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Mai visti prima – Tredici anni di pubblicazione per far parlare per la prima volta di fotografia. Questa la missione di Camera Work, la rivista fondata da Alfred Stieglitz a New York nel 1903 e pubblicata fino al 1917. Quattro numeri all'anno, realizzati in edizioni di pregio con fascicoli numerati singolarmente da uno a mille e riservati solo ai sottoscritti. Un tesoro prezioso che sanziona l'ingresso ufficiale della fotografia nel panorama delle Belle Arti, dopo una nascita difficoltosa e non sempre ben accettata. Un tesoro che fino al 13 settembre potrà essere ammirato a Milano presso il Palazzo della Ragione nella mostra "Camera Work. L'opera fotografica di Stieglitz, Steichen e Strand tra Europa e America", curata da Pamela Roberts, già curatrice della Royal Photographic Society di Bath. I fascicoli originali, esposti per la prima volta in esclusiva, provengono da una collezione privata conservata nelle raccolte Museali della Fratelli Alinari di Firenze.

La fotografia moderna –
In apposite teche sono custoditi i 50 numeri della rivista che ne ripercorrono la storia dal 1903 al 1917. Ogni fascicolo è aperto su un pagina che mostra le opere più significative pubblicate sulla rivista. Immagini che nel tempo sono diventate vere e proprie icone, come le riprese di New York sotto la neve, i ritratti e i nudi delicatissimi e le asciutte geometrie di Paul Strand. Le tavole fotografiche, riprodotte con la tecnica del Photogravure, sono opera dei maggiori esponenti della cultura fotografica dell'epoca, come Steichen, Stieglitz, Demachy, Käsebier, Langdon Coburn, Puyo, ma anche di autori appartenenti a generazioni precedenti come Margaret Cameron, David

Un'operaUn'opera

Octavius Hill. L'intento di Stieglitz era infatti quello di valorizzare la fotografia artistica che simulava, con i suoi contorni morbidi e lievemente offuscati, l'arte pittorica. A creare uno stacco in questo senso fu Paul Strand, le cui opere compaiono negli ultimi numeri, che al morbido pittorialismo sostituisce immagini brutali e realistiche, anche molto geometriche, di cui Stieglitz coglie subito la portata rivoluzionaria.

America e avanguardie europee – A queste fotografie di grandi artisti si affiancano le riproduzioni in photogravure dei disegni di grandi maestri dell'arte contemporanea, come Picasso, Rodin e Matisse, offrendo così un panorama completo della cultura figurativa del primo Novecento. Bisogna infatti ricordare che Alfred Stieglitz, Eduard Steichen, Paul Strand fecero conoscere al pubblico americano non solo la fotografia moderna, ma anche la grande pittura europea, da Cezanne a Picasso, grazie all'attività svolta presso la galleria 291 della Quinta Strada a New York. Dalle pagine della rivista emergono così quei fermenti teorici e figurativi che condurranno all'esplorazione di nuove forme espressive nel corso del Novecento. In mostra una sala proiezioni sarà dedicata alla visione delle 500 e più immagini pubblicate negli anni da Camera Work.

CAMERA WORK – L'opera fotografica di Stieglitz, Steichen e Strand tra Europa e America
22 Luglio – 13 Settembre 2009
Palazzo della Ragione- piazza dei Mercanti 1 – Milano
Orari: lunedì 14.30-19.30. Da martedì a domenica 9.30 – 19.30.
Ticket: Ingresso intero € 6; ridotto € 4 (studenti, ultra 65enni, disabili); ridotto speciale € 3 (gruppi e scuole). Bambini fino a 5 anni gratuito, da 6 a 14 ridotto