Attenzione: a causa dell’emergenza sanitaria Covid – 19 gli spazi espositivi dal 15 marzo hanno di nuovo chiuso al pubblico. Le segnalazioni si riferiscono a mostre online o a esposizioni momentaneamente sospese

 

Roma – Con uno smartphone, un tablet o un PC immergersi nella bellezza dell’arte.In attesa di poter riprendere le visite agli spazi espositivi, accontentiamoci ammirare il grande patrimonio culturale italiano attraverso la modalità virtuale. Tra i tanti percorsi proposti dalle istituzioni museali spiccano quelli dedicati tagli otto musei della Capitale. Le tappe previste prevedono, tra le oltre 300 sale e le migliaia di opere, visite ai dell’Ara Pacis, al Napoleonico, ai Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali e Casino Nobile di Villa Torlonia, alla Centrale Montemartini, Museo di Roma e delle Mura. Un percorso gratuito arricchito da immagini, video, audio e testi informativi.
Ecco gli indirizzi: Musei Capitolini https://tourvirtuale.museicapitolini.org
Museo dell’Ara Pacis https://tourvirtuale.arapacis.it Museo Napoleonico https://tourvirtuale.museonapoleonico.it; Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali https://tourvirtuale.mercatiditraiano.it; Casino Nobile di Villa Torlonia https://tourvirtuale.museivillatorlonia.it; Centrale Montemartini https://tourvirtuale.centralemontemartini.org; Museo delle Mura https://tourvirtuale.museodellemuraroma.it; Museo di Roma https://tourvirtuale.museodiromHYPERLINK “https://tourvirtuale.museodiroma.it/” HYPERLINK “https://tourvirtuale.museodiroma.it/”HYPERLINK “https://tourvirtuale.museodiroma.it/”a.it.

Varese – Alla Galleria Ghiggini le opere di Debora Fella. Caratterizzano i suoi lavori delicatezza, precisione e il colore grigio che si ritrovano nelle composizioni dediate ai fiori recisi, paesaggi, frutti, piante, foglie, bottiglie e vasetti. Attraverso una fine combinazione di polvere di ardesia, grafite e carbone i disegni dell’artista hanno un potere magnetico a secoda della distanza dalla quale li si osserva. Al primo sguardo, sembra di aver colto i dettagli, ma in realtà avvicinandosi e seguendo i segni, le ombre e le velature, pian piano si svelano minuziosità . Fino al 17 aprile. Il catalogo (versione digitale) è disponibile all’indirizzo: www.ghiggini.it . Informazioni: 3518322126 – galleria@ghiggini.it.

Busto Garolfo – Nelle sale di Villa Rescalli Villoresi è allestita, fino al 3 aprile, la mostra dei finalisti della prima edizione del Premio Mellone intitolato “War Drama”. Le premiazioni, avvenute lo scorso sabato hanno visto, al primo posto per la sezione “Under 40”, Ilaria Gasparroni con l’opera “Memoria e ricordo”. 2° premio a Urbansolid per l’opera “Pacwar” e 3° Stefano Bonazzi con “The wonder of horses” ex aequo Simon Troger con “La quarta piramide” . Inoltre, Menzione d’Onore a Nazareno Biondo per l’opera (già in collezione privata) intitolata “S* ”TOP”. Per la Sezione “Over 40”, il Premio “Cover Catalogo” è andato a Oriella Montin per l’opera “335 Souls” e a Paolo Ceribelli con“The unknown soldier” il premio “Personal Exhibition”. Infine, Premio Acquisto Diretto Fondazione Dario Mellone a: Oriella Montin (“335 Souls”)Andrea Cerquiglini, (“Guerra”) ,Krzysztof Sokolovski, “SA20062020 / Renato Villoresi”. Per la prima edizione del premio Mellone il titolo “War Drama”, il dramma umano della guerra ha voluto far riflettere, utilizzando il mezzo dell’arte, sulla tematica tristemente attuale dei conflitti armati che si incrocia con il periodo attuale di sofferenza dovuto all’emergenza pandemica “Covid-19”. Molti parallelismi riguardanti questa emergenza sono stati fatti con la guerra e spesso si è utilizzato un linguaggio simile come ad esempio le parole “coprifuoco”, “lotta” e “battaglia”. L’occasione è inoltre stata un importante omaggio al Capitano Renato Villoresi, Medaglia d’Oro al valor militare e Martire delle Fosse Ardeatine. Per informazioni: segreteria@independentartists.eu T.3491882265

Lugano – “Il Cristo deriso” di Orazio Gentileschi, opera inedita datata 1596, è esposta per la prima volta al pubblico nella Chiesa di San Carlo Borromeo in via Nassa. Gentileschi si attiene alla descrizione dei Vangeli: Gesù, coperto con un manto rosso scarlatto è in un cortile seduto su una sorta di pedana, dove è aggredito da uno sgherro con un bastone nodoso che gli preme con forza la corona di spine sulla testa. Al contempo, un secondo aguzzino in ginocchio e in finta adorazione, gli mette in mano una canna di bambù come scettro improvvisato. E’ possibile ammirare l’esposizione, promossa dalla Confraternita San Carlo Borromeo e a cura di Sira Waldner e Claudio Metzger fino al 4 maggio. (ingresso negli orari liberi dalle funzioni).

Milano – Pasqua all’insegna della solidarietà e dell’arte. E’ l’iniziativa del Comitato Maria Letizia Verga che quest’anno propone uova ricoperte di colori e immaginazione. L’ispirazione arriva da tre illustratori che hanno messo a disposizione, ognuno a modo suo, il proprio tempo e il proprio genio creativo per una “Pasqua digitale”. Un momento importante per i ragazzi in cura oltre che una risposta creativa al lungo periodo di isolamento. Per l’occasione la creativa Olimpia Zagnoli, che vanta collaborazioni internazionali – dalla moda al design, passando per l’editoria – ha insegnato ad un gruppo di ragazzi in cura come creare dei pattern grafici tramite la tecnica del collage in un workshop via Zoom; la street artist romana Alice Pasquini ha donato al Comitato alcuni disegni che i bambini si sono divertiti a colorare e personalizzare mentre l’illustratore piemontese Riccardo Guasco si è messo in gioco in prima persona, creando le grafiche per un uovo con il suo tratto unico ed evocativo, tra suggestioni cubiste e futuriste. Il risultato di questo progetto creativo è una collezione di cartoline digitali personalizzabili da scaricare dall’e-shop del Comitato tramite una donazione per poi inviarle a chi si desidera augurare una buona Pasqua. Un’opportunità per il Comitato Maria Letizia Verga che, da oltre 40 anni, si impegna a garantire Ricerca, Cura e Assistenza ai bambini e ai ragazzi affetti da leucemie e linfomi. Fino al 4 aprile. Informazioni: http://comitatomarialetiziaverga.it/shop/

Milano – “Storie della Passione. Gli affreschi del Monastero di Santa Chiara” è la mostra ospitata al Museo Diocesano Carlo Maria Martini. L’esposizione presenta un’ipotesi di ricostruzione sull’originaria collocazione all’interno della chiesa claustrale attraverso un ciclo di 11 affreschi quattrocenteschi provenienti dalla collezione Intesa Sanpaolo, raccolta UBI Banca. La rassegna  suggerisce uno spunto di riflessione sui temi della Santa Pasqua. Si possono ammirare anche due affreschi raffiguranti Santa Chiara con le Vergini e la Madonna col Bambino e angeli, sempre provenienti dallo stesso complesso monastico oltre le tre chiavi di volta in pietra scolpita, esposte nella sala ipogea del Museo Diocesano, raffiguranti San Francesco, Cristo in pietà e Santa Chiara. E’ inolre stato allestito un percorso pasquale segnalato da pannelli didattici dedicati alle opere incentrate sul tema della Passione di Cristo: dalla trecentesca Crocefissione di Anovelo da Imbonate al leonardesco Cristo portacroce del Giampietrino, dalla seicentesca Pietà di Giulio Cesare Procaccini, alla Crocefissione di Hayez e alla Salita al calvario di Gaetano Previati, sino ad arrivare alla Via Crucis di Lucio Fontana. Una serie di attività didattiche e approfondimenti,  per adulti e bambini accompagna la rassegna. Le iniziative sono state pensate sia in presenza sia on line. Fino al 4 luglio.

 

Milano – Sono aperte sino al 15 maggio le iscrizioni alla sesta edizione del Premio internazionale di Scultura Gabbioneta rivolto ad artisti under 40. I progetti, come da regolamento, dovranno contenere un pezzo meccanico prodotto dall’azienda Trillium Pumps Italy – Gabbioneta Pumps, promotrice del Concorso. Il Premio è a cura di Angela Madesani e realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Tutti i progetti saranno esposti tra maggio e giugno a Milano e successivamente nella sede dell’Azienda a Nova Milanese. Gli interessati potranno scaricare il bando sul sito dell’Accademia di Belle Arti di Brera e sulle pagine Facebook e Linkedin del Premio (@premiodisculturagabbioneta). Gabbioneta Pumps è una storica società italiana, fondata nel 1897. L’idea di organizzare il concorso nasce nel 2016 in occasione del trasferimento della sede storica a Sesto San Giovanni, in una più grande a Nova Milanese. Le opere vincitrici le precedenti edizioni sono esposte in azienda dove vengono organizzate visite guidate su appuntamento.

Chiasso – Al m.a.x Museo è ospitata la mostra dal titolo “La Reinterpretazione del Classico: dal rilievo alla veduta romantica nella grafica storica”. Duecento le opere esposte (provenienti da collezioni pubbliche e da raccolte private), tra incisioni, tra acqueforti, bulini e puntesecche, stampe acquarellate, litografie e cromolitografie, realizzate tra il XVIII e il XIX secolo da diversi autori. Sarà possibile ammirare, le incisioni volute da Johan Joachim Winckelmann per illustrare il suo volume Monumenti antichi inediti, le acqueforti di Giovanni Battista e Francesco Piranesi, di Luigi Rossini e le molte vedute di paesaggi delle città europee mete del Grand Tour, fra cui quelle di Nicolas-Marie-Joseph Chapuy e di Johann Jakob Wetzel. La mostra è accompagnata da un catalogo con saggi di Massimo Lolli, Susanne Bieri, Angela Windholz, Pierluigi Panza, Mauro Reali, Raffaella Bosso e Nicoletta Ossanna Cavadini oltre a un ricco apparato iconografico. Disponibile anche un “mini-catalogo” con i testi dei pannelli mostra e una selezione di immagini. La mostra è aperta al pubblico e visitabile fino al 12 settembre (in Svizzera i musei hanno riaperto).

Grosseto – Passeggiare in città tra sculture monumentali non può che essere che un bel messaggio di ottimismo. E’ quel che accade in città con la mostra “Dinamica. Le sculture monumentali di Sauro Cavallini” collocate in piazza Dante. L’emergenza sanitaria non ha permesso l’inaugurazione che avverrà appena la situazione lo renderà possibile. Le sculture monumentali di bronzo, realizzate da Cavallini tra il 1967 e il 1984, sono sei. Per tre opere la scelta è caduta su realizzazioni che traggono ispirazione dalla mitologia, mentre per le altre sono un omaggio al più profondo dei sentimenti e all’armonia assoluta espressa da corpi che danzano nello spazio. Opere maestose che rappresentano un artista completo, non solo scultore ma anche pittore, un talento multiforme che ha saputo dialogare con la materia in maniera eccelsa. Fino al 30 settembre.