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Una meditazione che vuole far riflettere sull'incontro per antonomasia, quello tra Dio e l'uomo. Nelle sapienti pennellate di Leonardo si cela tutto il mistero del divino, tutto il miracolo di Gesù che durante l'ultima cena si sorprende e si riconosce straordinariamente umano: echi, gesti e sguardi, che rendono il Cenacolo un capolavoro che, come la fede, attraversa il tempo e colpisce nella sua umana straordinarietà.
Ne parliamo con Luca Frigerio, giornalista e critico d'arte, autore del volume Cene Ultime – Dai mosaici di Ravenna al
cenacolo di Leonardo. "Un'opera che parla ai nostri giorni e ai nostri cuori. – afferma lo scrittore – Leonardo rappresenta il mistero cristiano, ma penso che questo capolavoro possa dire qualcosa all'umanità intera. Bisogna esplorarlo livello per livello, entrarci dentro per capire il suo significato: è un'opera d'arte che può essere letta a diverse profondità, la più importante delle quali è indubbiamente il motivo eucaristico."
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Giochi di luci e ombre, simboli e tratti ci guidano alla scoperta del cuore della fede. Uno sguardo che come "una cosa di un attimo" ci riconosce. Uno sguardo che ci invita: "Voi siete il sale della terra" (Matteo 5, 13).
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Appuntamento il prossimo 13 aprile, giovedì santo, al convento dei Frati Cappuccini di Varese per una replica della meditazione, in vista del triduo Pasquale.