Lo scambio di sguardi fra chi osserva e chi è osservato è l'unità di misura fra i volti dei personaggi ritratti da Maurizio Cariati (Cosenza 1983), in "appunti di viaggio" a cura di Matteo Pacini, in corso presso Artespressione a Milano.
Quello di Cariari non è un semplice esercizio di stile, il suo punto di vista è lo spioncino normalmente presente nella maggior parte delle porte delle abitazioni e che dell'altro in attesa, offre una visione deformata, a definire come nella quotidianità sia possibile trovare spunti creativi.

Il sapiente allestimento messo in atto da Matteo Pacini pone gli oltre duecento ritratti, tutti di piccolo formato eseguiti con tecnica mista su carta, per lo più di persone, ma anche di animali e in minima parte di oggetti e luoghi, all'interno di un anfiteatro in modo da far compiere al visitatore un percorso-confronto con i volti e gli sguardi dei vari soggetti.
E se il filtro visivo per noi è lo spioncino, all'atto dei fatti, lo è anche per chi ci osserva, risultando per gli altri, a nostra volta distorti.
L'ironia del titolo stabilisce la staticità dell'artista a fronte della percorrenza dei soggetti ritratti.
"appunti di viaggio ", si, ma a compiere il percorso sono stati tutti colori che sono transitati al cospetto della lente deformante di Maurizio Cariati.

Maurizio Cariati – appunti di viaggio
Milano, Artespressione, via della Palla 3
Fino al 26 ottobre
Orari: da martedì a sabato dalle 12.00 alle 20.00