tecniche, invitano a riflettere sul potere persuasivo dell’immagine, sul suo grado di veridicità e sulle trappole della percezione. In mostra le opere del francese Jean-Marc Amigues che costruisce le sue visioni con una verosimiglianza chirurgica per poi immergerle in una nebbia di velature che confondendo i contorni crea atmosfere noir mentre il ribaltamento della prospettiva apre ampie zone di vuoto con richiami all’astratto. Invita invece a una sfida concettuale Claudio Filippini con le sue millimetriche vedute di dettagli pittorici che contraddicono l’apparenza iperrealista comunicando vibrazioni sonore e suggestioni. Sulle vedute aeree spogliate dalla presenza umana e di ogni dettaglio superfluo si concentra la ricerca di Andrea Gnocchi che riducendo le architetture a contrappunti astratti di bianchi e di neri lascia dilagare cromatismi impossibili che enfatizzano il senso di irrealtà. Accompagna la mostra un catalogo bilingue con la riproduzione delle opere esposte e il testo della curatrice Alessandra Redaelli. Al vernissage, che si terrà dalle 15 alle 20 solo su appuntamento, sarano presenti gli artisti Claudio Filippini e Andrea Gnocchi. Fino al 6 marzo. Orari: martedì – sabato: 10-13/15-19. Per informazioni: 0332 320990 / info@puntosullarte.it.

Varese – “…e quindi uscimmo a riveder le stelle- Dante nel presente tra Natura e Sociale” è la collettiva che da venerdì 5 febbraio si apre in sala Veratti. L’esposizione, a cura di Fabrizia Buzio Negri, organizzata in occasione del settecentesimo anniversario della morte del sommo Poeta, vede coinvolti trenta artisti che si sono ispirati alle visioni legate alla Divina Commedia. Ognuno ha interpretato le proprie emozioni con differenti linguaggi, stili e tecniche, rispondendo allo stimolante tema della mostra, con la scelta di vari passaggi delle tre Cantiche, calandosi in quel viaggio dell’anima compiuto dall’Alighieri. E’ possibile ammirare il percorso della collettiva anche attraverso un filmato realizzato da Guido Nicora sui versi dalla “Commedia” di Dante, il reading dell’attrice Gloria Dusi e i testi del curatore tratti dal catalogo (https://youtu.be/Tty6vUa2OM0). Fino al 28 febbraio; orari: mercoledì -giovedì-venerdì dalle 15 alle 17.

Masnago – La mostra “Nel salotto del collezionista” con capolavori di Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Giacomo Balla e Adolfo Wildt riapre al pubblico.L’esposizione, curata dallo storico dell’arte Sergio Rebora, è un affresco dello spirito e dei valori di un’epoca, un viaggio di scoperta della Varese di fine Otto e inizio Novecento, dove si fondono e si intrecciano crescita, arte e mecenatismo. Il percorso si snoda attraverso dipinti, sculture e oggetti d’arte decorativa e archeologici. A cavallo dei due secoli, esponenti della borghesia locale si affacciano al collezionismo con raccolte di grande pregio. Come ad esempio quella dei coniugi Bonazzola, poi destinata al comune di Varese, oppure la raccolta di Guido Rossi, imprenditore tessile originario di Gallarate, andata ad arricchire il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Fino al 2 maggio; orari di apertura :dal martedì al venerdì 9.30 – 12.30/14 alle 18, nel rispetto delle indicazioni previste dalle disposizioni vigenti.

Busto Arsizio – Venerdì 5 febbraio, alle 17.30 nel cortile di Palazzo Marliani Cicogna, si inaugurano le due mostre allestite nelle sale delle Civiche Raccolte d’Arte. Si tratta dell’esposizione intitolata “Giuseppe Bossi e Raffaello – Opere dalle Collezioni civiche e private”, (presentata online la settimana scorsa) collegata alla mostra allestita a Milano al Castello Sforzesco e resa possibile grazie alla sinergia con collezionisti privati, che racconta l’influenza che il maestro urbinate ebbe sull’opera artistica di Bossi. Oltre a disegni, dipinti e documenti sono esposte, per la prima volta, alcune preziosità come una lettera inviata a Bossi da Antonio Canova. A seguire la presentazione della mostra “La voce del corpo”, una raccolta di sculture di Paola Ravasio, programmata nell’ambito della rassegna “Uno spazio per l’arte”. Saranno presenti l’artista e il suo maestro Pietro Scampini, autore della scultura “Ombre” installata  in piazza Vittorio Emanuele II.  Le mostre proseguirano fino al 6 marzo. Orari di apertura: martedì, mercoledì e giovedì 14.30-18.30; venerdì 9.30- 13 /14.30 – 18.

Milano – Twenty14 presenta, nelle sale di via Saffi, la prima mostra italiana dell’artista tedesca Alina Maria Frieske intitolata “Abglanz”, che in tedesco significa riflesso. L’esposizione raccoglie una serie di collage in cui centinaia di frammenti presi da varie fotografie vengono assemblati in nuove immagini, come fossero pezzi di diversi puzzle, mescolati e abbinati in un unico tableau. Si tratta di un corpus di lavori che ci rimanda al mondo digitale nella forma, ma nella pratica ammicca alla tradizione pittorica. Attraverso queste composizioni Alina Frieske tira le fila della nostra percezione su più livelli, lasciando lo spettatore incerto sull’oggetto del suo sguardo. I soggetti ai quali fa riferimento l’artista sono prevalentemente domestici e il materiale di base con cui sono costruiti proviene da immagini caricate su piattaforme di condivisione online e social network. Queste, combinate tra loro, si mimetizzano nella loro reciproca imitazione. Quali figure rimangono riconoscibili e quali si perdono nella folla? Il lavoro di Alina Frieske esplora i confini tra individuo e massa, tra elementi figurativi e illusione. La mostra è integrata con un’approfondimento digitale in partnership con la piattaforma Art Curator Grid. Fino al 31 marzo.

Milano – “Ritorno al Barocco. Fontana Leoncillo Melotti” è la mostra ospitata nelle sale della galleria ML Fine Art Matteo Lampertico che con questa esposizione apre le porte della sua nuova sede di via Montebello. La mostra, a cura di Andrea Bacchi, è dedicata alle influenze della cultura barocca su alcuni dei più importanti maestri dell’arte italiana del Novecento. Per la prima volta preziose opere in ceramica realizzate tra gli anni Quaranta e Sessanta dai tre artisti sono state esaminate e indagate alla luce dei rapporti con la scultura e la pittura barocca. L’esposizione che rimarrà in calendario sino l’11 aprile è visitabile da lunedì a venerdì 10-13 / 15-19.

Milano – Con venti opere in plexiglass acrilico, alcune delle quali realizzate appositamente per l’occasione, Regine Schumann torna per la sua seconda personale alla Dep Art Gallery. L’esposizione, a cura di Alberto Zanchetta, intitolata“Chromasophia”, neologismo che unisce le parole Colore e Sapienza; quella “sapienza del colore” che l’artista ha maturato nel corso degli anni con l’intento di offrire allo spettatore infinite possibilità combinatorie, tutte sorprendenti. Per la prima volta in Italia viene esposta la recente serie “Moons”, nata dalle urgenze espressive dell’artista emerse nei primi mesi della pandemia all’interno dei quali vi sono i temi della distanza e della vicinanza o, meglio,  il desiderio insoddisfatto di allontanarsi. In mostra anche un’opera realizzata in esclusiva per Dep Art Gallery, dedicata al capoluogo lombardo in edizione limitata. La particolarità dell’opera della Schumann è nell’assemblaggio di lastre in plexiglass acrilico dalle quali ottiene una molteplicità di sfumature, che si originano in base all’interazione tra il primo piano, lo sfondo e il perimetro. A seconda delle condizioni spaziali e atmosferiche, i colori si intensificano, si compenetrano e si riverberano vicendevolmente, sottoponendo lo sguardo del fruitore a cambiamenti graduali oppure repentini. Attraverso l’impiego dei raggi UV le superfici rivelano inoltre delle gradazioni latenti. Fino al 30 marzo con i seguenti orari: da martedì a sabato 10.30 – 19; chiuso domenica e lunedì, salvo diverse disposizioni governative.

Milano – “The Weather was Mild on the Day of my Departure” è il titolo della mostra di Paolo Parisi  allestita nelle sale della Building. Il progetto è costituito da quattro nuovi cicli di opere che riflettono sulla pratica della pittura e che rappresentano gli ultimi tre anni dell’intensa ricerca dell’artista. Alle opere del 2018-2020 si aggiungono quattro sculture e un video del 2013 che condividono la stessa riflessione allargata sull’oggetto quadro e sulla relazione di quest’ultimo con il contenitore in cui si inserisce. L’esplorazione dei temi dell’eredità del Modernismo e della pittura monocroma e soprattutto del viaggio, fisico e mentale, inteso come scoperta e condivisione del mondo con “l’altro diverso da sé”, legano tutte le opere. L’esposizione, negli spazi di Via Monte di Pietà e a cura di Lorenzo Bruni, è programmata fino al 6 marzo.

Milano – Made4Art inaugura la nuova sede di Via Ciovasso con la personale dedicata all’artista Stefano Paulon intitolata “Vuoti solidi”. Esposta una selezione di lavori realizzati in acrilico, pigmento puro e cera naturale su composto cementizio, composizioni tridimensionali basate su un ricercato equilibrio tra le forme e i colori, fra pieni e vuoti, materiale e immateriale. La produzione di Paulon si caratterizza da un rigoroso minimalismo basato sul rapporto tra figure geometriche diverse e sull’alternanza del grigio e del nero che rivela la volontà dell’artista di indagare, attraverso lo studio delle superfici e della forma, l’ambiente, i suoi confini spaziali e gli equilibri armonici che li governano. Opere che uniscono pittura, scultura e poesia, lavoro manuale e progettazione attraverso moderne tecnologie informatiche in una ricerca incessante di un’arte capace di possedere una sorta di “riconoscibilità universale”. Fino al 18 febbraio su appuntamento scrivendo a info@made4art.it. Orari: lunedì 15 – 19.30, martedì – venerdì 10 – 19.30, sabato ore 15 – 18.

Milano – Il giro del mondo in 50 passi. Viaggiare in questo momento è un ricordo, ma grazie alla grande installazione di Daniele Sigalot allestita all’aeroporto di Milano Malpensa Terminal 1, è possibile vedere e vedersi nelle città e nei viaggi fatti o che vorremmo fare. Grazie a “Un ritratto di chiunque, ovunque”, questo il titolo dell’opera, l’artista trasforma le città in grandi specchi capaci di coinvolgere e stravolgere l’immagine di chi vi si riflette. L’installazione, nata dalla collaborazione tra l’artista e l’azienda Wetzel&Magistris, consiste in 12 mappe di altrettante città (Da New York a Sydney, da Istanbul a Barcellona) incise al laser su lastre di acciaio lucido e disposte in un cerchio di 35 metri di diametro. Quando qualcuno si specchia l’immagine restituita è un caleidoscopio di lineamenti rimodellati e plasmati dalle strade e dagli edifici della città incisa sull’acciaio.L’evento, curato da Luca Beatrice, potrà essere ammirato fino al 30 giugno.

Mantova – La Galleria di Palazzo Ducale ospita l’antologica di Gastone Biggi intitolata “Il tempo della natura, gli spazi della realtà”. La mostra raccoglie una cinquantina di opere, partendo dai lavori della fine degli anni ’50 fino a quelli degli anni 2000 raccontando il modo in cui Biggi, (classe 1925) scomparso nel 2014, si confronta con lo spazio naturale e quello mentale. L’esposizione, a cura di Giovanni Granzotto e Leonardo Conti, è in programma fino al 7 febbraio con i seguenti orari: martedì – domenica dalle 8.45 alle 19.15.

Cuneo – ” E luce fu. Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Renato Leotta” è la mostra ospitata nelle sale del Complesso Monumentale di San Francesco in via Santa Maria.L’esposizione raccoglie quattro importanti opere in cui è protagonista la luce, realizzate da altrettanti artisti, lavori appartenenti alle Collezioni del Castello di Rivoli. La mostra prosegue così la collaborazione tra i due Enti avviata lo scorso anno e nata con l’itento di promuovere nel territorio cuneese la conoscenza dei lavori artistici del Museo. Le opere degli artisti in mostra sono installate in relazione con gli spazi della Chiesa dove, al centro della navata, i visitatori sono accolti da “Feu d’artifice” (Fuoco d’artificio) storica opera realizzata da Giacomo Balla nel 1917, durante gli anni di adesione al Futurismo. Protagonisti i volumi geometrici che si illuminano in relazione con la musica di Igor Stravinskij. “Ambiente spaziale” (1967, di Lucio Fontana) offre agli spettatori un’esperienza totale dello spazio, psicologica e fisica, nella quale ciascuno è a tu per tu con se stesso. L’abside è animata da “The sun has no money”, realizzata nel2008 da Olafur Eliasson con giochi di luci e ombre che evocano geometrie celesti, producendo l’esperienza di uno spazio condiviso. Il percorso della mostra si conclude con “Sole” di Renato Leotta (2019-2020), installazione realizzata con fari di automobili dismesse che illuminano specifici dettagli dell’architettura e delle decorazioni della Chiesa. Fino al 14 febbraio.Orari: da martedì a sabato 15.30-18.30; domenica 10.30-18.30.

Torino – E’ allestita nella Sala Atelier di Palazzo Madama la mostra dossier “Ritratti d’oro e d’argento”, che da venerdì 5 febbraio si apre al pubblico. L’esposizione presenta una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, provenienti da tutte le diocesi del Piemonte e raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali, oltre ad alcuni esemplari dalla Svizzera e dall’Alta Savoia. I busti e le teste di reliquiario sono presentati in ordine cronologico, dal più antico, la santa Felicola dell’abbazia di Sainte-Marie d’Aulps (Haute-Savoie) alla santa Margherita del Musée d’art et d’histoire di Ginevra, un busto ligneo del 1500 circa, improntato al nuovo realismo di radice fiamminga. Tra questi due estremi, è possibile ammirare una galleria di volti realizzati da artisti di estrazioni culturali diverse, che mostrano le differenti sfaccettature di questa tipologia: dal gotico, al tardogotico, al naturalismo pieno della seconda metà del Quattrocento. Fino al 12 luglio; orari di apertura: mercoledì e giovedì 11-19; venerdì 11-20.

Firenze – Una corposa selezione di circa settanta disegni accanto a grafiche e sculture rende omaggio a Henry Moore nella mostra ” Il disegno dello scultore”, allestita nelle sale del museo del 900. Il maestro della scultura inglese torna nel capoluogo toscano con una mostra preparata negli ultimi due anni dal direttore dell’istituzione fiorentina in collaborazione con la direzione scientifica della Fondazione Moore. Le forme naturali, rocce, ciottoli, radici e tronchi , gli animali, ma anche i teschi e la relazione tra il creatore e la materia, esemplificata anche dai disegni che ritraggono le mani dell’artista o l’artista al lavoro nel paesaggio, divengono il fulcro della mostra. Traendo spunto da una rilettura di alcuni temi centrali nella produzione di Moore, l’esposizione intende proporre un approfondimento sul valore del disegno nella sua pratica e sulla sua relazione con la scultura. Fino al al 18 luglio; orari: lunedì,martedì, mercoledì e venerdì 11- 19; giovedì 11- 14.

Varese – “100 metri intorno a me” – angoli nascosti e sconosciuti visti con l’occhio del fotografo è il titolo del quarto progetto fotografico online proposto dal Foto Club Varese APS. Come sempre la partecipazione è aperta a tutti gli appassionati di fotografia. Le immagini prodotte, in bianco/nero o a colori, devono essere scattate nelle immediate vicinanze del luogo in cui si vive  per scoprire angoli nascosti, particolari e curiosità che la fretta della quotidianità spesso porta a ignorare. Ogni autore potrà consegnare tre immagini inviando il materiale (fino al 15 febbraio) a info@fotoclubvarese.it indicando il nome e il luogo o l’associazione di appartenenza. Le fotografie saranno pubblicate sui profili social Facebook Foto Club Varese APS – Instagram fotoclubvarese.

Busto A. – Prosegue la mostra online del Cab – Centro Artecultura Bustese organizzata nel corso della chiusura delle sedi espositive. I lavori sono stati postati e tuttora vengono pubblicati quotidianamente sulla pagina facebook dell’associazione. Una rassegna di emozioni declinata nei diversi stili, linguaggi e tecniche. Il Cab è un’associazione nata nel 1977 con lo scopo di creare occasioni sempre nuove per diffondere l’arte a tutti i suoi livelli.  Info: bustocab@gmail.com.