Senza categoria Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/senza-categoria/ L'arte della provincia di Varese. Fri, 19 Apr 2024 09:10:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.4 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Senza categoria Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/senza-categoria/ 32 32 Appuntamenti dal 19 aprile 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-19-aprile-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-19-aprile-2024/#respond Fri, 19 Apr 2024 10:30:32 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74002 Bellagio (CO) – L’opera di Sara Montani si caratterizza da sempre dall’unione di materiali e linguaggi differenti. Anche nella nuova personale, dal titolo “Caleidoscopio”, in apertura dal 24 aprile al Centro espositivo Torre delle Arti di Bellagio (inaugurazione alle 17), è possibile ammirare la ricerca poetica dell’artista milanese che nel tempo si è concentrata in […]

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Bellagio (CO) – L’opera di Sara Montani si caratterizza da sempre dall’unione di materiali e linguaggi differenti. Anche nella nuova personale, dal titolo “Caleidoscopio”, in apertura dal 24 aprile al Centro espositivo Torre delle Arti di Bellagio (inaugurazione alle 17), è possibile ammirare la ricerca poetica dell’artista milanese che nel tempo si è concentrata in particolare sugli indumenti, custodi tangibili di esistenza, intimità e valori umani, che rende, di volta in volta protagonisti della sua arte attraverso nuove forme espressive esaltandone il valore simbolico e narrativo. Opere uniche che dialogano con il presente pur rimanendo profondamente radicate nella memoria storica e culturale. L’arte di Sara Montani è nfatti come un viaggio tra passato e presente, un’attenta esplorazione della memoria collettiva attraverso il linguaggio di oggetti d’un tempo che diventano magicamente simboli di una ricerca personale di significato e appartenenza. L’esposizione sarà visitabile sino al 6 maggio. Orari al pubblico: tutti i giorni 10.30-13 / 15.30-18.30; venerdì e sabato apertura anche serale dalle 21 alle 22.30. Tutti i giorni alle 11 visita guidata gratuita con l’artista. Per prenotazioni: 339-1052214.

 

Varese – Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita da oggi, 19 aprile, in sala Veratti.  L’esposizione, organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria, si aprirà al pubblico alle 17 alla presenza di Padre Pietro Ciuciulla, assistente generale dei Missionari comboniani e coordinatore di Fondazione «Nigrizia». L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere l’arte e la storia congolese, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati. Sono esposte oltre 60 sculture e oggetti d’arte tradizionale, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali. L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13 e 14.30-18.30, ingresso gratuito; prenotazioni per scolaresche T. 347.0034534 e 328.0564628. Durante la mostra gli studenti del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo guideranno le scolaresche nelle visite.

 

Tradate – In occasione della Italian Motor Week, iniziativa promossa da ANCI-Città dei Motori, rete di Comuni cui aderisce anche la città, dal 19 al 21 aprile, il Museo Fisogni (sede della più grande collezione al mondo di pompe di benzina antiche e migliaia di oggetti relativi al carburante), ospita la mostra fotografica “Donne e Motori? Gioie e Basta” ideata da Elisabetta Cozzi, presidente del Museo Fratelli Cozzi di Legnano. La mostra, giunta alla II edizione, vuole essere un contributo per combattere le immagini che distorcono la realtà e per superare la cultura discriminatoria. Protagoniste degli scatti sono 20 donne ritratte a bordo delle Alfa Romeo del Museo Fratelli Cozzi dalla fotografa Camilla Albertini. In occasione della mostra si potrà anche visitare e scoprire la collezione Fisogni.Orari al pubblico: venerdì 19 aprile su prenotazione (chiamando il 335-6777118); sabato dalle 14 alle 17.30; domenica 10 – 12 /13.30 -17.30. Sabato e domenica, sempre a Tradate, sarà inoltre possibile visitare il Museo della Motocicletta Frera, aperto dalle 15 alle 18.

 

Milano – Allo Spazio Vito Nesta è in corso “Nella pancia del Guerriero”, mostra a cura di Sara Ricciardi, che racconta l’universo di Alessandro Guerriero e la recente collaborazione del fondatore del movimento Alchimia con il designer pugliese Nesta. La mostra, concepita come un viaggio nel ventre dell’ispirazione di Guerriero, è un percorso da intraprendere senza seguire una linea temporale o altre prescrizioni, affidandosi piuttosto al patchwork di oggetti e di scritte alle pareti, le stesse che rivivono nei fogli accartocciati e gettati a terra in un angolo, come a rimarcare l’invito a cogliere nella vita il valore del fluire mutevole di cose ed emozioni. La mostra è lo sviluppo di Alchimie, la collezione di porcellane e complementi nata proprio dalla collaborazione tra Nesta e Guerriero, i cui elementi ricorrono nell’allestimento arricchito da arredi e creazioni del maestro provenienti da gallerie di tutto il mondo. L’esposizione nella sede di via Ferrante Aporti è visitabile fino al 21 aprile. Orari lunedì -venerdì 10-18.

 

Milano – Fino a domenica 21 aprile, in occasione del Fuori Salone e inserita fra gli eventi del Distretto delle 5 Vie, la mostra “Salvatore Cuschera a tutto tondo”, allestita alla Paula Seegy Gallery accoglie una nuova opera inedita dello scultore, dal titolo Magical form realizzata nel Regno Unito nel 2019. L’opera è perfettamente connessa al tema cardine del Salone del Mobile di quest’anno: “Materia Natura”, che intende approfondire il nesso fra queste due parole in un’ottica sensibile ai principi di sostenibilità. La mostra di Salvatore Cuschera, in calendario fino al 25 aprile si compone di una selezione di 40 opere di medie e piccole dimensioni, a parete e installazioni, prevalentemente inedite. Da questi lavori emerge il profondo legame dell’artista alla natura, agli opposti e all’utilizzo di diversi materiali. Primo fra tutti il ferro che, nonostante la sua durezza e la scarsa malleabilità, viene piegato, forgiato e curvato, risultando talvolta all’apparenza leggero; la sua lavorazione restituisce alle sculture la purezza delle linee, giochi di equilibrio e ritmi armonici. Orari mostra: martedì – sabato, 12 – 19 ; Esposizione scultura “Magical form” 10.30 – 19.30.

 

Barzanò (LC) “Carte d’identità” di Antonella Gerbi in mostra alla Canonica di San Salvatore. Una serie di opere, in particolare sculture, pensate in stretta sinergia con lo spazio espositivo tracciano l’evoluzione di una ricerca, di un percorso che fa da ponte tra passato e futuro. L’artista infatti lavora un materiale ipertecnologico e artificiale , il plexiglass, che innesta su materiali antichi e naturali come marmo e legno, a rappresentare l’ibrida epoca contemporanea e postmoderna in cui organico e inorganico si mescolano per creare qualcosa di nuovo e ancora sconosciuto. La mostra sarà visitabile all’interno della canonica romanica di via Castello fino al 21 aprile con i seguenti orari: giovedì 10-12/18-20, venerdì 18-20, sabato 14-18, domenica 10-12/14-18.

 

Milano – Alla Fondazione ICA sculture e design. Negli spazi espositivi di via Orobia si sono aperte due nuove mostre. Si tratta della prima personale nel capoluogo lombardo dell’artista brasiliana “Erika Verzutti dal titolo “Notizia”. La mostra, a cura di Chiara Nuzzi e Alberto Salvadori include una selezione di diverse opere scultoree realizzate quasi interamente a Milano tra il 2023 e il 2024.  Il titolo, Notizia, si riferisce al forte impatto che la costante circolazione di informazioni esercita sull’artista e sul suo processo creativo. L’altra esposizione, intitolata “La Casa Dentro” a cura di Alberto Salvadori è un progetto espositivo dei designer Formafantasma che presenta una selezione di opere inedite costruite su una riflessione intorno all’idea della casa, esplorata come spazio fisico e come complesso insieme di relazioni umane e tematiche legate all’identità personale e alla memoria collettiva. Fino al 19 luglio. Orari: sabato 12- 19, domenica 19 – 21, martedì: 12- 19, mercoledì 14 – 18, giovedì, venerdì 2 -19. Domenica 21 aprile chiuso. (Ph Andrea Rossetti).

 

MilanoLa Triennale dedica un’ampia retrospettiva al lavoro di Alessandro Mendini con un doppio omaggio all’architetto e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del ‘900. “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”, il titolo della mostra a cura di Fulvio Irace, con allestimento firmato da Pierre Charpin, presenta oltre quattrocento opere in un percorso che si articola in diverse sezioni tematiche dove sono riunite opere di vari formati, materiali e soggetti, provenienti da collezioni pubbliche e private. What? A homage to Alessandro Mendini by Philippe Starck, è invece l’installazione dedicata all’architetto, ideata da Philippe Starck che fino al 16 giugno potrà essere ammirata nell’impluvium della Triennale. Accompagna la mostra un catalogo contenente, oltre al regesto delle opere in mostra e un’ampia selezione di fotografie dei principali progetti di Mendini, una serie di saggi di autori internazionali e testimonianze di committenti e amici con i quali negli anni ha condiviso vicende creative e progettuali. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 13 ottobre, dal martedì alla domenica dalle 11alle 20. (ph. Alessandro Mendini, Io non sono un architetto sono un drago, 2006, Archivio Alessandro Mendini).

 

Milano –  “Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse” è la mostra monografica dedicata al lavoro di Chiara Camoni in corso negli spazi di Pirelli Hangar Bicocca. L’esposizione riunisce il corpus più ampio delle opere dell’artista mai presentato e una serie di nuove produzioni che danno vita a un’architettura di collettività e raccoglimento, ispirata, nelle forme, al giardino all’italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi. Il suo lavoro, che va dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, in particolare la ceramica, si contraddistingue per l’uso di ogget­ti appartenenti al mondo domestico o di ma­teriali organici che l’artista impiega nella sua produzione. Erbe, bacche e fiori, ma anche diversi tipi di argilla e ceneri determinano le tonalità naturali distintive dei suoi lavori e richiamano la terra e la vegetazione che l’ar­tista raccoglie e inserisce nelle sculture. Esposte anche opere figurative ispirate al vocabo­lario dei bestiari medievali realizzate in onice, pietra leccese e alluminio. La mostra è accompagnata da un catalogo monografico che include una documentazione approfondita dell’esposizione con testi critici, saggi e contributi specifici. Fino al 28 luglio. Orari al pubblico: giovedì–domenica 10.30-20.30.

 

Milano –  La Fondazione Nicola Trussardi “veste”, ancora per qualche giorno, gli spazi urbani della città con il progetto “Italia 70 – I Nuovi Mostri”, a cura di Massimiliano Gioni. Un trionfo di immagini realizzate da 70 artisti contemporanei che operano in Italia. Grandi maestri e talenti emergenti, come, per citarne alcuni, Yuri Ancarani e Giorgio Andreotta Calò, Francesco Vezzoli e Monica Bonvicini, Vanessa Beecroft, Tomaso Binga, Giulio Paolini , Giuseppe Penone, Guglielmo Castelli, Francesco Clemente, Giulia Cenci e Petrit Halilaj. Gli artisti sono stati invitati a realizzare un’immagine che, riprodotta su centinaia di manifesti, tappezza strade e piazze cittadine, da un estremo all’altro, dal Cimitero Monumentale al Centro Storico, da City Life a Porta Romana.

 

Olgiate –  Spaziodanseei proroga la chiusura della mostra di Armando Fettolini dal titolo “Imparando a volare” sino al 30 aprile. L’esposizione presenta una serie di opere recenti nelle quali l’elemento distintivo continua a essere la scelta del blu, colore che ormai da tempo caratterizza la ricerca dell’artista. Dipinti che testimoniano il percorso di Fettolini tra figurazione e astrattismo, sogno e realtà, riflessioni e sentimenti. La mostra, allestita nello spazio espositivo di via Oriani, sarà dunque visitabile sino alla fine del mese di aprile nei seguenti orari di apertura: sabato dalle 16 alle 19. Per un ingresso in altri orari è possibile fissare un appuntamento contattando 348-5510909.

 

Busto – “Deformare la realtà” è il titolo della mostra collettiva del Circolo Fotografico Bustese in apertura sabato 20 aprile alla Galleria Boragno di via Milano. Una storia, quella del Circolo che prende avvio nel 1976, da un gruppo di amici  appassionati di fotografia. Si ritrovavano per condividere le immagini e le emozioni. Negli anni questo interesse per gli scatti si è sempre più diffuso, organizzato e sviluppato fino a richiamare e raccogliere numerosi “amici” diventando così la realtà di quello che oggi è il Circolo Fotografico Bustese. L’esposizione “Deformare la realtà” , che si inaugurerà alle 18, a ingresso libero, resterà aperta nel fine settimana nei seguenti orari: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

 

Canegrate – Il Gruppo Artistico Mercurio inaugura “Gemme di Mercurio“, mostra collettiva che dal 20 al 28 aprile si aprirà nelle sale del Palazzo Castelli Visconti con inaugurazione alle 21. Saranno esposte le opere di Daniela Barni, Pierluigi Bellotti, Paola Ceriotti, Giuseppe Clerici, Cinzia Fontana, Walter Grizzi, Laura Lenna, Luigi Magni, Marina Martignoni, Silvia Moroni, Teresa Sapone, Alessandro Sganga, Camilla Sormani, Pino Tenconi, Simona Venkova e Dario Zalunardo. La mostra è visitabile sino al 28 aprile sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.

 

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“Carte d’Identità”, le sculture di Antonella Gerbi https://www.artevarese.com/carte-didentita-le-sculture-di-antonella-gerbi/ https://www.artevarese.com/carte-didentita-le-sculture-di-antonella-gerbi/#respond Tue, 16 Apr 2024 17:33:22 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73998 Barzanò (LC) – Prosegue per tutto il mese di aprile il programma dedicato all’arte, con mostre e installazioni urbane, oltre a momenti “riversati” ai  bambini. Alla Canonica di San Salvatore, la scultrice Antonella Gerbi, attuale vincitrice del bando annuale Residenza d’Artista del Consorzio Villa Greppi presenta la personale dal titolo “Carte d’Identità”, una selezione di […]

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Barzanò (LC) – Prosegue per tutto il mese di aprile il programma dedicato all’arte, con mostre e installazioni urbane, oltre a momenti “riversati” ai  bambini.

Alla Canonica di San Salvatore, la scultrice Antonella Gerbi, attuale vincitrice del bando annuale Residenza d’Artista del Consorzio Villa Greppi presenta la personale dal titolo “Carte d’Identità”, una selezione di opere pensate in stretta sinergia con gli spazi dell’ambiente.

Artista poliedrica, che si muove tra scultura, installazione e performance, concentra la propria ricerca attorno al concetto di provvisorietà che ci circonda, indagandolo attraverso l’osservazione quotidiana delle cose nella loro evoluzione, crescita e scomparsa. Spiega – “Sempre più mi sento immersa nel modo in cui vivo e, attraverso la mia esperienza personale, imparo e ho l’esigenza di descrivere il mondo nelle sue complessità. Nel mio fare artistico è come se sviluppassi diversi percorsi attraverso l’uso di media differenti la scultura, l’installazione, l’incisione, la fotografia, la performance. Tutto confluisce nella volontà di rendere visibile ciò che non lo è, fosse questa una sensazione, un concetto o una forma estetica”.

Gli ultimi lavori di Gerbi mostrano l’evoluzione di un percorso che fa da ponte tra passato e futuro: un materiale ipertecnologico e artificiale come il plexiglass, si innesta su materiali antichi e naturali come il marmo e il legno, a rappresentare l’ibrida epoca contemporanea e postmoderna, in cui organico e inorganico si mescolano per partorire qualcosa di nuovo e ancora sconosciuto. “Il mio – prosegue l’artista – è un gioco di incastri in cui le forme interne si stringono e si uniscono a un altro corpo esterno, l’intrusione in plexiglass, formando una geometria che soddisfi pienamente l’occhio. Inserendo tasselli di plexiglass all’interno della scultura sviluppo una meta-scultura, ovvero una scultura nella scultura: la parte di plexiglass che si vede viene lavorata come un materiale da intaglio, come se fosse un materiale antico”.

Quando lo lavoro, creo un vuoto con dell’aria all’interno che è proprio ciò che si vede. La scultura è fatta di aria e in questo modo racconto qualcosa che in realtà non esiste. Cerco di dare corpo all’assenza attraverso una presenza. Quando lavoro con la pietra, in certi casi, trovo dei pezzi che sono così belli in sé che mi viene naturale fare solo interventi minimi. Cerco di evocare forme che ricordino l’immagine della nudità più profonda e nascosta, la parte più misteriosa del corpo: le ossa, ossa dell’uomo, ossa della terra nel loro bianco splendore. Le mie opere partono da una base anatomica molto forte, soprattutto le ossa, che sono ciò che ci sorregge”.

La ricerca dell’artista vuole essere una scrittura in frammenti, senza pretese di globalità: frammenti del proprio tempo che sopravvivono alla quotidianità. “Non voglio creare una visione unitaria, completa e violenta, piuttosto creare una poesia solida e rarefatta insieme, sottile, una narrazione polisemica in cui convivono identità differenti”.

La mostra rimarrà aperta all’interno della Canonica romanica di via Castello, con ingresso libero, fino al 21 aprile con i seguenti orari: giovedì  10 – 12/ 18 – 20, venerdì 18 – 20; sabato 14– 18; domenica 10-12/14 – 18.

Altri appuntamenti nell’ambito del mese dedicato all’arte:

Sabato 20 aprile alle 17, nell’edificio ex scuole elementari di piazza Mercato, inaugurazione dell’installazione dell’opera land art “La Cura” di Gabriele Mundula

Sabato 27 aprile alle 17 alla Canonica di San Salvatore, inaugurazione della collettiva “Materia Fragile” che riunisce opere in ceramica e pezzi da collezione, con lavori realizzati in materiali affini, come creta e gesso e  porcellane. L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio.

Infine, sino al  29 aprile, alla Sala Civica di via Colli è in corso “MODULOPOLI”, progetto ideato dall’artista Federico Marcoaldi, che ha scelto di raccontare la sua idea di città metropolitana modulare, coinvolgendo in una collettiva, cento artisti e cento bambi.

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Salvatore Cuschera, “A tutto tondo” https://www.artevarese.com/salvatore-cuschera-a-tutto-tondo/ https://www.artevarese.com/salvatore-cuschera-a-tutto-tondo/#respond Sat, 30 Mar 2024 09:00:02 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73760 Milano –  Paula Seegy Gallery ospita la personale dello scultore di fama internazionale Salvatore Cuschera, tornato di recente in Italia dopo un lungo soggiorno nel Regno Unito. L’esposizione, dal titolo “Salvatore Cuschera a tutto tondo” curata da Luigi Sansone, presenta una selezione di 40 opere di medie e piccole dimensioni, lavori a parete e installazioni, […]

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Milano –  Paula Seegy Gallery ospita la personale dello scultore di fama internazionale Salvatore Cuschera, tornato di recente in Italia dopo un lungo soggiorno nel Regno Unito. L’esposizione, dal titolo “Salvatore Cuschera a tutto tondo” curata da Luigi Sansone, presenta una selezione di 40 opere di medie e piccole dimensioni, lavori a parete e installazioni, quasi tutti inediti, prevalentemente realizzati nell’ultimo decennio, che illustrano temi salienti della poetica e del suo percorso artistico.

Cuschera indaga la natura e i suoi elementi, lavora la materia soffermandosi spesso sull’esaltazione degli opposti: la luce e l’ombra, i pieni e i vuoti, gli spazi aperti e chiusi, che divengono aspetti imprescindibili della sua ricerca. L’utilizzo del ferro, materiale che Cuschera predilige, restituisce sculture che si contraddistinguono per purezza delle linee, giochi di equilibrio, ritmi armonici e presenza di forme geometriche, peculiarità che ritornano anche nelle opere realizzate in legno, ceramica, tessuto e carta.

Il profondo impatto visivo e la forte carica poetica generati da questi lavori si legano alla meticolosità e al rigore nella lavorazione di materiali come il ferro, che nonostante la sua durezza e la scarsa malleabilità viene piegato, forgiato e curvato, risultando talvolta all’apparenza leggero.

Dietro l’opera di Cuschera c’è pensiero, metodo, manualità (oggi molto rara: le sue saldature nel ferro, quasi invisibili, sono qualcosa di straordinario per la precisione), – evidenzia  il curatore Luigi Sansone – ma soprattutto un amore incondizionato per il mestiere di fabbro-scultore. La sua opera è una sintesi di forza primigenia, di bellezza classica e di spirito di modernità: è uno slancio, il suo, verso nuovi orizzonti, dove l’arte plastica del passato e quella del presente si fondono per dare nuovo impulso alla creatività umana”.

Fra le sculture esposte come Travel 1 (2019), The Poetry of Structure 2 (2020), The Poetry of Structure 3 (2020), Movimento nomade (2021), realizzate in ferro forgiato e patinato, emergono in maniera evidente il rapporto con lo spazio circostante e il dialogo instaurato con il luogo in cui sono inserite. Importante è la relazione tra pieni e vuoti dove la ricezione della luce crea interessanti giochi con le ombre e un legame di continuità fra interno e esterno, concetto ben rappresentato da Vuoto d’aria (2022) e Metis (2016).

Le composizioni a parete sono caratterizzate da lunghe lavorazioni di taglio, piegatura, saldatura e patinatura, cui è dato particolare rilievo a figure geometriche regolari e irregolari, alla loro sovrapposizione dove attraverso alcuni interventi di colore l’artista pone in risalto alcune parti. Lo si osserva in Teatrino: Scena 1 (2019), Teatrino: Scena 2 (2022), Sbranare lo spazio, 2020. Il cerchio è un elemento spesso presente nelle sculture di Cuschera, in quanto forma prediletta e simbolo di perfezione, continuità, eternità; in Rapsody in Blue 2 (2023) il cerchio evidenziato anche cromaticamente dal colore blu sembra voler contenere le forze dei poligoni inseriti al suo interno che spingono verso l’esterno.

Forme ondulate e vibranti caratterizzano invece l’installazione Seven Sister (2018), composta da sette pezzi, che fanno riferimento alle scogliere che si affacciano sul Canale della Manica; le lamiere evocano le onde e il loro ritmo, mentre gli elementi che si stagliano su di esse hanno sembianze antropomorfe che, collocati al centro di ogni composizione, sembrano fungere da genius loci, guardiani, testimoni di un mondo ancestrale nel quale l’essere umano e la natura un tempo erano in simbiosi.

Nel percorso espositivo sono inoltre presenti opere a parete inedite, realizzate in stoffa, materiale con il quale l’artista si è cimentato a seguito di un viaggio in Senegal e Mali. Intitolata Fra cielo e terra: impressioni su Bogolan questa serie del 2009, di cui fanno parte 5 elementi, si ispira ai ‘bògòlanfini’ africani; l’artista rielabora il processo di realizzazione attraverso la cucitura meccanica dove successivamente interviene con il colore facendo emergere un messaggio di gioia, una sorta di inno alla vita.

Accompagna la mostra, aperta al pubblico sino al 25 aprile, una pubblicazione in italiano e inglese con testo critico di Luigi Sansone e un ricco repertorio di immagini. Orari:da martedì a sabato, 12 – 19. Ingresso libero

 

Cenni biografici

Salvatore Cuschera nasce a Scarlino, in provincia di Grosseto, nel 1958. Si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, sempre a Milano dal 1990 inizia ad esporre i suoi lavori in mostre collettive e personali. Compie il suo primo viaggio in Grecia, dove visita Creta e i suoi musei, studiando a fondo la scultura greca e l’arte minoico-micenea. Successivamente intraprende un viaggio in Olanda e in Germania, dove viene a contatto con le opere degli artisti del Bauhaus e approfondisce la conoscenza del costruttivismo russo. Tornato in Italia realizza le sue prime sculture in ferro colorato, sintesi del suo interesse per la pittura, la scultura e l’architettura, e partecipa a numerose mostre personali e collettive. A Gibellina partecipa a “Atelier del Mediterraneo” con Markus Lüpertz, evento curato da Achille Bonito Oliva e nel 1992, grazie a Pietro Consagra, realizza la sua prima scultura pubblica per il Comune di Gibellina. Vince diversi premi e partecipa ad importanti mostre collettive tra cui la XIV Esposizione Quadriennale d’Arte di Roma; nel 2011 alla 54a Biennale di Venezia è presente con un’installazione nei giardini dell’Arsenale e per il Premio Faenza al MIC – Museo Internazionale della Ceramica. Nel 2018 due sculture dell’artista sono scelte per essere esposte alla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri a Roma. Nello stesso anno viene pubblicato un libro monografico a cura di Giuseppe Appella, edito da Silvana Editoriale. Nel 2019 realizza tre grandi sculture per il parco della Fondazione Farleys House & Gallery, ‘Home of the Surrealists’, a Chiddingly, East Sussex, UK. Nel 2022 una sua scultura è inserita in un progetto espositivo presso gli Horti del Collegio Borromeo di Pavia. Recentemente è stato invitato a partecipare a una collettiva presso la Galleria Nazionale Moderna e Contemporanea di Roma. Sue opere si trovano in permanenza in collezioni pubbliche e private tra cui in Italia si ricorda il Museo del Novecento a Milano, il MUSMA a Matera e lo spazio pubblico di Gibellina. Attualmente vive e lavora fra Italia e Regno Unito.

 

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Appuntamenti dal 29 marzo 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-29-marzo-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-29-marzo-2024/#respond Fri, 29 Mar 2024 11:30:10 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73808 Milano – Cinquantadue capolavori raccolti nelle sale di Palazzo Reale raccontano due grandi maestri: Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir. Le opere, provenienti dalle collezioni del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi ripercorrono la vita e l’opera dei maestri che hanno contribuito in maniera decisiva alla nascita dell’Impressionismo, che compie 150 anni, il […]

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Milano – Cinquantadue capolavori raccolti nelle sale di Palazzo Reale raccontano due grandi maestri: Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir. Le opere, provenienti dalle collezioni del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi ripercorrono la vita e l’opera dei maestri che hanno contribuito in maniera decisiva alla nascita dell’Impressionismo, che compie 150 anni, il prossimo 15 aprile. Un viaggio tra i loro dipinti più iconici, dai ritratti, ai paesaggi, alle nature morte, alle bagnanti. In mostra anche una sezione che documenta quanto decisivo sia stato l’impatto e l’influenza che entrambi ebbero sulla successiva generazione di artisti, attraverso il confronto tra due opere di Cézanne e Renoir con due dipinti di Pablo Picasso. La rassegna, curata da Cécile Girardeau, conservatrice del Museé d’Orsay e Stefano Zuffi, storico dell’arte rimarrà in calendario sino al 30 giugno. Orari al pubblico: da martedì a domenica 10-19.30, giovedì chiusura alle 22.30.

 

Ascona – Alexandra von Burg inaugura, il 30 marzo  alla Fondazione Majid, la nuova personale dal titolo “Elisir di Primavera”. L’esposizione racoglie una settantina di opere di grande, medio e piccolo formato, frutto della ricerca degli ultimi due anni. Centrale, in questa ampia esposizione, il tema della Natura, soggetto che l’artista ha sempre indagato ma che oggi appare sotto una luce nuova, più intima e introspettiva. In mostra la recente serie dedicata alle Ninfee, accanto ai soggetti dedicati ai  fiori, che da sempre animano le sue opere, vivaci protagonisti di molte raffigurazioni. Non mancano le versioni più recenti delle suggestive vedute marine che, negli ultimi anni, sono diventate probabilmente la cifra stilistica dell’autrice in virtù del loro fascino e della loro potenza espressiva. Di carattere più personale, intellettuale e grafico, è l’ampio repertorio iconografico che Alexandra von Burg ha costruito nel tempo e che ritorna ciclicamente, spontaneamente, ora con discrezione ora con maggiore enfasi, costellando il suo lungo e articolato percorso di ricerca. La mostra proseguirà sino al 30 maggio e sarà aperta al pubblico da martedì a domenica 10-13/14.30-19. Nell’ambito della rassegna è in programma, il 6 aprile alle 14.30, un incontro con l’artista.

 

Torino – Camera, Centro Italiano per la Fotografia ospita Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra. 120 fotografie raccontano uno dei momenti cruciali della storia della fotografia del XX secolo, il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro, tragicamente interrottosi con la morte della fotografa in Spagna nel 1937. Fuggita dalla Germania nazista lei, emigrato dall’Ungheria lui, Gerta Pohorylle e Endre – poi francesizzato André – Friedmann (questi i loro veri nomi) si incontrano a Parigi nel 1934, e l’anno successivo si innamorano, stringendo un sodalizio artistico e sentimentale.Per cercare di allettare gli editori, è Gerda a inventarsi il personaggio di Robert Capa, un ricco e famoso fotografo americano arrivato da poco nel continente, alter ego con il quale André si identificherà per il resto della sua vita. Anche lei cambia nome e assume quello di Gerda Taro. L’anno decisivo per entrambi è il 1936: in agosto si muovono verso la Spagna, per documentare la guerra civile in corso tra i repubblicani e fascisti; il mese dopo Robert Capa realizzerà il leggendario scatto del Miliziano colpito a morte, mentre Gerda Taro scatta la sua immagine più iconica, una miliziana in addestramento, pistola puntata e scarpe con i tacchi, in un punto di vista inedito della guerra fatta e rappresentata da donne. Fino al 2 giugno. Orari: 11 – 19; giovedì fino alle 21(ph.Gerda Taro and Robert Capa, Cafe de Dome, Paris 1936 © Estate Fred Stein. Courtesy International Center of Photography).

 

Trieste – Buon Compleanno Van Gogh! Sabato, 30 marzo, in occasione della ricorrenza all’Auditorium del Museo Revoltella per tutto il giorno verrà proiettato il film Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità. Un evento che accompagna la grande mostra organizzata al Museo – Galleria d’Arte Moderna, dedicata al grande maestro.Vincent Van Gogh (30 marzo del 1853) ebbe una vita tormentata conclusasi a soli 37 anni con un suicidio. Le molte tragedie vissute e il suo carattere difficile e instabile influenzarono e determinarono lo stile dell’artista. Attraverso l’esposizione di oltre 50 capolavori, provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, la mostra, intende documentare l’intero percorso artistico del pittore a partire dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza, per proseguire con i disegni e gli oli dedicati al tema dei tessitori, per giungere alle opere del suo soggiorno parigino, raffiguranti il paesaggio e momenti della vita sociale dell’artista, fino agli ultimi dipinti di St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata esistenza. L’esposizione è arricchita dai ritratti di Monsieur e Madame Ginoux (i proprietari del caffè di Arles frequentato da Vincent), realizzati nel 1890, conservati uno nel Kröller-Müller Museum, prestatore di quasi tutte le opere presenti in mostra, e l’altra alla Galleria Nazionale di Roma che in occasione della mostra si rincontreranno. La visione dello spettacolo Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità è gratuita e l’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Orari proiezione 9-17. La mostra, prodotta da Arthemisia sarà visitabile sino al 30 giugno, dal lunedì alla domenica e festivi, dalle 9 alle 19..

 

Milano – Prosegue, al Mudec la mostra Picasso. La metamorfosi della figura, esposizione che coincide e celebra il 50° anniversario della morte del pittore spagnolo. La ricchissima produzione del maestro viene qui ripercorsa attraverso le opere giovanili fino alle più tarde, alla luce del suo amore per le fonti artistiche “primigenie” e per “l‘arte primitiva”. La mostra ospita oltre quaranta opere tra dipinti e sculture, insieme a 26 disegni e bozzetti di studi preparatori, del preziosissimo Quaderno n. 7 concesso dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso – Museo Casa Natal di Malaga. Picasso colse l’essenza e il significato dell’arte africana assimilandola nella sua produzione per tutta la vita, dal 1906, anno fondamentale per la sua produzione, fino agli ultimi lavori degli anni Sessanta. inventa trasposizioni, rimodella figure dai volumi sproporzionati, in una costante metamorfosi delle figure che spesso hanno una forte connotazione erotica, e che governeranno l’evoluzione della sua pittura e della sua scultura, soprattutto nei momenti di crisi personale o sociale. La mostra rimarrà in calendario sino al 30 giugno. Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30

 

Padova – In occasione delle feste pasquali non è da perdere una visita a Padova, al Centro Culturale Altinate/San Gaetano dove è ospitata un’ampia rassegna dedica a colui che è passato alla storia come padre dell’Impressionismo, corrente artistica più amata al mondo: Claude Monet. Arthemisia, con il Comune e il Musée Marmottan Monet, dato vita a un racconto emozionante, attraverso l’esposizione di oltre 50 capolavori – tra cui le Ninfee, gli Iris, i Paesaggi londinesi e molti altri ancora – arricchiti da sale spettacolari, tantissimi contenuti, video, testimonianze e atmosfere magiche. Sono perlopiù le opere a cui Monet teneva di più, quelle che ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte. La mostra rappresenta anche un viaggio nel mondo intimo di Monet, nella sua casa e nella sua anima. Fino al 14 luglio; orari: da martedì a domenica 9.-19.30, lunedì 14.30-19.30. Aperture straordinarie 31 marzo e 1 Aprile 9.-19.30

 

Parma  – La Fondazione Magnani-Rocca di Parma ospita la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo: Bruno Munari (Milano 1907-1998). Nella mostra sono concentrati settant’anni di idee e di lavori – Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927 – in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia: proprio per la difficoltà di dirimere chiaramente i territori linguistici da lui affrontati nel corso del tempo, la rassegna non è suddivisa per tipologie o per cronologia, ma per attitudini e concetti, in modo da poter mostrare i collegamenti e le relazioni progettuali tra oggetti anche apparentemente molto diversi l’uno dall’altro. Un ricco catalogo con un saggio del curatore Meneguzzo (insieme a Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca), con inediti contributi critici centrati su singoli “casi-studio” dei più importanti studiosi di Munari, oltre alla pubblicazione di tutte le circa 250 opere esposte. Fino al 30 giugno. Aperto anche Lunedì di Pasqua, 25 Dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19.

 

Casalmaggiore (CR) – E’ tornata, al Museo del Bijou, la nona edizione della rassegna “Ridefinire il Gioiello” con un’esposizione di 43 gioielli contemporanei, progettati da artiste italiane e straniere. Il concorso, nato nel 2010, da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena, è diventato un punto di riferimento nella sperimentazione materica del gioiello d’arte ha chiesto ai partecipanti, per questa edizione, di progettare un monile che sappia valorizzare la memoria delle creazioni esposte al Museo, invitandoli ad ispirarsi ai gioielli più antichi conservati all’interno delle teche espositive, quelli a forma di nodo, con il fine di reinterpretarne la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la personale ricerca artistica. I gioielli selezionati propongono una vera e propria “geografia” del filo intrecciato: dallo studio formale del nodo alle trame infinite, dalla violenza alle relazioni umane, sino al mondo naturale e alle tecniche artigianali. Monili che mescolano stili e materiali, frutto di una ridefinizione di regole e di grammatiche visive. La rassegna accoglie inoltre, come in ogni edizione, un artista proveniente dal mondo dell’arte contemporanea che racconta il tema del concorso. Quest’anno l’artista invitata è Marisa Iotti che, attraverso la sua grammatica visiva, ha delineato un percorso espositivo denominato “Ànemos” caratterizzato da sculture, installazioni e opere di fiber art che dialogheranno con i gioielli in mostra. Fino al 9 giugno, orari apertura al pubblico: da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 15 alle 19.

Milano – “Space dreamers” è la mostra che accompagna i visitatori nello spazio atraverso sedici installazioni. L’esposizioe, alletita i piazza ecaria coinvolge il pulico in sorprendenti scenari. Un viaggio nella meraviglia, tra stelle, nuvole satelli e galassie. Space Dreamers è la prima mostra immersiva dedicata ai viaggiatori spaziali. Il progetto nasce dall’idea delle designer Elena e Giulia Sella, co-fondatrici di Postology, con l’obiettivo di offrire un’esperienza immersiva combinando creatività, design, comunicazione e tecnologia, ponendo al centro dell’attenzione l’universo. La mostra prosegue sino al 31 dicembre e potrà essere visitata da lunedi a giovedi 11-20, venerdi 10-20, sabato e domenica 9.30-20.30.

 

Torino – Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra, ormai quasi in chiusura, dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882) ospitata sino al 1° aprile alla GAM. L’esposizione dal titolo “Hayez. L’officina del pittore romantico” presenta, oltre alle opere inedite o poco viste, anche alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna. Attraverso dieci sezioni in successione cronologica, il percorso espositivo inizia dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Fino al 1° aprile. Orari al pubblico: 10 – 18.

 

Milano – Alle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala in chiusura anche la mostra “Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo”, dedicata all’artista bergamasco, tra i maggiori interpreti della pittura rinascimentale lombarda. Il percorso, si snoda attraverso nove sezioni, focalizzandosi sui “ritratti” di personaggi celebri.I dipinti sono accompagnati da opere di altri pittori contemporanei lombardi quali Lorenzo Lotto, Gerolamo Savoldo e Moretto e di altri grandi maestri italiani come Tiziano, Veronese e Tintoretto. Fino al 1° aprile; orari: 9.30 – 19.30.

 

Varese – Il 6 aprile al Castello di Masnago si inaugura, alle 18, la mostra di Andrea Ravo Mattoni dal titolo “img2img – Pittura, copia e Intelligenza Artifiiale” a cura di Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa. Pittura, Copia e Intelligenza Artificiale nasce da quelle immagini generate dalla macchina e tradotte da parte di Andrea Ravo Mattoni in pittura a spray, ad acrilico o in disegno, sia su muro che su tela e altri tipi di supporti mobili. A comporre la mostra saranno circa venticinque opere inedite allestite nelle sale del Castello, anche in dialogo con gli affreschi quattrocenteschi e un’opera della collezione permanente: Sera d’autunno o Valpozzo di Pellizza da Volpedo (1903). Per partecipare all’inaugurazione è consigliata la prenotazione. L’esposizione continuerà poi sino al 28 luglio accompagnata da numerosi eventi. Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle14 alle 18.

 

 

 

 

 

 

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Appuntamenti dal 22 marzo 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-22-marzo-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-22-marzo-2024/#respond Fri, 22 Mar 2024 11:30:51 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73749   Varese – Con la mostra Senza Bussare, Matteo Massagrande inaugura la nuova personale, domani dal 23 marzo alle 11, alla galleria Punto sull’arte  negli spazi della sede di viale Sant’Antonio (Casbeno). Il titolo prende spunto da un verso del poeta ungherese Jòzsef Attila, «Quando ti amerò, potrai entrare da me senza bussare», a indicare […]

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Varese – Con la mostra Senza Bussare, Matteo Massagrande inaugura la nuova personale, domani dal 23 marzo alle 11, alla galleria Punto sull’arte  negli spazi della sede di viale Sant’Antonio (Casbeno). Il titolo prende spunto da un verso del poeta ungherese Jòzsef Attila, «Quando ti amerò, potrai entrare da me senza bussare», a indicare come nelle stanze dipinte da Massagrande si entri in assoluta libertà, senza costrizioni, con piena facoltà di meravigliarsi di un particolare, di un colore, di un oggetto. In mostra si potranno ammirare diciotto nuovi lavori di vario formato che rappresentano, con i soggetti più amati, gli interni lambiti dal primo sole, le verande come occhi sull’azzurro del mare, un corpus di opere che racconta la Grecia, le sue luci e i suoi odori, le macchie di verde intorno alle case, il rampicante davanti agli ingressi. Un paesaggio quasi magico, riprodotto in modo superbo grazie a una lunga e raffinata ricerca coloristica, diventata con il tempo quasi un cimento filosofico. L’artista sarà presente al Vernissage aperto al pubblico domani dalle 11 alle 13. La galleria rimarrà poi aperta dalle 14 alle 17. Un catalogo bilingue, contenente il testo critico di Mario Chiodetti e le immagini delle opere esposte, accompagna l’esposizione in calendario sino al 27 aprile. Orari: Martedì – Sabato:  9.30-17.

 

Varese – “Alle porte del Cielo” è il suggestivo titolo scelto da Marianna Iozzolino per la personale in corso nella Chiesa dell’Immacolata al Sacro Monte di Varese. L’esposizione, a cura di Carla Tocchetti e realizzata in collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria del Monte presenta un ciclo lavori dedicati alla Crocifissione e alla Deposizione, allestito nel prezioso oratorio seicentesco dedicato all’Immacolata Concezione costruito dal cappuccino padre Aguggiari. In questi ambienti la storia del passato si fonde nell’opera contemporanea dell’artista dando origine a un significativo dialogo. Dice Iozzolino: “…Nei miei quadri non c’è la croce, risulta dissolta nei colori, ma i corpi hanno mille forme, non hanno più i vestiti e le fattezze del passato, ma reggono la contemporaneità e tutto ciò che ne comporta. È importante che siano qui, ai piedi del Sacro Monte, all’inizio del cammino della Fede, informi nel segno pittorico, ma pronti a trasformarsi negli occhi e nei cuori di chi guarda, così come ci si trasforma dopo aver percorso il sentiero in salita che ci conduce alla cima”. La mostra sarà visitabile, con ingresso libero, sino al 14 aprile. Orari: 23, 30 marzo e 6, 13 aprile, 11-13; 24 marzo e 7, 14 aprile, 14-16.30. Pasqua e Lunedì dell’Angelo 10-13. Nei giorni 23, 24 marzo sarà presente lo storico Renzo Talamona. Per organizzare visite fuori orario è possibile contattare carlatocchetti@gmail.com. L’evento concorre alla raccolta fondi destinati alla Parrocchia di Santa Maria del Monte per l’illuminazione del Viale delle Cappelle.

 

Pavia – Prosegue, nella suggestiva cornice della chiesa sconsacrata di Santa Maria Gualtieri, la personale di Giovanna Fra dal titolo “Antipodi”. L’esposizione, che vede la partecipazione della curatrice Susanna Zatti e del critico d’arte Luca Beatrice presenta  un repertorio di 30 opere dalle cromie cangianti, caratterizzate dalla contaminazione di tecniche e da una fervida sperimentazione. Il titolo scelto dall’artista, fa riferimento alla tecnica delle creazioni esposte in mostra, realizzate tra il 2023 e il 2024, che fondono pittura e arte digitale, due linguaggi apparentemente molto lontani fra loro. Icone, sezioni di dipinti, frammenti di immagini vengono manipolati, ingranditi, sezionati, rielaborati ai quali viene data una nuova vita in un dialogo su più livelli. Fino al 31 marzo. Orari tutti i giorni dalle ore 15 alle 18 – chiuso il lunedì. Ingresso libero

 

Milano – Salvatore Cuschera ha inaugurato “A tutto Tondo” alla Paula Seegy Gallery. Fino al 25 aprile lo spazio espositivo di via San Maurilio ospiterà la personale dello scultore, di fama internazionale, tornato di recente in Italia dopo un lungo soggiorno nel Regno Unito. La mostra presenta una selezione di 40 opere, lavori a parete e installazioni, quasi tutti inediti, prevalentemente realizzati nell’ultimo decennio, che illustrano temi salienti della poetica e del suo percorso artistico. Cuschera indaga approfonditamente la natura e i suoi elementi, lavora la materia soffermandosi spesso sull’esaltazione degli opposti: la luce e l’ombra, i pieni e i vuoti, gli spazi aperti e chiusi, che divengono aspetti imprescindibili della sua ricerca. L’utilizzo del ferro, materiale che l’artista predilige, restituisce sculture che si contraddistinguono per purezza delle linee, giochi di equilibrio, ritmi armonici e presenza di forme geometriche, peculiarità che ritornano anche nelle opere realizzate in legno, ceramica, tessuto e carta. La mostra, a cura di Luigi Sansone sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: da martedì a sabato, 12 – 19. Ingresso libero.

 

Varese – Sono aperte le iscrizioni per partecipare al 1° concorso fotografico nazionale intitolato “Fotograficamente” organizzato da Foto Club Varese APS, con il patrocinio del Comune, in collaborazione con Acli Arte e Spettacolo APS. La partecipazione al concorso è aperta a tutti i fotografi residenti in Italia, senza distinzione, amatori e professionisti. ll Concorso include una sola Sezione per file digitali che comprende tre temi, tutti validi per le statistiche FIAF e UIF dell’anno 2024: Tema Libero Colore (immagini digitali a colori); Tema Libero Bianconero (immagini digitali in bianconero); Tema obbligato “Simmetrie” (immagini digitali colore e/o bianconero). Le opere potranno essere inviate esclusivamente online al link https://concorso.platio.it/fotoclubvarese/contest a partire dal 15 marzo 2024 ed entro e non oltre venerdì 31 maggio 2024, data di chiusura del concorso. Il bando e il regolamento sono scaricabili consultando www.fotoclubvarese.it e https://concorso.platio.it/fotoclubvarese/contest.

 

Busto – Nell’ambito della 12^ edizione del Festival Fotografico Europeo a Palazzo Cicogna si possono visitare le mostre di: Roberto Kusterle con “Una mutazione Silente- I segni della Metembiosi; di Carmelo Bongiorno che presenta “L‘Isola Intima, Radiografie dell’Anima e l’esposizione “Ritratti 1970 – 2000″ di Gabriele Maria Pagnin, uno dei migliori ritrattisti italiani. Le mostre saranno aperte al pubblico fino al 25 aprile. Orari visita: martedì, mercoledì e giovedì 14.30/18 – venerdì 9.30/13 e 14.30/18 – sabato 14.30/18.30- domenica 15-18,  chiuso Il 31 marzo, S. Pasqua. Ingresso libero. E a proposito di ritratti, nella sede dello studio legale A&A di via Cellini, domenica si apre la mostra, di autori vari, “L’arte del ritratto tra ‘900 e anni 2000“. Per approfondire i differenti stili, si è scelto di proporre  una molteplicità di esempi e di tecniche, per conciliare il senso artistico a quello sociale, quello giornalistico, fino al ricordo familiare, caratterizzando così il percorso visivo. Immagini della società dal reportage alla quotidianità, dal lavoro alla moda, dalla vita privata alle traversie che la storia ha rappresentato, in un susseguirsi di intime visioni. Fino al 14 aprile. Orari al pubblico: da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18 su appuntamento telefonando al n. 0331 639176 Ingresso libero. Apertura anche nelle domeniche 2 marzo, 7 e 14 aprile.

 

Busto – Le mostre della rassegna fotografica europea proseguono con nuove inaugurazioni: domani, 23 marzo, nella Sala ricamo del Museo del Tessile, alle16.45 si aprirà al pubblico Ex Fabbrica. Monumenti del lavoro di Stefano Barattini. La fotografia da molti anni ricopre un ruolo predominante nella documentazione del territorio, del paesaggio e delle architetture, offrendo a studiosi, amministratori e storici punti di vista sui quali dibattere per valorizzare gli spazi dell’abitare. La mostra, propone il lavoro di Barattini, autore impegnato da molti anni proprio nella documentazione di luoghi in abbandono e di periferie, con stile narrativo e poetico. L’esposizione sarà visitabile sino al 25 aprile. Orari visita: venerdì 15/18 – sabato 15/18.30- domenica 15-18. Per le visite in altri giorni, escluso il lunedì, chiedere al personale del museo all’ingresso principale. Chiuso il 31 marrzo, S. Pasqua Ingresso libero. Sempre il 23 marzo si inaugura anche, allo Spazio Arte Carlo Farioli, Erminio Annunzi con la personale dal titolo “Nel buio si cela la luce”. Si tratta di un lavoro autobiografico, una ricerca che parte dall’oscuro della malattia per arrivare alle rive della luce, dopo aver percorso un lungo e difficile tunnel del quale non si vedeva la fine. L’esposizione proseguirà sino al 14 aprile e sarà visitabile da giovedì a sabato 16.30-19; domenica10.30-12/16.30-19. Chiuso il 30 e 31 marzo, festività pasquali. Alla Galleria Boragno il 24 marzo si conclude “Anime Salve” di Isabel Lima. Orari apertura al pubblico: giovedì e venerdì 6-19; sabato e domenica 10-13/15.30-19.

 

Castellanza – Proseguono nelle sale di villa Pomini, inserita nella programmazione espositiva del Festival Fotografico Europeo, le mostre di Carlo Bavagnoli con “Sardegna 1959. L’Africa in casa”; di Stefania Adami con Adagio napoletano. L’Istituto Italiano di Fotografia di Milano presenta “Paesaggi di luoghi senza volto” mentre Roberto Lugano propone “Punto Zero”. Sino al 14 aprile, orari: sabato 15-18.30 domenica 10-12/15-18.30. Chiuso 31 marzo, aperto il 1° aprile dalle 15-18.30.

 

Cairate –Natura in mostra di Armando Bottelli e “Berbere Portraits” di Rui Pires sono le mostre che si aprono al pubblico, domenica, 24 marzo, al monastero di Santa Maria Assunta. Entrambe le esposizioni sono inserite negli appuntamenti della dodicesima edizione del Festival Fotografico Europeo, organizzato da Afi, Archivio Fotografico Europeo, a cura di Claudio Argentiero. Fino al 28 aprile. Orari marzo: sabato e domenica 14-17; nel mese di aprile: sabato 1430-18.30; domenica 10-12/14.30-18.30.

 

Legnano – La città ha aderito al Festival Fotografico con le mostre allestite al Castello Visconteo di: Maurizio Galimberti  con “La Promessa- Marcinelle 8 agosto 1956″, Letizia Battaglia conLe Immagini, La Storia”, (dagli Archivi) Laura Salvinelli “Afghana” reportage dal centro di Maternità di Emergency nella valle del Panjshir; Joseph-Philippe Bévillard presenta “Mincéir” per finire Natela Grigalashvili con la mostra “The Doukhobors’ Land- La Terra dei Doukhobor”. Fino al 28 aprile, orari: sabato, domenica e festivi:10-12.30/15-19. Chiuso 31 marzo, 13 e 14 aprile. Aperto 1° aprile. Visite guidate gratuite su prenotazione contattando T.033147157/578 oppure ufficio.cultura@comune.legnano.mi.it.

 

Olgiate Olona – Prosegue, nella sede dello Spazio Danseei la personale dell’artista Armando Fettolini dal titolo “Imparando a Volare”. L’esposizione presenta una serie di opere recenti nelle quali l’elemento distintivo continua a essere la scelta del blu, colore che ormai da tempo caratterizza la ricerca dell’artista. Dipinti che testimoniano il percorso di Fettolini tra figurazione e astrattismo, sogno e realtà, riflessioni e sentimenti. La mostra, allestita nello spazio espositivo di via Oriani, sarà visitabile sino al 15 aprile. Orari di apertura: sabato dalle 16 alle 19 e su appuntamento contattando 3485510909.

 

Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini ospita la retrospettiva dal titolo “Oltre lo sguardo” gli anni Sessanta, dedicata a Carola Mazot (Valdagno 1929 – Milano 2016). La mostra “nasce dall’idea di dedicare un’esposizione al primo periodo della produzione artistica di Mazot, gli anni Sessanta appunto, i cui soggetti sono incentrati sull’essere umano e il suo volto. Una serie di figure singole o in coppia, che ne rivelano l’anima interiore misteriosa e potente, con una tensione verso la dimensione spirituale. Una riuscita rielaborazione di modelli rinascimentali che arrivano dal classicismo. Tele dai colori scuri o monocromatici, a toni cupi e sfondo indefinito. Tratti essenziali che costruiscono il disegno. Una pittura scultorea che affonda nella materia a colpi di sgorbia per lasciare il segno in chi le guarda. Fino al 7 aprile Orari: sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 15 – 18. Da lunedì a venerdì su appuntamento contattando il T. 339 7596939.

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“Alle porte del Cielo”, Marianna Iozzino espone al Sacromonte https://www.artevarese.com/alle-porte-del-cielo-marianna-iozzino-espone-al-sacromonte/ https://www.artevarese.com/alle-porte-del-cielo-marianna-iozzino-espone-al-sacromonte/#respond Tue, 19 Mar 2024 09:15:57 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73752 Varese – “Alle porte del Cielo”, un titolo suggestivo quello da Marianna Iozzino per la personale ospitata  nella Chiesa dell’Immacolata al Sacromonte. L’esposizione, a cura di Carla Tocchetti, in collaborzione con la Parrocchia di Santa Maria del Monte presenta un ciclo lavori dedicati alla Crocifissione e alla Deposizione,  allestito nel prezioso oratorio seicentesco dedicato all’Immacolata […]

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Varese – “Alle porte del Cielo”, un titolo suggestivo quello da Marianna Iozzino per la personale ospitata  nella Chiesa dell’Immacolata al Sacromonte. L’esposizione, a cura di Carla Tocchetti, in collaborzione con la Parrocchia di Santa Maria del Monte presenta un ciclo lavori dedicati alla Crocifissione e alla Deposizione,  allestito nel prezioso oratorio seicentesco dedicato all’Immacolata Concezione costruito dal cappuccino padre Aguggiari

“In passato il divino era un tema costante, il fine a cui giungere”  ha spiegato l’artista. “Lo studio e la pratica quotidiana della pittura mi hanno portato inevitabilmente a confrontarmi con i grandi maestri e i grandi temi che hanno nutrito l’arte nei secoli. Mi è spesso capitato, lavorando nelle chiese, di rendermi conto di quanto puntassero in alto gli antichi, quando lo scopo della loro rappresentazione altro non era che Dio. Adesso noi artisti abbiamo la libertà di scegliere, ma qualcosa ci spinge sempre verso le sacre rappresentazioni, che ritornano sotto altre forme, mutate, ma con gli stessi intenti di elevare lo spirito e trasportarci oltre noi stessi, come è in fondo l’obiettivo stesso della pittura. Negli ultimi anni, è stato per me naturale confrontarmi soprattutto con i due temi della Crocifissione e della Deposizione, temi in cui sono i corpi degli uomini ai piedi e sulla croce a creare il movimento e il pathos che reggono il fulcro del simbolo della cristianità. Nei miei quadri non c’è la croce, risulta dissolta nei colori, ma i corpi hanno mille forme, non hanno più i vestiti e le fattezze del passato, ma reggono la contemporaneità e tutto ciò che ne comporta. È importante che siano qui, ai piedi del Sacro Monte, all’inizio del cammino della Fede, informi nel segno pittorico, ma pronti a trasformarsi negli occhi e nei cuori di chi guarda, così come ci si trasforma dopo aver percorso il sentiero in salita che ci conduce alla cima.”

La mostra sarà visitabile, con ingresso libero, sino al 14 aprile, nei giorni di sabato 23, 30 marzo e 6, 13 aprile  dalle 11 alle 13: nelle domenicahe  24 marzo e 7, 14 aprile, dalle 14 alle 16.30. Apertura nei giorni di Pasqua e Lunedì dell’Angelo dalle 10 alle 13. Nei giorni 23, 24 marzo sarà presente lo storico Renzo Talamona. Per organizzare visite fuori orario è possibile contattare carlatocchetti@gmail.com. L’evento concorre alla raccolta fondi destinati alla Parrocchia di Santa Maria del Monte per l’illuminazione del Viale delle Cappelle.

Cenni biografici

Marianna Iozzino, Classe 1988, la varesina Marianna Iozzino ha conseguito la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Numerose e di rilievo le collettive e le residenze d’artista a cui è stata invitata, in Italia e all’estero, (Spazio Oberdan a Milano, Fondazione Macconi a Chiasso, Castello Aragonese a Ischia NA, Palazzo della Racchetta a Ferrara, Villa Greppi a Monticello Brianza MI). Nel giugno 2021 partecipa alla collettiva “Artefici Del Nostro Tempo”, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco a Venezia organizzata dal Comune di Venezia in concomitanza della Biennale di Architettura 2021. Tra le personali si ricordano “Le Spezzate” presso l’Atelier Zenith di Mendrisio (Svizzera) e “Inquiete anatomie” alla Piccola Galleria del Disegno di Cuvio (VA).

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Appuntamenti dal 15 marzo 2024 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-15-marzo-2024/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-15-marzo-2024/#respond Fri, 15 Mar 2024 11:30:09 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73683     Somma L.do – Alla Porta  del Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa si è aperta “Extinction.Chapter one”, l’ultimo progetto dell’artista Max Papeschi, a cura di Stefania Morici, nato con la collaborazione di Flavia Vago, AIIO Michele Ronchetti e Fabrizio Campanelli. Il progetto è scandito in tre capitoli: il primo – “Extinction. Chapter one” […]

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Somma L.do – Alla Porta  del Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa si è aperta Extinction.Chapter one”, l’ultimo progetto dell’artista Max Papeschi, a cura di Stefania Morici, nato con la collaborazione di Flavia Vago, AIIO Michele Ronchetti e Fabrizio Campanelli. Il progetto è scandito in tre capitoli: il primo – Extinction. Chapter one” – presenta 54 sculture in terracotta e un video rielaborato dall’intelligenza artificiale, che raccontano in forma parodistica il tema della guerra e dell’impoverimento culturale. Significativo che questa grande installazione, concepita come reperto archeologico portato alla luce da una razza aliena, sia arrivata proprio in un aeroporto, luogo non luogo per eccellenza, uno spazio privo di identità, ma che è intriso di relazioni e storie, incrocio tra passato, presente e futuro dove migliaia di persone si incontrano in modo estemporaneo. E proprio in un momento di grandi conflitti, il messaggio e il monito di Papeschi sull’estinzione della razza umana è ancora più potente e invita a riflettere. Fino all’11 aprile.

 

Busto, Legnano, Castellanza – Prende il via dal 16 al Castello Visconteo di Legnano (alle 7) e dal 17 marzo a Palazzo Cicogna a Busto (dalle 17.30), la XII edizione del Festival Fotografico Europeo, quest’anno intitolato “L’immagine incontra il mondo, nelle stanze della fotografia”. La rassegna, a cura di Claudio Argentiero e organizzato da Afi (Archivio Fotografico Europeo) si svolgerà in diverse sedi espositive del territorio fino al 28 aprile. Come sempre fulcro della manifestazione, l’obiettivo di promuovere la fotografia d’autore e il linguaggio espressivo, attraverso percorsi visivi articolati, aperti alle più svariate esperienze. Un progetto culturale e artistico dedicato alla fotografia storica, moderna e contemporanea, con un approccio interdisciplinare che vede importanti autori a confronto con fotografi emergenti, italiani e provenienti da diversi paesi del mondo. Il Festival ha tra le finalità anche quella della valorizzazione del territorio, da far conoscere e scoprire mediante una comunicazione mirata, immagini d’archivio e campagne contemporanee. Il programma, come per tutte le edizioni, prevede, accanto alle diciotto mostre, conferenze, incontri, proiezioni, presentazione di libri, workshop e iniziative site specific, il cui obiettivo è approfondire l’evoluzione del linguaggio fotografico e visivo. Per il programma, consultare: www.europhotofestival.com  www.archiviofotograficoitaliano.it

 

Busto – Domenica, 17 marzo, doppio appuntamento con la fotografia alla Galleria Boragno. Dalle 14.30 alle 17 si terrà infatti la lettura portfolio del Premio Portfolio Under 35, organizzato da Archivio Fotografico Italiano, Istituto Italiano di Fotografia e dalla rivista Il Fotografo: saranno presenti esperti del settore per valutare i lavori dei partecipanti. Alle 17 si terrà l’inaugurazione della mostra “Anime salve” di Isabel Lima, la fotografa che ha scattato l’immagine di copertina di uno dei dischi più celebri della musica italiana, l’omonimo album di Fabrizio De André del quale quest’anno ricorre il venticinquesimo dalla scomparsa. La mostra, inserita nel programma del Festival Fotografico Europeo, proseguirà fino al 24 marzo e sarà aperta al pubblico: giovedì e venerdì 15.30-19, sabato e domenica 10-13 e 15.30-19. Nell’ambito dell’esposizione, mercoledì 21 marzo, alle 21, sempre nella sede della galleria, in via Milano, si terrà l’incontro con Isabel Lima e Irene Vitrano, redattrice FIAF, durante il quale verrà raccontata la storia della famosa immagine di copertina scelta da De André.

 

Angera – Nel 1954 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi proclamava Angera Città. Quest’anno, per celebrare la ricorrenza dei settant’anni, Damiano La Torre organizza alla “Soara” un ciclo di mostre. Dal 23 marzo al 7 aprile nello spazio espositivo di via Gianna dal Molin sarà possibile effettuare il percorso tattile delle sculture in legno di Ulivo di La torre e ammirare le opere realizzate da Vincenzo Canavesi (di Pombia)  in varie essenze di legno. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19 con ingresso libero.

 

Varese – S.C.O.S.S.A. E’ il titolo scelto dall’Associazione Artistica Legnanese e dal Cab Centro Artecultura Bustese per la collettiva che da oggi, 15 marzo, con inaugurazione alle 18, si apre in sala Veratti. Si tratta, come ben si può immaginare di un acronimo: S, come sostenibilità, smaltimento, salute, sanità; C, clima, conflitti, cibo, cultura, consumo sostenibile; O, ogm, ozono; S,come sicurezza, smog, solare, siccità; ed ancora; S specie in pericolo, stili di vita, speranza, sopravvivenza; e infine A, come acqua, alimentazione, agricoltura, ambiente. Temi, argomenti, problemi di attualità sui quali gli artisti si sono soffermati interpretandoli ciascuno con il proprio linguaggio. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 1 aprile nei seguenti orari: venerdì 16 – 19; sabato e domenica Pasqua e Pasquetta 10-12.30 16 – 19.

 

Legnano – Nelle sale di Palazzo Leone da Perego fino al 17 marzo è visitabile la mostra “Suffragette italiane verso la cittadinanza 1861-1946”. Attraverso manoscritti, fotografie, volantini, giornali, vignette satiriche e documenti dell’Archivio storico dell’Unione femminile nazionale e della Fondazione Kuliscioff, l’esposizione racconta il lungo e sofferto percorso della battaglia delle donne italiane scese in campo per rivendicare il suffragio, insieme alla parità di diritti civili. Una storia che parte dal 1861, anno dell’Unità d’Italia, e si conclude soltanto nel 1946, anno delle prime elezioni a suffragio universale, in collegamento con il contesto internazionale. Orari al pubblico: sabato e domenica: 10 – 12.30 – 15-19. Ingresso libero.

 

Ghemme – Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la collettiva “Essere Donna”. La rassegna, giunta all’undicesima edizione si aprirà il 15 marzo (con inaugurazione alle 18.30) nelle suggestive sale di Spazio E, in Via Interno Castello. Sei gli artisti coinvolti nel progetto: Gabriella Maldifassi, Giulio Orioli, Albina Dealessi, Silvia Cibaldi, Elena Lisa Colombo e Florine Offergelt. Le opere di ciascuno dialogano in perfetta armonia tra loro in relazione allo spazio e alla tematica scelta per rappresentare la donna, musa e ispiratrice della mostra. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 12 maggio nei seguenti orari: dal giovedì alla domenica dalle 12 alle 22.

 

Milano – ll PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea si prepara a ospitare dal 19 marzo “Race Traitor”, la prima retrospettiva europea dedicata a Adrian Piper (1948, New York), vincitrice del Leone d’Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015. La mostra ripercorre oltre sessant’anni di carriera, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei. Le opere in mostra fanno emergere in particolar modo l’analisi della “patologia visiva” del razzismo: attraverso installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni l’artista porta avanti una ricerca sull’immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi. L’esposizione, a cura di Diego Sileo, rimarrà in calendario sino al 9 giugno. Orari di apertura al pubblico: mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30- 19.30; martedì e giovedì 9.30 – 22.30. (Foto: Adrian Piper, Race Traitor, 2018 © Adrian Piper Research Archive -APRA- Foundation Berlin).

 

Crosio delle Valle (VA) – Uno studio sull’improvvisazione che indaga il tempo, lo spazio e la percezione del pubblico, laddove la durata della performance è data hic et nunc dalle azioni e dal suono. {T5MPO}:è un progetto in cinque tempi a cura di Sonia Catena che vede protagonisti il performer Alex Sala e il pianista Davide Macaluso, che sarà presentato il 13 aprile (alle 17) all’Accademia Musicale Camille Saint-Saens  in Piazza Paolo VI. L’idea concettuale diventa azione corporea, assurge a simbolo, ed è trasfigurata attraverso la musica. Lo spazio del performer, quello materiale, determina un coinvolgimento fisico e tangibile dello spettatore, il set è scelto e appositamente costruito per essere agito in un determinato modo, il quale a sua volta assurge a “corpo” con cui intessere una dialettica. Diversamente, l’ambiente immateriale è quello musicale del pianista, qualificato da suoni che generano sensazioni mentali nel fruitore trascinandolo in un mondo altro, astraendolo dal sé.

 

Busto – Prosegue, nelle sale del Museo del Tessile,  la mostra di libri d’artista e di opere tessili provenienti dalle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna e da collezioni private, a cura dell’Ufficio Musei. L’esposizione, organizzata nell’ambito del  Festival di Filosofia del territorio, presenta alcune recenti donazioni e una serie libri d’artista di John David O’Brien, in parte realizzati in collaborazione con Cielo Pessione. Di queste ultime, in particolare, le pubblicazioni Trame e Trame Nuove dialogano armonicamente con il Museo per l’utilizzo del linguaggio metaforico tessile che si intreccia con i contesti della geografia e della narrazione. La mostra consente di apprezzare una ricca varietà di tipologie: libri oggetto, architetture di carta e vere e proprie sculture, fino alle carte topografiche che creano geografie immaginarie. Fino al 7 aprile, orari al pubblico: da martedì a giovedì 14.30 – 18; venerdì 9.30 – 13, 14.30 – 18; sabato 14.30 – 18.30; domenica 15 – 18.30. (nella foto: John David O’Brien, Cielo Pessione, Isola+isola+ponte, 2006 Libro d’artista, tecnica mista, 51 x 61 x 20 cm).

 

Milano – Prosegue, sino al 24 marzo al Museo di Storia Naturale, la mostra Mimesis. Ritratti animali. L’esposizione raccoglie un nucleo di dipinti recenti dell’artista Marco Grasso dal carattere fortemente naturalistico, tipico della wildlife art. Si tratta in particolare di ritratti in acrilico su tela di animali colti in atteggiamenti o situazioni che fanno emergere le loro peculiarità fisiche e caratteriali. Tra i soggetti rappresentati la zebra, il leone, il lupo e la civetta, ma anche altre più rare e minacciate, come la tigre siberiana, il panda gigante e il leopardo delle nevi. I soggetti vengono isolati e colti in tutta la loro magnificenza e unicità attraverso lo strumento pittorico, analizzati nei minimi dettagli con uno sguardo fotografico. Fino al 24 marzo, orari di apertura: dal martedì alla domenica 10-17.30.

 

Varese – Si avvia alla conclusione “Un-Reality” personale di Mauro Reggio allestita sino a domani, 16 marzo, nelle sale di via Sant’Antonio della galleria Punto sull’Arte.  L’esposizione, presenta opere dalle forti suggestioni metafisiche e dalle inquiete atmosfere hopperiane che caratterizzano i lavori di Reggio. In mostra si possono ammirare i Paesaggi urbani dalle pennellate limpide, pulite, senza sbavature dove luce e colore hanno fatto di questo artista, negli anni, una delle figure più interessanti del panorama contemporaneo. Tra gli scorci selezionati per l’esposizione anche uno dedicato alla città Giardino. La mostra è aperta al pubblico dalle 9.30 alle 17.

 

Ligornetto – Il nuovo programma culturale del Museo Vincenzo Vela propone, qualel primo appuntamento un pomeriggio in compagnia dell’artista locarnese Laura De Bernardi,  il 20 marzo, alle 14.15,  in occasione della Giornata Mondiale del racconto. L’artista presenterà, n collaborazione TaM – Tandem al Museo, la sua installazione Raccolta, un incontro e laboratorio specialmente pensato per il giovane pubblico. Si potrà scoprire il grande taccuino che la De Bernardi compone con elementi raccolti nei giardini del mondo, incluso quello del Museo. I partecipanti infatti, nel pomeriggio raccoglieranno nel Parco degli elementi naturali con i quali creeranno un personale “taccuino d’artista”. Il 24 marzo, sempre nella sede museale alle 14.15, la direttrice del Museo Antonia Nessi dialogherà con Laura De Bernardi e, a seguire, ispirati dalla natura oggetto della ricerca dell’artista, sarà presentato lo spettacolo  dal titolo La biblioteca delle meraviglie, di e con Antonio Catalano, in collaborazione con il Festival Internazionale di narrazione di Arzo.

 

 

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“Wordless”, bipersonale di Dario Picariello e J&PEG https://www.artevarese.com/wordless-bipersonale-di-dario-picariello-e-jpeg/ https://www.artevarese.com/wordless-bipersonale-di-dario-picariello-e-jpeg/#respond Fri, 15 Mar 2024 10:00:05 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73686 Milano – Dario Picariello e J&PEG, alla Manuel Zoia Gallery di Milano con la bipersonale “Wordless”. La parola è lo strumento principale che ci permette di definire la realtà tramite un codice condiviso. Tuttavia, un gesto, un suono e l’immagine possono spesso anticiparla fino a sostituirsi ad essa, in una dimensione di universalità immediata che […]

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Milano – Dario Picariello e J&PEG, alla Manuel Zoia Gallery di Milano con la bipersonale “Wordless”.

La parola è lo strumento principale che ci permette di definire la realtà tramite un codice condiviso. Tuttavia, un gesto, un suono e l’immagine possono spesso anticiparla fino a sostituirsi ad essa, in una dimensione di universalità immediata che supera quelle barriere linguistiche e psicologiche che condizionano ogni espressione esteriore di un sentire interiore. I codici linguistici ed espressivi condivisi spesso faticano infatti a restituire la pluridimensionalità dell’esperienza umana.

Ma se il pensiero, come rifletteva Wittgenstein, è “l’immagine logica dei fatti”, questo mondo “senza parole” può manifestarsi poeticamente in opere d’arte idiosincratiche o ineffabili. Le opere di Dario Picariello e J&Peg presentate in mostra lavorano a livelli diversi sull’impenetrabilità del messaggio-parola, e l’esplorazione di codici alternativi di espressione che permettano di cogliere l’immediatezza di un movimento del pensiero e dell’anima, e tramandarli nel tempo.

La mostra, a cura di Elisa Carollo, sarà visitabile nella sede di via Maroncelli, sino l’8 aprile, orari al pubblico da mercoledì a sabato 15 – 19.

Cenni biografici

Dario Picariello nasce ad Avellino nel 1991, vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Art di Urbino e il Master in Photography and Visual Design presso la Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano – NABA. La sua ricerca si avvale di differenti mezzi espressivi per dare vita a opere che restituiscono una narrazione tra passato e presente, ne risulta un linguaggio fotografico caratterizzato da oggetti e corpi densi di mistero e suggestione. Ciò che interessa l’artista è la possibilità, attraverso uno studio scientifico, antropologico e folkloristico di poter fare rivivere un luogo con la sua storia presentando al pubblico una più ampia narrazione vicina ai temi dell’esistenza umana.Il suo lavoro è stato esposto in vari spazi commerciali e istituzionali, tra cui, fra i più recenti: Open Box, Milano; LABS Contemporary Art, Bologna; TRA, Trevisoricercaarte, Treviso; Palazzo Lucarini, Trevi; Casa Raffaello, Urbino; Palazzo Hercolani, Bologna;Museo Giovanni Fattori, Livorno.

J&PEG, Nato a Milano nel 2006, il tandem composto da Antonio Managò e Simone Zecubi si è inizialmente unito per produrre performance artistiche. Con il tempo, si sono concentrati sullo sviluppo di opere d’arte contemporanea, mettendo in mostra diversi linguaggi e tecniche creative, come la fotografia, la pittura, la performance, il video, l’installazione e il disegno. Le opere di J&PEG sono entrate a far parte di collezioni private e sono state esposte in rinomate fondazioni, musei e gallerie, tra cui il Museo Mart di Rovereto, il Castello Sforzesco – Villa Reale – Palazzo della Regione di Milano, la Fondazione Boghossian di Bruxelles e la Stadtgalerie di Kiel. Le loro opere sono state pubblicate anche in diverse riviste d’arte, libri e cataloghi, contribuendo ulteriormente al loro riconoscimento e alla loro diffusione nel mondo dell’arte.

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Adrian Piper Al Pac Milano https://www.artevarese.com/adrian-piper-al-pac-milano/ https://www.artevarese.com/adrian-piper-al-pac-milano/#respond Fri, 15 Mar 2024 09:15:35 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73694 Milano – ll PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, si prepara a ospitare dal 19 marzo “Race Traitor”, la prima retrospettiva europea dedicata a Adrian Piper (1948, New York), vincitrice del Leone d’Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015. La mostra ripercorre oltre sessant’anni di carriera, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei. […]

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Milano – ll PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, si prepara a ospitare dal 19 marzo “Race Traitor”, la prima retrospettiva europea dedicata a Adrian Piper (1948, New York), vincitrice del Leone d’Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015. La mostra ripercorre oltre sessant’anni di carriera, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei.

Affermatasi come artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta, Adrian Piper solleva domande spesso somode sulla politica, sull’identità razziale e di genere e chiede alle persone di controntarsi con verità su sè stesse e sulla società in cui vivono.

Le opere in mostra fanno emergere in particolar modo l’analisi della “patologia visiva” del razzismo: attraverso installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni l’artista porta avanti una ricerca sull’immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi.

Il fulcro della sua pratica filosofica, artistica e attivista è il concetto di lotta permanente contro il razzismo, la xenofobia, l’ingiustizia sociale e l’odio. Il lavoro di Piper, artista donna e filosofa, restituisce anche le sue esperienze relative al sessismo e alla misoginia subiti. In questo senso la sua ricerca ha ispirato intere generazioni di artiste contemporanee.

L’esposizione, a cura di Diego Sileo, rimarrà in calendario sino al 9 giugno. Orari di apertura al pubblico: mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30- 19.30; martedì e giovedì 9.30 – 22.30. (Foto: Adrian Piper, Race Traitor, 2018 © Adrian Piper Research Archive -APRA- Foundation Berlin).

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Riapre la stagione culturale al Sacro Monte di Varese https://www.artevarese.com/riapre-la-stagione-culturale-al-sacro-monte-di-varese/ https://www.artevarese.com/riapre-la-stagione-culturale-al-sacro-monte-di-varese/#respond Fri, 15 Mar 2024 08:49:05 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73703 Varese –  Con la riapertura dei tre spazi museali e con un concerto riparte, nel week end del 16 e 17 marzo, la stagione culturale al Sacro Monte. L’appuntamento musicale, organizzato da Archeologistics, impresa sociale impegnata nella valorizzazione dei beni culturali è in programma domenica, al Museo Baroffio alle16.30. Prima del concerto, alle 15.30, ci […]

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Varese –  Con la riapertura dei tre spazi museali e con un concerto riparte, nel week end del 16 e 17 marzo, la stagione culturale al Sacro Monte. L’appuntamento musicale, organizzato da Archeologistics, impresa sociale impegnata nella valorizzazione dei beni culturali è in programma domenica, al Museo Baroffio alle16.30. Prima del concerto, alle 15.30, ci sarà occasione per tutti i presenti di una visita guidata.

All’interno degli spazi del museo Baroffio e del Santuario – la cui architettura è firmata da Lodovico Pogliaghi nel 1932 – la musica classica italiana sarà protagonista: Vivaldi, Mercadante, Giuliani, Verdi, Chopin con una variazione sul tema di Rossini da “La cenerentola”, Paganini. Ad esibirsi Elisa Ghezzo al flauto e Patrizia Giannone alla chitarra due artiste note anche sul territorio varesino per la loro attività concertistica.

Il concerto, oltre a festeggiare l’avvio della stagione museale 2024, ha la finalità di raccolta fondi a favore del restauro della tela “Il viale delle cappelle con frate Aguggiari e l’architetto Bernascone” datata al XVI secolo e da pochi giorni entrata nelle sale dello studio di restauro Lotti per un intervento quanto mai necessario.

“Il Sacro Monte è un luogo vivo, in cui la vita religiosa, quella culturale e quella turistica si intrecciano valorizzandosi reciprocamente – dicono i gestori dei musei – e permettendo a tutti i visitatori di conoscere luoghi e storie sotto tanti punti di vista. Sono decine di migliaia i visitatori che ogni anno scelgono il Sacro Monte per una passeggiata e tra questi circa 12.000 fanno tappa nei musei per eventi, visite guidate o ingressi autonomi”.

Una vivacità che si esprime anche nella vita religiosa, con l’avvicinamento al giubileo 2025 che certamente troverà spazio tra gli appuntamenti della seconda metà dell’anno.

Nel frattempo proseguono diversi progetti tra cui appunto il restauro della tela sopra citata, le visite dedicate agli aspetti più contemporanei del Sacro Monte e le numerose gite scolastiche che in queste settimane animano il viale.

I musei del Sacro Monte, a partire dal 16 marzo e sino al 17 novembre saranno aperti al pubblico nei seguenti orari: dal mercoledì al venerdì, Casa Museo Pogliaghi 10 – 13; Museo Baroffio e Cripta 14 – 18. Sabato e domenica: tutti dalle 10 alle 18.

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