Milano – Dario Picariello e J&PEG, alla Manuel Zoia Gallery di Milano con la bipersonale “Wordless”.

La parola è lo strumento principale che ci permette di definire la realtà tramite un codice condiviso. Tuttavia, un gesto, un suono e l’immagine possono spesso anticiparla fino a sostituirsi ad essa, in una dimensione di universalità immediata che supera quelle barriere linguistiche e psicologiche che condizionano ogni espressione esteriore di un sentire interiore. I codici linguistici ed espressivi condivisi spesso faticano infatti a restituire la pluridimensionalità dell’esperienza umana.

Ma se il pensiero, come rifletteva Wittgenstein, è “l’immagine logica dei fatti”, questo mondo “senza parole” può manifestarsi poeticamente in opere d’arte idiosincratiche o ineffabili. Le opere di Dario Picariello e J&Peg presentate in mostra lavorano a livelli diversi sull’impenetrabilità del messaggio-parola, e l’esplorazione di codici alternativi di espressione che permettano di cogliere l’immediatezza di un movimento del pensiero e dell’anima, e tramandarli nel tempo.

La mostra, a cura di Elisa Carollo, sarà visitabile nella sede di via Maroncelli, sino l’8 aprile, orari al pubblico da mercoledì a sabato 15 – 19.

Cenni biografici

Dario Picariello nasce ad Avellino nel 1991, vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Art di Urbino e il Master in Photography and Visual Design presso la Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano – NABA. La sua ricerca si avvale di differenti mezzi espressivi per dare vita a opere che restituiscono una narrazione tra passato e presente, ne risulta un linguaggio fotografico caratterizzato da oggetti e corpi densi di mistero e suggestione. Ciò che interessa l’artista è la possibilità, attraverso uno studio scientifico, antropologico e folkloristico di poter fare rivivere un luogo con la sua storia presentando al pubblico una più ampia narrazione vicina ai temi dell’esistenza umana.Il suo lavoro è stato esposto in vari spazi commerciali e istituzionali, tra cui, fra i più recenti: Open Box, Milano; LABS Contemporary Art, Bologna; TRA, Trevisoricercaarte, Treviso; Palazzo Lucarini, Trevi; Casa Raffaello, Urbino; Palazzo Hercolani, Bologna;Museo Giovanni Fattori, Livorno.

J&PEG, Nato a Milano nel 2006, il tandem composto da Antonio Managò e Simone Zecubi si è inizialmente unito per produrre performance artistiche. Con il tempo, si sono concentrati sullo sviluppo di opere d’arte contemporanea, mettendo in mostra diversi linguaggi e tecniche creative, come la fotografia, la pittura, la performance, il video, l’installazione e il disegno. Le opere di J&PEG sono entrate a far parte di collezioni private e sono state esposte in rinomate fondazioni, musei e gallerie, tra cui il Museo Mart di Rovereto, il Castello Sforzesco – Villa Reale – Palazzo della Regione di Milano, la Fondazione Boghossian di Bruxelles e la Stadtgalerie di Kiel. Le loro opere sono state pubblicate anche in diverse riviste d’arte, libri e cataloghi, contribuendo ulteriormente al loro riconoscimento e alla loro diffusione nel mondo dell’arte.