Italo PeruzzottiItalo Peruzzotti

Legato alla tradizione – "Non ho la presunzione né i meriti per qualificarmi "pittore", non sono iscritto a nessuna Associazione di Artisti e nemmeno faccio commercio di quel poco che so fare" così diceva di sé Italo Peruzzotti. Eppure il pittore lo sapeva fare, e anche bene. Amante dell'arte fin dall'infanzia ha ritratto le scene della vita quotidiana con sorprendente naturalezza. L'attività contadina fatta di ritmi precisi e ripetitivi, ordinaria ma affascinante, il calore dei sentimenti famigliari, l'affetto, al condivisione e il duro lavoro nei campi, scene che appaiono così lontane a noi oggi.
Nella sua ultima personale Peruzzotti ha raccontato questo legame con la tradizione, coi costumi e gli usi del passato, un tempo in cui ha vissuto anche lui, contemplando con occhio e mano d'artista. Si è spento il 16 febbraio l'artista che da tempo resiedeva a Gallarate. Aveva 87 anni. Peruzzotti ha esposto solo in due occasioni le sue opere e nell'ultima mostra ad accompagnarlo c'era anche il figlio Luigi. 

Un'opera di PeruzzottiUn'opera di Peruzzotti

Il percorso dell'artista – Nato ad Aulla (Massa Carrara) il 20 ottobre 1923, Italo Peruzzotti negli anni tra il 1938 e 1940 frequenta la bottega di Cedrate del pittore Magrotti dove impara a mischiare i colori e ad apprezzare le bellezze della civiltà contadina e campestre interpretate anche da altri artisti gallaratesi come Jimmi Longhi e Franco Ravedone. Interrompe la frequentazione della bottega per la chiamata alle armi. Dopo tanto tempo e memore dell'insegnamento del Magrotti, il Peruzzotti con lo pseudonimo di Albert Von Paulus, firma numerosi quadri senza mai mettersi troppo in mostra in collettive e personali. Solo nel 1992, presso la casa prepositurale di Montonate con il patrocinio dell' A.N.R.C. sezione di Montonate, Proloco e Coldiretti di Mornago, con il titolo "La Civiltà Contadina del Lago di Varese dalla fine dell'800 agli anni '50", Italo Peruzzotti presenta la prima personale con cui vuole omaggiare la vita contadina degli abitanti di queste terre del Lago di Varese in cui da ragazzo era solito trascorrere gran parte della sua giovinezza dai nonni contadini.